One hundred and eleven.

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Federico non sapeva come sentirsi.
Non lo sapeva davvero.
Aveva ricevuto da poco una notizia che gli avrebbe sconvolto la vita, chiunque altro al suo posto sarebbe impazzito, avrebbe gettato tutto per aria solo per cercare di trovare sollievo, avrebbe spaccato la faccia del suo fidanzato per ciò che aveva fatto ma lui no, lui non trovava motivo nel comportarsi come se fosse impazzito, si limitava a starsene seduto sul divano, forse ad attendere l'arrivo di qualcuno che gli dicesse che era solo uno scherzo.
Nessuno sapeva di ciò che in quei giorni stava accadendo, nessuno con cui confidarsi, solo un peso che gli opprimeva il petto, gli impediva di respirare correttamente.
Se qualcuno l'avesse saputo forse gli avrebbe detto di reagire, di lasciare Benjamin e rifarsi una vita lontano dai suoi problemi ma lui non lo avrebbe fatto, non voleva lasciare il suo ragazzo.
Lui si fidava di Benjamin, nonostante tutti gli errori che questo faceva continuamente lui si fidava, gli avrebbe dato il suo cuore senza fermarsi neanche per un momento a chiedersi se fosse un rischio, se ne valesse la pena, gliel'avrebbe dato senza mai guardarsi indietro e, forse, se anche glielo avesse distrutto lui gli avrebbe sorriso per poi dire 'tranquillo, non fa nulla, io sto bene.' e l'avrebbe fatto perché era vero, perché se Benjamin era al suo fianco lui stava bene, si sentiva completo.
Aveva saputo che Benjamin, il suo fidanzato, la persona per cui aveva lottato duramente contro tutto e tutti, anche contro loro stessi, pur di averlo, sarebbe diventato padre, avrebbe avuto un figlio da un'altra donna, la stessa donna con cui era stato a letto mentre lui si disperava d'amore, eppure quando pensava al suo futuro continuava ad immaginarci Benjamin.
Lo immaginava al suo fianco, in una grande casa di campagna, con i loro tre bambini, Federico aveva sempre desiderato avere tre bambini, e i loro cinque cani, immaginava lunghe passeggiate tra le terre confinanti con la loro casa, il tramonto alle spalle e la loro felicità davanti, verso il loro futuro.
Nonostante tutto continuava ad amare Benjamin.

«Lola questa sera verrà a cena a casa mia, vuole conoscerti.
Sono sicuro che ti sembrerà un assurdità, in un primo momento anche a me lo sembrava ma riflettendoci su qualche momento ho capito che è la cosa giusta.
Ti prego vieni questa sera, voglio che ti conosca e che tu conosca lei, comunque vada voglio che tu ci sia nella vita di quel bambino.
La cena è alle otto, se vuoi vieni anche prima.
Ti amo.
-Benjamin.» Recitava il messaggio che Federico aveva ricevuto quel pomeriggio, solo due ore di preavviso.
Voglio che tu ci sia nella vita di quel bambino.
A momenti gli veniva da ridere.
Federico trovava tutto così assurdo.
Benjamin stava per avere un figlio da un'altra donna eppure continuava a volere lui, lo voleva nella sua vita e in quella di suo figlio.
Una marea di sciocchezze scritte in un solo messaggio, voleva che conoscesse Lola ma il primo a non conoscerla era proprio il moro.
Ti amo, così il messaggio si concludeva.
Lo amava?
Lo amava.

Alle otto meno un quarto il campanello di casa del più grande suonò, un suono leggero, prodotto da chi voleva ma non era sicuro.
Benjamin sistemò la forchetta sul tovagliolo di stoffa color crema e andò ad aprire la porta.

-"Ehi." Bofonchiò Federico, con lo sguardo basso, non appena l'altro aprì la porta.
Un pantalone blu scuro a coprire le sue gambe, una camicia azzurro chiara abbottonata perfetta, coperta da una giacca aperto del medesimo colore del pantalone a fasciargli il petto, quello stesso petto su cui il maggiore aveva dormito quella notte, una bottiglia di vino bianco stretta tra le sue mani tremanti.
Lo sguardo basso e spento, continuava a mordicchiarsi il labbro inferiore con i denti e Benjamin avrebbe voluto farlo per lui ma sapeva che quello non era il momento, quello era il momento di parlare.
-"Ehi." Rispose il moro e gli regalò uno dei suoi soliti smaglianti sorrisi. "Entra pure." Aggiunse e si spostò per farlo passare.
Il più piccolo annuì ed entrò in casa.
-"Questa è per te." Disse e gli passò la bottiglia di vino.
Benjamin chiuse la porta con una mano e con l'altra afferrò la bottiglia.
-"Non dovevi farlo." Disse.
-"Di solito quando qualcuno mi invita a casa sua porto qualcosa." Rispose il biondo, ben attento a non far mai scontrare i loro occhi.
-"Federico qui non è qualcuno che ti ha invitato a casa sua." Disse il più grande. "Questa è casa tua."
-"No, Benjamin, è casa tua."
Prima che il moro potesse replicare il campanello di casa del maggiore suonò nuovamente, un profondo sospiro fuoriuscì dalle labbra del ragazzo e si passò una mano sul volto, aveva bisogno di ancora qualche minuto per poter parlare con Federico, per sapere come stava, ma quella non era la serata per parlare tra di loro, Lola e Federico dovevamo conoscerci e Benjamin era davvero spaventato da ciò che poteva accadere.
Allungò una mano e abbassò la maniglia.
-"Ciao." Disse freddamente senza neanche voltarsi a guardare la giovane, preferiva guardare il ragazzo davanti a lui appoggiato al muro.
-"Ehi ragazzi." Sorrise Lola, si scostò una ciocca di capelli, a cui aveva fatto le onde, e se la portò dietro l'orecchio prima di entrare in casa.
Federico la vide e si sentì inferiore, un stretto vestito rosso a coprirle il fisico da modella fino a sopra il ginocchio, un rossetto del medesimo colore a metterle in evidenza le labbra carnose e uno sguardo che avrebbe conquistato tutti, cos'è Federico davanti a lei?
Nulla.
Il biondo girò i tacchi e si recò in salotto, non poteva sopportare un minuto di più di restare nella stessa stanza con Benjamin e Lola, come avrebbe potuto reggere una cena intera?

Dopo qualche momento dei rumori di tacchi riecheggeranno nelle orecchie del più piccolo, questo per qualche secondo sperò che fosse Benjamin, magari sperava che avesse messo alla porta Lola per restare da solo con lui, ma la scia di profumo che si impossessò della stanza gli lasciò ben poche speranze.
-"Federico?" Lo chiamò.
-"Che cosa vuoi?" Chiese Federico e si voltò a guardare la ragazza.
-"Parlare con te." Disse Lola. "Siamo qui per questo, no?"
-"Parla allora."
-"Lascia in pace Benjamin."

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Ehi🌸
Ancora grazie per le novantatré mila visualizzazioni, siamo quasi a cento mila, e non so come ringraziarvi, ci siete sempre per me, ormai siete diventati una parte delle mie giornate, grazie💓
Lola ha finalmente messo in tavola tutte le sue carte, come la prenderà Federico?
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Baci, Michi💕

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora