Benjamin aveva difeso Federico, non aveva avuto paura delle pistole o dei colpi che stava ricevendo, il suo unico pensiero, la sua unica priorità, era proteggere il piccolo Federico da quegli uomini che volevano solo usarlo, divertirsi con lui, prenderlo in giro per poi buttarlo via, lui non poteva permetterlo, nessuno doveva osare toccare il biondino, nessuno che non fosse lui.
Quegli uomini continuavano a colpirlo, prima sul volto, poi nello stomaco e poi dove capitava, l'intento di quegli uomini, però, non era colpire il suo corpo, lacerare la sua pelle, volevano ferirlo nell'orgoglio, volevano fargli capire che lui non poteva proteggere il più piccolo, che loro potevano usare in qualsiasi modo, e in qualsiasi momento, il corpo del ragazzo senza che lui potesse fare nulla per impedirlo e questo Benjamin l'aveva capito, l'aveva capito bene, quando uno dei due ladri lo aveva guardato ridendo e gli aveva mimato che non sarebbe riuscito nel suo intento ma quell'uomo si sbagliava, non sapeva che il moro avrebbe dato anche la vita, se fosse servito, per proteggere Federico.
Lui era l'unica cosa di cui gli importava.
L'arrivo della polizia era stato fondamentale per lui, solo in quel momento il ragazzo riuscì a cogliere di sorpresa i due ladri per colpirli e allontanarli dal suo corpo che, purtroppo, portava i segni della dura battaglia ma il dolore passò in secondo piano quando le caldi mani di Federico si poggiarono sulla sua pelle martoriata e lo accarezzarono allontanando da lui ogni dolore.
Il più piccolo era infinitamente grato al ragazzo per ciò che aveva fatto per lui, sapeva che se al suo fianco non ci fosse stato Benjamin sarebbe finirà male per lui, quei due uomini si sarebbero approfittati di lui fino allo sfinimento, lo avrebbero visto piangere ma se ne sarebbero infischiati, avrebbero ignorato le sue suppliche e avrebbero distrutto il suo corpo, ricoperto dai segni di Benjamin, e tutto questo sarebbe successo solo per colpa dei suoi amici, se poteva definirli tali, che non sapevano accettare la sua omosessualità e lo avevano fatto diventare la barzelletta di Los Angeles ma lui non si sarebbe arreso, con Benjamin al suo fianco avrebbero continuato a lottare contro tutti, le loro mani intrecciate per formare un'arma che li avrebbe protetti dal mondo, si sarebbero sorrisi e il sole sarebbe tornato a splendere, insieme potevano affrontare tutto.Erano passati vari giorni da quel episodio, in città si era mormorato per un po' sull'accaduto ma più che per la rapina in sé si era mormorato sul fatto che Benjamin Mascolo, il grande amatore di donne di Los Angeles, avesse deciso di difendere Federico Rossi, solo pochi mesi prima si sarebbe unito ai suoi amici e lo avrebbe preso in giro, anzi sarebbe stato l'organizzatore di non pochi scherzi, ma con il biondo era diverso, lui stesso era diverso, preferiva difenderlo da tutti e restargli accanto, perché?
In quei quattro giorni che erano passati Benjamin e Federico avevano continuato a vedersi con regolarità, il più piccolo si era preso cura di lui e aveva guarito le sue ferite, Benjamin, dal canto suo, non si era opposto alle cure del ragazzo, anzi, gli aveva proposto di passare qualche giorno a casa sua.
Da quando aveva conosciuto Federico, al moro, la sua casa appariva vuota, fredda, e solo il sole del ragazzo riusciva a riscaldarla, come riusciva a riscaldare il suo cuore.Quel giorno Benjamin, Federico e i loro, cosiddetti, amici avevano deciso di andare in discoteca, erano alcune sere che i ragazzi non uscivano e per non destare sospetti avevano deciso di accettare la proposta degli altri, per loro fortuna ci sarebbe stato anche Brandon che era l'unica persona di cui potevano fidarsi.
Anche quella sera la discoteca era piena di ragazzini alla ricerca di qualche preda, l'odore di alcol dava alla testa, la musica era perfettamente udibile anche dall'esterno.
Tra così tanto caos la mano del più piccolo si intrecciò a quella del moro che gliela strinse.
-"Ci sono io con te." Sussurrò Benjamin e si portò la mano del minore alle labbra per baciarla.
-"Grazie." Mimò il biondo prima che i loro amici li travolgessero e li trascinassero al centro della pista.Il rumore dei bicchieri che si scontravano era a malapena udibile tra così tanto caos, il rumore della musica sovrastava qualsiasi altra cosa, chiunque volesse provare a conversare era costretto ad urlare.
Il tavolino nero era occupato da vari bicchieri che contavano solo poche gocce di qualche alcolico di vario colore, alcuni piattini era posti accanto a questi, alcuni vuoti e altri contenenti ancora qualche pizzetta, non poche cicche di sigarette erano gettate nei posacenere che erano disposti sul tavolo affiancati da alcuni tovaglioli accartocciati.
Gran parte dei componenti del gruppo si erano recati verso la pista e si stavano scatenando, solo Federico e altri due ragazzi e una ragazza avevano preferito restarsene al tavolo a parlottare e a sgranocchiare qualcosa ma, gli altri tre, non stavano prestando alcuna attenzione al più piccolo che osservava annoiato gli altri, tra cui Benjamin, aveva chiesto a quest'ultimo di restare con lui ma il moro aveva dovuto rifiutare per non destare sospetti, i loro amici per tutta la serata non avevano fatto altro che osservarli attentamente e se fosse rimasto con lui non avrebbero fatto altro che accrescere i loro dubbi, già i succhiotti sul collo del più piccolo avevano creato abbastanza scalpore.
"Che noia." Pensò Federico e sbuffò sonoramente, prese il suo cellulare e si sistemò sul divanetto.-"Benjamin si sta proprio dando fare con quella tipa!" Esclamò Lola, la ragazza del gruppo che era rimasta al tavolo, prima di scoppiare a ridere.
Federico drizzò le orecchie e alzò lo sguardo dal suo telefonino, cercò il moro tra la gente e quando lo fece sentì il suo cuore fermarsi per qualche istante.
Una ragazza dai lunghi capelli biondi e ondulati, con un vestito rosso alquanto attillato, stava ballando attaccata a Benjamin mentre le loro labbra si scontravano continuamente, le mani del moro erano fisse sui fianchi della giovane e sembravano stringerla il più possibile per evitarle di scappare.
Federico si sarebbe voluto consolare pensando che era brutta ma non poteva, quella ragazza era di una bellezza disarmante, fisico mozzafiato e due occhi verdi visibili anche da lontano per quanto brillanti fossero, lui non poteva competere con lei.
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Midnight Kiss || Fenji.
FanfictionMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"