La gente che affollava la discoteca continuava a ballare, o meglio a muoversi senza seguire alcun ritmo, schiacciati l'uno all'altro creando un caldo devastante nel locale che, per quanto all'esterno potesse sembrare enorme, era abbastanza piccolo.
La musica continuava a cambiare prima ancora che la gente presente nella stanza potesse rendersi conto di quale canzone si trattasse.
Decine e decine di bottiglie di vario genere di alcool erano alzate al cielo per poi soddisfare la voglia di divertirsi di chi la reggeva, un continuo tintinnare di bicchieri di vetro e di vetro rotto riecheggiavano nella discoteca ed erano l'unico rumore che si potesse udire oltre la musica.
Erano pochi quelli che avevano deciso di non ballare, o bere, e di restare seduti sui divani presenti al bordo della discoteca e tra questi c'erano anche Benjamin e Federico, il secondo aveva detto all'altro che non amava le discoteche e il moro, per non lasciarlo da solo, aveva deciso di restare con lui e conversare con il ragazzo, non si annoiava mai di ascoltarlo parlare.-"Sei sicuro di non voler andare a ballare?" Chiese urlando, per potersi far sentire dall'altro, per l'ennesima volta Federico.
-"Ti ho detto di no!" Rispose il moro alzando, altrettanto, la voce. "Quando smetterai di chiedermelo?" Domandò sorridendo e prese un sorso della sua bevanda trasparente.
-"Non voglio che tu resti qui ad annoiarti per colpa mia." Si giustificò il più piccolo e abbassò lo sguardo, non voleva che si annoiasse a restare lì con lui ma non voleva neanche infastidirlo con le sue domande.
Benjamin gli mise due dita sotto al mento e gli alzò il viso facendo incontrare i loro occhi.
-"Io non mi annoio mai quando sono con te." Rispose il ragazzo. "Tu non mi annoi mai." Aggiunse.
Sul viso del biondo si dipinse un sorriso enorme che andava da orecchio ad orecchio, era incredibile come delle semplici parole potessero renderlo tanto felice.
-"D- dici sul serio?" Chiese titubante, aveva paura che il ragazzo potesse dirgli che stava solo scherzando, che lo stava solo prendendo in giro.
-"Assolutamente si." Annuì il più grande. "Sei una delle poche persone che conosco, se non la prima, che ascolterei parlare per ore senza mai annoiarmi, trovo che i tuoi racconti, qualsiasi essi siano, abbiano dell'eccezionale, sono magnifici, riescono sempre ad attirare la mia attenzione e a spronarmi a volerti sentire ancora parlare." Continuò.
Federico, non riusciva a credere alle sue stesse orecchie, non pensava che Benjamin potesse pensare questo di lui, credeva che lo ritenesse solo uno dei tanti ragazzini viziati che si trasferivano in quella città per studiare e che cercavano di integrarsi in qualche gruppo per non restare tutte le sere chiusi in casa; senza che neanche se rendesse conto le sue braccia si allacciarono dietro al collo del maggiore e la sua testa si poggiò sulla spalla del ragazzo, non si era reso conto di quanto gli piacesse abbracciare Benjamin e quanto naturale fosse per lui, mai con nessuno aveva sentito l'istinto di abbracciarlo costantemente ma con lui era diverso, lui era diverso.
-"Grazie Benjamin, grazie davvero." Sussurrò Federico e gli diede un leggero bacio sulla pelle nuda del collo.
Il corpo del moro si riempì di brividi a quel contatto e sul suo volto comparve un sorriso, che non si sforzò di reprimere, mentre le sue braccia andavano ad allacciarsi intorno al bacino del minore.
-"Non devi ringraziarmi." Rispose lui. "Ho detto solo ciò che penso." Aggiunse.Dopo non molto tempo l'abbraccio che univa i due giovani si interruppe ed entrambi si guardarono sorridendo.
-"Sono davvero felice di aver conosciuto una persona come te." Disse Federico senza mai smettere di sorridere.
-"Anche io." Rispose il moro e spostò dalla fronte del minore una ciocca di capelli biondi che era sfuggita dalla pettinatura che il ragazzo aveva creato. "Sei davvero un buon amico, un amico speciale." Aggiunse sorridendo.
Nel sentirsi definire amico, seppur speciale, il più piccolo sentì qualcosa rompersi nel suo petto ma decise di fingere un sorriso e ignorare ciò che provava, non voleva che quella bella situazione che si era creata si interrompesse.
-"Da quanto tempo sei tornato a Los Angeles?" Chiese il ragazzo e prese un sorso del suo drink uguale a quello dell'altro ragazzo. "Intendo dopo il tuo trasferimento a New York." Aggiunse.
-"Sono tornato qui un anno fa." Rispose Benjamin.
-"E quanto tempo hai vissuto a New York?" Continuò a chiedere il biondo curioso.
-"Due anni e mezzo." Disse il più grande e si sistemò meglio sul divano, per fortuna, occupato solo da loro due.
-"Ti manca?" Chiese ancora Federico.
-"Intendi New York?" Domandò il moro e l'altro annuì. "Delle volte sì, mi manca passeggiare tra quelle strade, l'aria natalizia che si respira in quel posto e anche la neve, si, forse la neve è la cosa che mi manca di più." Aggiunse e un piccolo sorriso comparve sul suo volto nel pronunciare le ultime parole.
-"In effetti qui non nevica mai, fa sempre abbastanza caldo." Ammise il più piccolo. "Raccontami qualche altra cosa su di te." Aggiunse.
-"Ti vedo molto curioso questa sera." Rise Benjamin e si passò una mano tra i capelli. "Raccontami qualcosa di te." Aggiunse.
-"Cosa vuoi sapere?"
-"Sei figlio unico o hai fratelli o sorelle?" Chiese il ragazzo.
-"Sono figlio unico." Rispose il biondo.
-"Come mai? I tuoi genitori non volevano altri figli?" Continuò a chiedere il più grande.
-"Dopo la mia nascita mia madre ha avuto dei problemi e le hanno impedito di avere altri figlio." Raccontò Federico con una punta di tristezza nella voce.
-"Oh, mi dispiace aver toccato un brutto tasto, scusami." Si scusò il moro.
-"Tranquillo, non potevi saperlo." Disse il più piccolo e abbozzò un sorriso.
-"Ehi ragazzi!"
Una voce giunse alle loro orecchie e quando si girarono videro davanti a loro un Brandon un po' troppo allegro.
-"Ehi, Bran." Lo salutò Benjamin e gli sorrise.
-"Come vanno le cose qui?" Chiese il ragazzo e si sedette tra i due.
-"Io vado un momento in bagno." Disse Federico e si alzò per poi lasciare soli i due.-"Benjamin posso farti una domanda?" Chiese dopo poco Brandon.
-"Dimmi." Rispose Benjamin e poggiò di nuovo sul tavolo il suo drink.
-"Cosa pensi di Federico?"
-"È un bravo ragazzo e ho sbagliato a giudicarlo male prima di conoscerlo." Rispose il moro. "Perché?"
-"Sei stato tutta la serata con lui, per lui hai rinunciato a divertirti con qualche ragazza." Disse Brandon.
-"E allora?" Chiese il più grande e inarcò un sopracciglio.
-"Benjamin provi qualcosa per lui?"

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Midnight Kiss || Fenji.
FanfictionMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"