Twelve.

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Benjamin non credeva che nella sua vita sarebbe mai arrivato qualcuno che l'avrebbe messo davanti a tutto e a tutti e, ancor di più, non credeva che quella stessa persona sarebbe stata proprio Federico, quel bambino con cui aveva deciso di non scappare perché reputava troppo immaturo ma che non aveva mai dimenticato.
Federico era rientrato nella sua vita nel momento in cui si era deciso a dimenticarlo e a dimenticare quella sera di tanti anni prima, qualcuno, da qualche parte, aveva deciso che le loro vite dovevano essere legate, in un modo o nell'altro entrambi dovevano essere dipendenti dall'altro, loro due erano destinati a litigare, a fare pace, ad odiarsi per il troppo amore ma mai a perdersi, perché, senza uno la vita dell'altro sarebbe stata sempre incompleta, sarebbe sempre mancato qualcosa, una parte di cuore.
Federico completava Benjamin e Benjamin completava Federico.
Non c'era uno senza l'altro, non c'era luce senza buio, non c'era amore senza odio, non c'era Federico senza Benjamin e non c'era Benjamin senza Federico.

Era un giorno come tanti altri, un sabato qualunque avrebbe osato dire qualcuno che non abitava in quel posto, ma a Los Angeles non era mai un giorno come tanti altri, in quella città c'era sempre un motivo per festeggiare e per uscire in strada a divertirsi, quella era l'unica cosa che a Benjamin piaceva maggiormente di quella città, amava la voglia di divertirsi che gli abitanti di quel posto possedevano, il sabato era il loro giorno.

Era ormai sera inoltrata, Benjamin e il suo gruppo di amici avevano deciso di recarsi in discoteca e, questa, si era dimostrata essere più gremita di gente di quanto i ragazzi pensassero, c'era un fila lunghissima per entrare e a Benjamin quella situazione non piaceva affatto.
-"Sentite io non ho alcuna voglia di fare una fila enorme!" Sbuffò il moro e incrociò le braccia al petto.
-"Da quando noi facciamo la fila, Benjamin?" Domandò retorico James, inclinando la testa da un lato, e gli fece l'occhiolino.
-"Seguitemi." Aggiunse un altro ragazzo poco distante dal moro e si diresse verso la guardia che decideva chi poteva entrare e chi no, il ragazzo scambiò due parole con il grosso uomo e questo annuì permettendo a lui, e al suo gruppo di amici, di entrare.
-"Visto che non abbiamo dovuto fare nessuna fila?" Chiese sorridente James e, senza attendere la risposta del ragazzo, prese per mano una ragazza del loro gruppo ed entrò nella discoteca.
"È ora di divertirsi." Pensò Benjamin e seguì i suoi amici all'interno.

L'interno del locale era più affollato di quanto il moro si aspettasse, un ammasso di corpi che continuavano a muoversi l'uno contro l'altro, facendo così aumentare di molto la temperatura di quel posto, riempivano l'intera pista, anche il bancone era pieno di persone che si spingevano e litigavano per aver per primo il loro ordine, la musica assordante riempì le orecchie di Benjamin che fece una smorfia di dolore per il mal di testa che, sapeva, gli sarebbe venuto da lì a poco.
-"Andiamo a divertirci!" Esclamò Tyler, un altro ragazzo del gruppo che pensava solo a divertirsi anche più di Benjamin se possibile.
-"Io vado fuori ad aspettare Federico, mi ha mandato un messaggio, sarà qui a minuti." Urlò Brandon per farsi sentire dai suoi amici.
Il nome di Federico riecheggiò nella sala, sovrastando il rumore della musica e colpì Benjamin che si girò, immediatamente, verso l'amico.
-"Anche Federico verrà qui?" Chiese il ragazzo cercando di non farsi tradire dalla sua stessa voce.
-"Si." Annuì Brandon e controllò il cellulare che si era appena illuminato. "Oh, eccolo, è arrivato,  vado a prenderlo.
Torno subito!" Aggiunse e corse all'esterno.
Benjamin non sapeva come reagire, non sapeva se essere felice o meno per la presenza del più piccolo, in discoteca si era sempre divertito ignorando la presenza dei suoi amici ma non sapeva se con Federico lì avrebbe potuto fare la stessa cosa.

-"Eccoci qui!" Disse Brandon dopo essere rientrato e Benjamin non potè fare a meno di girarsi.
-"Ehi, ragazzi." Balbettò timido Federico e si passò una mano tra i capelli.
Il moro rimase quasi incantato alla vista del ragazzo, era così bello stretto nei suoi jeans e nella sua camicia bianca che lasciava intravedere parte della sua pelle abbronzata.
-"Federico." Disse il ragazzo prima ancora di riuscire a collegare la bocca al cervello.
-"Benjamin." Sorrise il biondo. "Che piacere vederti." Aggiunse e, prendendo alla sprovvista Benjamin, si avvicinò a lui per abbracciarlo.
In un primo momento Benjamin fu tentato di allontanarlo ma subito dopo si ritrovò a sorridere e a stringere il corpo del minore, il profumo di Federico lo mandava fuori di testa, riteneva che fosse così tanto simile al ragazzo e sapeva che nessun altro l'avrebbe mai potuto indossare come faceva lui.
-"Noi andiamo a ballare!" Esclamò James e trascinò l'intero gruppo al centro della pista.
-"Vuoi andare anche tu?" Chiese il più grande e sciolse l'abbraccio.
-"Beh, ecco..." Balbettò Federico e iniziò a grattarsi la nuca nervosamente.
-"Non ti piace la discoteca, vero?" Chiese quasi divertito il moro.
Il più piccolo abbassò la testa e la scosse.
-"Non mi piace molto, a dire il vero." Ammise.
-"E allora perché sei qui?"
-"Non mi andava di dire di no a Brandon, fa tanto per me e glielo devo." Spiegò il biondo.
-"E cosa hai intenzione di fare per tutta la sera?" Continuò a domandare Benjamin.
-"Me ne starò seduto su qualche divanetto a guardare la gente divertirsi." Sospirò il più piccolo.
-"Ti faccio compagnia io." Disse il moro.
-"Nonono." Controbatté Federico. "Tu sei qui per divertirti, non per fare compagnia a me." Continuò.
-"Non ho molta voglia di ballare e divertirmi questa sera." Mentì il più grande e abbozzò un sorriso. "Preferisco stare con te." Aggiunse.
-"Allora grazie mille." Sorrise Federico.

-"Ecco qui, ho preso due drink." Disse Benjamin mentre raggiungeva il più piccolo seduto su un divano di pelle bianca.
-"Grazie mille." Sorrise il biondo e prese uno dei due bicchieri.
-"Sono abbastanza leggeri, non preoccuparti." Aggiunse il più grande e si sedette accanto a lui.
-"So reggere l'alcool io, cosa pensi?" Domandò Federico fingendosi offeso.
-"Si, certo." Rise il moro e bevve un sorso del suo drink.
-"Mi ritengo offeso." Sbuffò il più piccolo e incrociò le braccia al petto.
-"Sei carino quando ti offendi." Ammise Benjamin e prese una patatina dalla scodella.
Le guance del biondo si tinsero di rosso ma, per sua fortuna, la luce impediva all'altro di rendersene conto.
-"D- dici sul serio?" Chiese.
-"Certo." Annuì il più grande.
-"Benjamin!" Una voce fastidiosa giunse alle orecchie dei due ragazzi e subito dopo li raggiunse una ragazza con un vestito bianco fin troppo corto e aderente.
-"Cassidy, cosa vuoi?" Sbuffò il moro.
-"Vieni a ballare con me!" Esclamò la ragazza.
-"Non ne ho voglia." Rispose il maggiore.
-"Vuoi restare qui tutta la sera?!" Chiese quasi infastidita Cassidy.
-"Si." Disse Benjamin. "Preferisco restare qui con Federico." Aggiunse.

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora