Fifty one.

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Mani che continuavano a vagare lungo tutto un corpo nudo, lo toccavano come mai nessuno aveva fatto, esploravano ogni centimetro di quella pelle abbronzata, mani che accarezzavano un pezzo di pelle per poi lasciare spazio a delle labbra carnose che l'assaggiavano in ogni senso, la assaporavano, la gustavano come se fosse il cibo più pregiato al mondo per poi marchiarla, marchiarla avidamente per far sì che tutti sapessero che quella pelle era già stata di qualcuno che l'aveva ammirata in ogni sua sfaccettatura, che l'avevano sentito a contatto con la sua, che l'aveva fatta sua.
Federico lasciava che Benjamin assaporasse ogni parte del suo corpo, lasciava che si impossessasse ancora una volta di lui, lasciava che le fantasie del ragazzo diventassero realtà grazie a lui, diventata parte dei suoi desideri più segreti, il suo sogno proibito.
Il più piccolo sapeva che ciò che facevano era sbagliato, lo era per lui.
Le mani di Benjamin continuavano a toccare il suo corpo nudo ma non andavano oltre, avevano deciso di limitarsi a toccare il suo fisico senza prestare attenzione a ciò che c'era dentro di lui.
Benjamin si era dimostrato innamorato di lui ma lo era solo di ciò che poteva toccare, a lui non importava dei sentimenti di Federico, voleva solo possederlo nel senso più fisico possibile.
Federico per lui era solo un corpo da possedere a suo piacimento.

Per tutta la notte Benjamin non aveva fatto altro che stringere al suo corpo quello del minore, lo aveva stretto a tal punto da sentirlo parte integrante del suo corpo ma non aveva avuto paura di fargli male, sapeva che avrebbe potuto fargli di tutto, Federico, gli avrebbe perdonato tutto, anche se lo avesse ucciso sarebbe stato disposto a sorridergli e a dirgli che non gli aveva fatto poi così tanto male, che c'era di peggio, Federico lo avrebbe sempre perdonato.

Il sole era alto nel cielo già da un po' ma essendo domenica mattina, quasi, tutti si erano concessi il lusso di riposare un po' di più ma c'era anche chi quel tempo lo aveva preferito trascorrere osservando, attentamente, come la persona al suo fianco dormisse in modo beato, molti avrebbero potuto definire quel gesto come un gesto d'amore ma la persona che lo stava compiendo lo definiva come semplice curiosità o, magari, attrazione.
Benjamin continuava ad osservare come Federico dormisse, osservava come la sua mascella fosse rilassata, i suoi occhi perfettamente serrati, le guance rosee e le labbra tirate su a formare un piccolo sorrise, a Benjamin piaceva pensare che quel sorriso fosse dovuto alla sua presenza.
Il rumore assordante di un clacson, di una delle tante automobili che stavano passando sotto casa del moro, disturbarono il sonno del minore che strinse gli occhi e mugolò qualcosa sottovoce.
-"Buongiorno piccolino." Sussurrò Benjamin e gli diede un bacio all'angolo della bocca.
Quel gesto fece sorridere il biondo che sorrise e aprì gli occhi.
-"Buongiorno nano." Disse.
-"Nano?" Ripeté il più grande. "Ti piace prendermi in giro già di prima mattina?" Chiese e sbuffò.
-"Non è colpa mia se sei basso." Rispose Federico con un sorriso divertito stampato sul volto. "Adesso, però, smettila di lamentarti e baciami." Ordinò.
-"Subito." Replicò il moro e sorrise. "Non c'era neanche bisogno di chiederlo, l'avrei fatto ugualmente." Continuò e catturò le labbra morbide del minore.

Ogni loro bacio era una nuova emozione, lasciava dentro i due giovani un ricordo che, anche volendo, non sarebbero mai riusciti a dimenticare, anche se fossero passati decenni interi ne Benjamin ne Federico non avrebbero dimenticato neanche uno dei loro tanti baci, delle loro tante carezze nascoste da occhi indiscreti e le loro notti passate insieme rubate al tempo.
-"Potrei anche abituarmi a questi risvegli." Sorrise il maggiore dopo aver interrotto il loro bacio.
-"Potresti farlo se è quello che vuoi." Rispose Federico, alludendo alla sua continua indecisione e al suo volere che nessuno sapesse nulla di loro, mentre gli accarezzava la guancia con il pollice.
-"Sai perché non posso." Replicò il moro assumendo un tono più serio.
-"Lo so, lo so, lo so." Cantilenò il più piccolo. "Non roviniamo questo momento con questo discorso." Aggiunse.
-"Mi sembra una bellissima idea." Sorrise Benjamin e gli diede un bacio a stampo. "Vuoi fare colazione?" Chiese.
-"Preferisco restare qui a letto e mangiare te." Rispose il biondo prima di baciarlo.
Federico amava quei loro momenti, erano gli unici in cui si sentiva davvero felice e voleva poterli vivere continuamente, voleva poter tornare a casa e trovare Benjamin pronto ad abbracciarlo e a baciarlo, si era innamorato di quei momenti in cui Benjamin era tutto per lui.
Federico si era innamorato di Benjamin.

Per tutta la mattinata, e gran parte del pomeriggio, i due ragazzi non si erano separati neanche per un minuto, solo una telefonata da parte di un loro amico riuscì a distruggere quella loro bolla d'amore personale che si era creata, il ragazzo aveva proposto i due di unirsi al gruppo per un'uscita nel tardo pomeriggio ed entrambi avevano accettato con entusiasmo.
Nella testa del piccolo Federico un'idea continuava a farsi spazio tra le altre, sapeva che era una cosa davvero assurda, forse la pazzia più grande che aveva mai fatto, ma per Benjamin era disposto a fare molto di più, voleva dimostrargli che ciò che li univa non era sbagliato, che potevano stare insieme alla luce del sole senza doversi vergognare, avrebbe stravolto la sua intera vita solo per amore di Benjamin.

Il luogo scelto dagli amici dei due per l'incontro era un piccolo bar lontano dal centro della città, non era molto affollato e a Federico sembrava la cosa migliore, aveva deciso di mettere in atto la sua idea e preferiva che ci fosse meno gente possibile.
-"Sai che ti sta davvero bene questo maglione azzurro?" Gli chiese sussurrandogli all'orecchio Benjamin. "Mette in risalto i tuoi occhi." Aggiunse.
-"Tu trovi?" Domandò il biondo e abbassò lo sguardo sul suo maglione.
-"Assolutamente sì, piccoletto, dovresti iniziare ad avere più fiducia in te stesso." Lo ammonì il più grande.
Federico sospirò e riportò lo sguardo sulla sua fetta di torta al limone.
-"Che ne dici di venire in bagno?" Propose Benjamin facendo ben attenzione che nessuno li ascoltasse.
-"Dopo." Rispose il biondo. "Prima devo fare una cosa." Aggiunse.
-"Cosa?"
Il più piccolo si schiarì la voce e attirò l'attenzione di tutti i ragazzi del gruppo.
-"Ragazzi?" Li chiamò con voce debole. "Devo dirvi una cosa." Aggiunse.
-"Dicci pure." Disse Brandon e si sistemò meglio sul divano grigio che faceva da sedia al tavolo.
Altri commenti del genere arrivarono da altri membri del gruppo che sembravano curiosi di ascoltarlo.
Federico chiuse gli occhi per qualche istante e prese un respiro profondo prima di iniziare a parlare.
-"Non voglio fare molti giri di parole, trovo sia inutile, quindi ve la dirò brevemente." Iniziò a parlare Federico. "Io sono omosessuale." Disse.

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Ehi🌸
Grazie infinite per le trentaquattro mila visualizzazioni, sono davvero tantissime e io non so come ringraziarvi, ci siete sempre per me e io ve ne sono infinitamente grata💕
Federico ha fatto una confessione importante ai loro amici, come la prenderà Benjamin?
Se volete entrare nel gruppo WhatsApp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora