Uscii dal cancello e c'era Jar che mi aspettava con la macchina.
Salii e lui mi guardò.
-Ti è piaciuto il bacio?
Lo guardai spalancando gli occhi.
-Cosa?
Lui scosse la testa.
-Complimenti, Greta, ne hai combinata un'altra.
-Lorenzo...
Volevo morire, Jar aveva ragione.
Ritornai a casa e mi sedetti sul divano. Era tutto buio ma restai così a fissare il vuoto.Il giorno dopo andai all'università e evitai Antony a colazione. Salii in fretta le scale sperando di non incontrare Cristian.
-Greta.
La sua voce mi rimbombò in testa. Merda, era dietro di me. Mi girai.
-Ciao anche a te, ci vediamo.
Riabbassai la testa ed entrai in classe.
Raggiunsi il mio banco e lì non avevo scampo visto che lui era il mio vicino.
Durante la lezione, Cristian mi mise un bigliettino sul banco."Baci davvero bene."
Presi il bigliettino e lo accartocciai in fretta.
Guardai Cristian e lui rise facendo una faccia innocente da prenderla a schiaffi. Quello che era un Harry Styles in miniatura di notte era uno psicopatico piromane, e mi aveva baciata. Le cose erano due: o aveva una doppia personalità o era un vampiro. Mise un altro bigliettino sul mio banco."Lo so che ti è piaciuto."
Mi girai di nuovo verso di lui e mimai con le labbra che doveva smetterla.
La lezione finì e uscii dalla stanza. Aspettai Antony, dovevamo partire subito per Itatube, ed era già tardi.
Mi guardai in torno e l'unico che vidi era Cristian che mi stava fissando. Distolsi lo sguardo ma lui già stava venendo verso di me.
-Che cosa vuoi?
Non lo guardai in faccia.
-Che cosa voglio? Beh, se proprio me lo chiedi, un altro bacio.
Lo fulminai con lo sguardo.
-Sta zitto!
-Perché? Hai paura che Antony ti senta?
-Smettila!
Si avvicinò a me e si morse il labbro.
-Mi sono divertito ieri sera, vieni più spesso.
-Non contarci.
-E tu ti sei divertita?
-Oh certo, ci hanno quasi beccato le guardie, tu mi hai baciata, non c'è niente di più bello!
Risposi sarcastica. Cristian sorrise, quel sorriso avrà ingannato milioni di ragazze e per un secondo aveva ingannato anche me.
-Ehi.
Antony ci raggiunse.
-Dai Grè che perdiamo il treno.
Disse lui facendomi cenno di andare.
-Dove andate?
Chiese Cristian.
-Non sono affari...
-A Itatube.
Mi interruppe Antony. Cristian mi guardò.
-Ah, beh visto che domani è domenica potrei passare.
-No grazie, stiamo bene anche senza di te.
Presi la mano di Antony, lo tirai e andammo verso la stazione.
-Tutto bene?
Chiese lui.
-Sì.
-Perché lo hai trattato così male?
-Non l'ho trattato male.
-Greta, ieri non c'eri, è successo qualcosa che mi devi dire?
Lo guardai.
-No, ora andiamo o perdiamo il treno.Arrivammo a Milano per l'ora di cena. Sofia era alla stazione e appena mi vide mi abbracciò.
-Greta, ho superato la cosa di Cristian.
Disse sorridente.
-Ah... che bello!
-Ti senti bene?
-Sì, sono solo un po' stanca.Affrontammo il primo pomeriggio di Itatube poi tornammo in Hotel.
Andai in camera e tirai fuori i vestiti che mi sarei messa domani, cadde qualcosa e la raccolsi.
Era la prima ecografia del bambino, mi sedetti sul letto e scoppiai a piangere. Stavo provando tutte le emozioni del mondo e l'unica cosa che mi rimaneva era piangere.
-Amore?
Antony si sedette accanto a me preoccupato e prese l'ecografia dalle mie mani. Mi mise un braccio in torno alle spalle e mi diede un bacio sulla testa.
Lui pensava che piangevo per il bambino, ma non era solo per quello. La verità era che io e Antony ne avevamo passate di tutti i colori e io gli mentivo ancora e ancora, forse se quel bambino fosse nato ci avrebbe unito di più. Forse tutto questo non sarebbe successo.
Guardai Antony ancora in lacrime.
-Senti, tu non mi meriti.
Antony mi guardò aggrottando la fronte ma poi la sua espressione si addolcì.
-Ma che dici, tu sei...
-No, Antony, ascolta io sono solo una stupida.
Mi liberai dalla sua presa e mi alzai.
-Tu sei tutto quello che una ragazza vorrebbe e io sono solo una stronza.
-Greta ma che stai dicendo?
Disse alzandosi anche lui.
-Antony tu sei: carino, dolce, simpatico e io non so perché hai scelto me a tante altre, ho tradito la tua fiducia così tante volte che mi faccio schifo da sola. In confronto a te mi sento così piccola.
-Greta non dire cazzate, nessuno è perfetto, nemmeno tu lo sei, è vero, ma ti amo. Amo i tuoi difetti più dei tuoi pregi e, Greta, tu non sei piccola, tu sei bellissima.
Scossi la testa con le lacrime agli occhi.
-Antony non dirmi queste cose se non sai...
Antony venne verso di me e mi abbracciò. Mi accarezzò i capelli e i miei singhiozzi terminarono. Affondai la testa tra le sue braccia e bagnai la sua maglietta delle mie lacrime.ANTONY POVS
Il giorno dopo mentre andavamo a Itatube per il secondo giorno pensavo a ieri.
Non capivo che cosa era preso a Greta, era così strana. Sperai che si fosse ripresa, la guardai mentre eravamo in macchina, lei fissava fuori dal finestrino.
Stava male e non mi voleva dire il motivo e questo faceva stare male anche me.
Mi avvicinai a lei e le presi la mano, Greta si voltò lentamente verso di me e sorrise.
-Come stai?
-Meglio di ieri.
-Mi vuoi dire che ti succede?
Greta penetrò i suoi occhi marroni dentro i miei e nella sua risposta non notai nemmeno un pizzico di verità.
-Non ho niente.
Non le domandai più niente per tutto il tempo.Arrivammo a Itatube e fu come al solito.
Eravamo tutti sul palco quando sul grande schermo (dove di solito mettevano la pubblicità) comparve un video, non si riusciva a vedere molto perché era buio.
Socchiusi gli occhi e riconobbi i due ragazzi: Greta e Cristian.
Ci fu silenzio e tutti rivolsero lo sguardo verso il video.
-Ho bruciato una macchina per lui e mi doveva dei soldi.
Disse Cristian.
-Ma che...
Mormorai per poi avvicinarmi di più allo schermo.
-Spero che non farai parola con nessuno di tutto questo.
Non riuscii a vedere bene l'espressione di Greta.
-Altrimenti?
Lo provocò lei. Cristian si avvicinò a Greta e la baciò.
Spalancai gli occhi e feci un passo indietro. Mi sentii gli occhi di tutti puntati addosso mentre il mio cuore andava in frantumi. Sofia era vicina a me ed era nelle mie stesse condizioni.
Mi girai verso la porta del backstage e vidi Greta correre verso di noi pronta a dire qualche cazzata delle sue per difendersi.Passai dall'altra parte e andai verso le scale.
-Antony!
La sua voce era così distante.
Non mi girai a guardarla ma lei mi raggiunse.
-Adesso capisco che cosa mi volevi dire ieri!
Quasi urlai. Mi sentivo così umiliato, far partire quel video davanti a più di mille persone che sapevano della mia relazione con Greta.
Ma più di tutti ero ferito da Greta, ma a quello ti ci abitui, mi stavo abituando al dolore.
-Ti prego io non...
-Tu cosa? Ancora che ti giustifichi? Mi sono rotto delle tue cazzate, vattene e non parlarmi mai più!
Greta si passò una mano sulla faccia.
-Hai ragione.
-Certo che ho ragione!
Greta annuì con le lacrime agli occhi.
-Te l'ho detto ieri che non mi meriti, meglio che la smettiamo.
-Una volta per tutte, tu continui a mentire e io non ne posso più.
Greta scoppiò in lacrime e non riuscii a guardarla, era il mio punto debole.
-Lasciami in pace, Greta, vattene via.
-Antony...
-Vattene!
STAI LEGGENDO
Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di Francesco
FanfictionGreta Menchi e Antony Di Francesco. "-Antony ti chiedono il posto più bello dove vorresti baciarmi. Antony guardò a terra. -Probabilmente all'altare,e tu sarai vestita da sposa." - - Non è una ff tutta rose e fiori, vi consiglio di seguirla fino all...