Luce e buio.
Nero e bianco.
Bene e male.
L'opposto.
Eppure tutti dimenticano che anche gli opposti possono avere un punto in comune.
Il tramonto.
Il grigio.
La neutralità.
Amore e morte.
Forse la stessa cosa, forse l'opposto.
Eppure anche qui c'era un punto in comune.
Benjamin e Federico.
Loro erano il punto in comune dell'amore e della morte.
Il punto in cui la vita diventava morte giorno dopo giorno, dove amore e odio erano le stesse cose.
Benjamin e Federico, si odiavano, si amavano, si odiavano per poi tornare ad amarsi ancora, si donavano vita solo per strapparsela via.
Loro erano un punto di non ritorno.
Un punto in cui tutto aveva smesso di avere senso, dove le leggi non c'erano, solo un amore folle.
Un amore folle, malato, sbagliato.
Benjamin e Federico erano l'unione perfetta degli opposti, le loro differenze si erano abbracciate per poter diventare una cosa sola, per potersi completare.
Federico completava Benjamin.
Benjamin completava Federico.
In ogni senso.
In ogni gesto.Lola aveva ragione, gli aveva sbattuto in faccia la realtà, quella stessa realtà che aveva cercato di rinnegare con tutte le sue forze.
Non voleva accettare ciò che gli stava succedendo, quando pensava che il suo ragazzo avrebbe avuto un figlio, da una ragazza di una sola notte, non riusciva a crederci, gli sembrava una situazione assurda, una di quelle che aveva vista solo in qualche serie TV scadente.
Quando, quel continuo soffrire, era diventata la sua vita?
Quando aveva smesso di pensare prima a lui solo per rendere felice un'altra persona?
Quando aveva rinunciato a tutti i suoi ideali solo per amore?
Tante erano le cose accadute senza che neanche se ne rendesse conto.
Era cambiato e non aveva fatto nulla per impedirlo.
Pian piano Benjamin si era insediato dentro di lui, aveva abbattuto ogni sua parete, abbassato le sue difese, fino ad arrivare al punto più vulnerabile di lui, si era creato un posto a sedere nel suo cuore e non l'aveva più lasciato, seduto sul suo posto d'onore, osservava tutto ciò che gli accadeva e lo faceva sorridendo, sorrideva quando era felice ma anche quando era triste, sorrideva e basta.
Benjamin sembrava essere felice di vederlo soffrire.
Sì, non c'era altra spiegazione, se non amasse vederlo soffrire non sarebbe mai andato a letto con nessuno, non con Lola.
Non avrebbe fatto un figlio con Lola.
Non l'avrebbe tradito in quel modo.Benjamin era entrato in salotto prima che il biondo potesse rispondere, aveva interrotto la loro conversazione e li aveva invitati a seguirli in cucina, un tempismo perfetto avrebbe detto qualcuno ma Federico non era certo fosse la cosa migliore, forse aveva bisogno di parlare con Lola.
La cena non era stata particolarmente divertente, i tre si erano scambiati solo poche battute, grazie all'insistenza del moro, Lola sembrava abbastanza tranquilla, rispondeva alle domande che gli venivano poste come se la discussione di poco prima non fosse mai accaduta, a differenza del minore, Federico non riusciva a pensare ad altro, pensava a ciò che si erano detti e pensava che aveva ragione.
Lui stava togliendo a Benjamin la possibilità di avere una famiglia e essere felice.
Quella notte il biondo restò a dormire a casa del suo ragazzo, all'inizio sembrava non essere molto d'accordo ma non riusciva a dire di no agli occhioni di Benjamin, quel ragazzo era il suo punto debole."Devo sorprenderlo." Pensò Benjamin quella mattina non appena i suoi occhi ricaddero sull'angelo biondo dormiente al suo fianco.
Voleva sorprenderlo, se lo meritava, dopo tante sofferenze meritava di sorridere e toccava a lui renderlo felice, restituirgli un po' di ciò che gli dava, un po' di amore.
Velocemente scansò le coperte bianche del letto, stando ben attento a non scoprire il più piccolo, si infilò le pantofole blu e corse al piano di sotto, si recò in cucina e armato di pazienza e voglia di fare iniziò a preparare qualcosa.Un leggero mugolio si diffuse nella stanza illuminata dalla luce del sole.
Federico si girò pigramente nel letto e lo tastò alla ricerca di un corpo caldo familiare, quando non lo trovò aprì gli occhi di scatto e si guardò intorno quasi spaventato.
Forse aveva paura che fosse scappato, che l'avesse abbandonato.
Tutte le sue paure svanirono nello stesso momento in cui un ragazzo dal ciuffo moro che stringeva un vassoio color legno.
-"Ehi, ti sei svegliato piccolo." Disse il maggiore e entrò nella stanza. "Buongiorno." Aggiunse.
-"Buongiorno." Rispose Federico assonnato. "Che cos'hai lì?" Chiese e allungò il collo per sbirciare nel vassoio, curioso di scoprire cosa contenesse.
-"La tua colazione." Rispose il moro e si avvicinò al letto. "Colazione al letto per il mio principe."
-"Perché tutto questo?" Domandò il biondo e guardò l'abbondante colazione presente sul vassoio.
-"Perché per una volta voglio farti sentire speciale." Rispose Benjamin. "Tu lo fai continuamente con me, ogni giorno con le tue piccole attenzioni riesci a farmi sentire speciale.
Mi guardi e non vedi i miei errori, forse perché mi vedi con gli occhi dell'amore o forse perché ai tuoi occhi sono davvero perfetti.
Per un giorno volevo essere io a farti sorridere e spero, nel mio piccolo, di esserci riuscito." Continuò.
-"Benjamin..." Sussurrò il biondo. "Non dovevi, io non ne ho bisogno.
Mi basta averti al mio fianco per sentirmi importante, non mi servono gesti per dimostrarmi quanto ci tieni a me, lo so già." Continuò e abbozzò un sorriso, normalmente gli avrebbe gettato le braccia al collo e l'avrebbe ringraziato ma non quella mattina, quel giorno sentiva che era sbagliato, che non ne aveva bisogno.
-"Lo so che non ne hai bisogno ma voglio sorprenderti in qualche modo." Rispose il più grande. "In questi non ti ho ricordato quanto ti amo, troppo preso dai miei problemi mi sono dimenticato di te.
Di te che in questo inferno sei il mio angelo.
Mi sono dimenticato di ripeterti quanto importante sei per me e quanto mi ritengo fortunato ad averti.
Non esagero quando dico che sei la cosa migliore che mi sia capitata, lo sei davvero, sei la mia gioia.
Questa mattina voglio sorprenderti, forse una colazione a letto non sarà il modo migliore ma mi è sembrato il più adatto a te, una cosa semplice ma non banale, che ricevi solo quando non ti aspetti.
Io non ti aspettavo eppure ti ho trovato.
Ti amo Federico.
Ti amo."
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Midnight Kiss || Fenji.
أدب الهواةMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"