Federico si sentiva usato, si sentiva sporco.
Il ragazzo riusciva a sentire sul suo corpo ancora le mani del più grande e, normalmente, questo gli avrebbe fatto piacere ma se ripensava a ciò che era successo la sera precedente non riusciva a sorridere, si sentiva preso in giro da Benjamin ma non riusciva ad avercela con lui.
Si odiava per averlo respinto, temeva di averlo perso per sempre, sapeva che quella, forse, era la sua unica possibilità per averlo in tutti i sensi, riusciva a leggere negli occhi del moro quanto desiderio, voglia di possederlo, provasse in quel momento e si sentiva uno stupido per averlo rifiutato, non si sentiva pronto per quel passo ma poteva fare un'eccezione per lui, pur di tenerlo ancora al suo fianco avrebbe fatto di tutto, anche concedersi.Per tutta la notte il più piccolo non aveva fatto altro che piangere fino allo sfinimento, il suo corpo era scosso da continui singhiozzi che non accennavano a diminuire, così come la sua tristezza, sentiva di poter svenire da un momento all'altro, tutte le sue forze erano venute a mancargli, non ne aveva a sufficienza neanche per chiamare Brandon che si trovava nell'altra stanza, riusciva solo a piangere e a maledirsi per ciò che aveva fatto, se non avesse rifiutato la proposta del più grande in quel momento si troverebbe stretto tra le sue braccia dopo aver passato la notte più bella della sua vita, si sentiva uno stupido per ciò che aveva fatto aveva agito d'impulso e se ne pentiva.
Per colpa sua Benjamin non era più suo.
La porta della sua stanza si spalancò e comparì sulla soglia il suo amico, non che coinquilino, Brandon.
-"Ehi biondino." Lo salutò il ragazzo.
Federico aprì la bocca per dire qualcosa, per salutarlo, ma tutto ciò che fuoriuscì fu un singhiozzo straziante che fece sobbalzare l'amico.
-"Ehi, che hai? Cosa ti prende?" Chiese Brandon e si precipitò verso di lui.
Il biondo instaurò per qualche istante un contatto visivo con il ragazzo ma venne interrotto dalle tante lacrime che offuscarono la vista del minore prima di bagnargli il viso.
-"Nono, basta." Disse il ragazzo. "Basta piangere, ti prego." Disse e gli asciugò le lacrime.
Tutto ciò che ottenne come risposta furono altre lacrime e altri singhiozzi che interruppero il silenzio che si era creato nella stanza.-"Vuoi dirmi che è successo?" Chiese Brandon non appena il minore si tranquillizzò, almeno apparentemente.
-"È- è f- finita..." Singhiozzò il più piccolo prima di scoppiare nuovamente in lacrime.
-"Ancora l'amore." Sospirò l'amico e si sedette accanto a lui. "Non so chi sia questa persona ma sono sicuro che non merita le tue lacrime, tu sei un ragazzo fantastico e chiunque non può che essere fortunato ad averti accanto.
Smettila di soffrire, Federico, nessuno lo merita." Disse e gli asciugò le lacrime.
-"T- tu non sai qual è, com'è, la nostra s- storia..." Balbettò Federico che non riusciva a smettere di piangere.
-"No, non so cosa vi unisce e cosa avete passato insieme ma sono sicuro che è sbagliato se ti va soffrire così tanto." Rispose Brandon.
Brandon aveva ragione? Era davvero sbagliato quello che univa lui e Benjamin?
Era giusto che lui soffrisse così tanto per una persona che non voleva altro da lui che non fosse il suo corpo, puro piacere fisico?Brandon per tutta la giornata non aveva fatto altro che cercare di convincere il più piccolo ad uscire con lui e gli altri ragazzi e, ad un certo punto, Federico aveva ceduto alla sua insistenza e aveva deciso di accettare la sua proposta, sperava che passare un po' di tempo in compagnia potesse fargli bene ma si era assicurato che Benjamin non ci fosse, l'ultima persona che voleva vedere era proprio quella che lo stava facendo soffrire.
-"Fè, sei pronto?" Lo chiamò Brandon.
Il più piccolo annuì distrattamente e, di malavoglia, si alzò dal divano, non aveva perso molto tempo nel curare il suo look, si era solo lavato e cambiato i vestiti, non aveva nessuno per cui essere bello, non aveva gli occhi di Benjamin fissi su di lui.
Lui era solo uno dei tanti.
-"Andiamo." Si limito a rispondere il ragazzo e si diresse verso la porta di ingresso.
-"Sei sicuro di stare bene?" Gli chiese, con tono preoccupato, il suo coinquilino mentre si sistemava la giacca.
-"Andiamo Bran." Disse Federico e aprì la porta. "Voglio solo dimenticare." Aggiunse e uscì di casa.Il locale, pizzeria più che altro, si era rivelata essere meno vuota di quanto il minore pensasse, per sua fortuna, era seduto ad un grande tavolo con tutti i suoi amici ma sembrava che nessuno notasse il suo stato d'animo, solo Brandon gli dedicava di tanto in tanto qualche occhiata per assicurarsi che non scoppiasse a piangere da un momento all'altro, e Federico, da parte sua, non faceva nulla per attirare l'attenzione.
-"Mi hanno detto che nell'altra sala ci sono dei giochi." Disse Gwen mentre masticava il suo fastidioso chewing-gum alla fragola. "Che ne dite di andare?" Propose.
Tutti i presenti accettarono con entusiasmo la sua proposta, tutti meno Federico che se ne stava seduto al suo posto e con lo sguardo fisso sulle sue mani.
-"Allora andiamo!" Esclamò la ragazza e si alzò seguita da tutti gli altri.
-"Federico vieni con noi?" Chiese Brandon.
Il più piccolo scosse la testa.
-"Resto qui." Disse.
-"Ma Fe..." Cercò di replicare il ragazzo ma venne interrotto.
-"Resto qui, Brandon, vai tranquillo." Rispose il biondo e abbozzò un sorriso.
Brandon sospirò e gli scompigliò i capelli prima di seguire gli altri.-"Ragazzi?"
Una voce a lui conosciuta, fin troppo, giunse alle orecchie del minore che alzò la testa di scatto come se fosse appena stato chiamato.
-"B- Benjamin..." Balbettò sottovoce Federico e fece per alzarsi e correre via ma la sedia cadde attirando l'attenzione del maggiore.
-"Federico!" Esclamò il moro e gli corse incontro.
-"N- no..." Singhiozzò il più piccolo. "Tu non dovresti essere qui, io non dovrei essere qui!" Continuò e corse fuori dalla pizzeria.
-"Fede aspettami!" Urlò Benjamin e gli corse dietro.Federico stava correndo a più non posso nel parcheggio della pizzeria per raggiungere la sua automobile, non gli importava di lasciare a piedi Brandon, voleva solo lasciare quel posto e, soprattutto, lasciare Benjamin.
-"Federico!" Urlò il moro che lo stava per raggiungere.
-"Lasciami in pace!" Urlò in risposta il più piccolo e raggiunse la sua macchina, con mano tremante afferrò la chiave e la aprì.
-"Dobbiamo parlare!" Rispose Benjamin.
Il biondo diede un veloce sguardo al ragazzo che lo stava per raggiungere e salì in macchina ma prima che potesse chiudersi dentro l'altra portiera e si aprì e salì nell'auto anche il maggiore.
-"Benjamin, scendi!" Urlò Federico.
-"Non fin quando non mi ascolti!" Rispose il moro e gli prese le chiavi dalle mani.
-"Non abbiamo nulla di cui parlare." Replicò il più piccolo e cercò di non incrociare lo sguardo del maggiore, non voleva farsi vedere mentre piangeva.
-"Invece si, Federico e lo faremo ora." Disse Benjamin e gli prese le mani.
-"Vuoi dirmi che sono stato uno stupido a dirti di no ieri sera?!" Chiese urlando il biondo e tirò via le mani. "Lo so, Benjamin, so di essere stato uno stupido e che ora ti ho perso ma ieri non me la sentivo di fare quel passo.
Ti voglio, ti voglio come non ho mai voluto nessuno ma so che per te non sarebbe altro che sesso e io non mi sento pronto per questo!" Continuò.
Il più grande ascoltò attentamente ogni sua singola parola prima di precipitarsi su di lui e catturare le sue labbra.
Federico in un primo cercò di respingerlo ma l'altro gli fermò le braccia e lo strinse al suo corpo, nel sentire le braccia del maggiore stretto a lui si rilassò e si lasciò andare al bacio, lui aveva bisogno di quel contatto.-"B- Benjamin, io..." Balbettò Federico non appena interrotto il bacio.
-"Shh." Lo zittì il moro e gli diede un bacio a stampo. "Lascia parlare me.
Tu mi hai dato tutto ciò di cui io avevo bisogno, hai rispettato le mie scelte e ora tocca a me rispettare te, rispetterò i tuoi tempi." Disse.
-"Dici sul serio o mi stai prendendo in giro?"
-"Non ti prenderei mai in giro mio piccolo Federico." Sussurrò Benjamin e fece sfiorare i loro nasi. "Tu sei importante per me e non voglio perderti, non per questo."
STAI LEGGENDO
Midnight Kiss || Fenji.
Fiksi PenggemarMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"