Si poteva essere felici senza amore?
C'era chi credeva di no e chi si fingeva coraggioso, coraggioso per due, e rispondeva di sì.
C'era chi credeva di potersi bastare per due, di avere tutto ciò che desiderava, trovava conforto nelle cose materiali e si illudeva che fossero tutto ciò che serviva, c'era chi finiva per rinchiudere il proprio cuore in una cassaforte e viveva, sopravviveva, in quel modo, senza cuore.
C'era anche chi a quella domanda rispondeva che, per essere felici, non era necessario avere un partner, qualcuno con cui condividere tutto ciò che si preferisce, e a qualcun altro veniva da ridere quelle parole.
Chi ha mai detto che l'amore è solo quello tra fidanzati?
L'amore è ovunque.
L'amore è in chiunque.
L'amore può essere quello dei genitori, degli amici, della famiglia, da parte di chiunque possa avere a che fare con la nostra vita.
Anche uno sconosciuto può donare amore, con un sorriso, uno sguardo, una semplice attenzione che fa bene al cuore.
Si può vivere senza nessuno che fa bene al cuore?
Senza nessuno, anche solo per casualità, che riesce a farci sorridere e a farci sentire più leggeri per un momento?
Non si può.
Non si può essere felice senza amore.
L'amore è in ogni cosa che ci circonda.
L'amore è in ognuno di noi.
L'amore è in uno sguardo.
L'amore è ovunque vogliamo vederlo.
L'amore è anche nei cuori più freddi.
L'amore era in Benjamin e Federico.
L'amore era Benjamin e Federico.Le mattinate tra Benjamin e Federico finivano sempre per essere ore intere dedicate alle coccole e a parole d'amore, parole che, in teoria, dovevano racchiudere il loro sentimento ma loro lo sapevano bene, tutti lo sapevano bene, non c'erano parole in grado di raccontare quanto grande fosse il sentimento che li univa, potevano avvicinarsi, forse neanche tanto, e riuscivano a strappare un sorriso a chi le ascoltava.
Le parole più belle erano quelle che si sussurravano senza voce, quelle che si dicevano quando i loro occhi si incontravano e finivano per sorridersi come se fossero due bambini che si trovavano davanti alla cosa più bella che potessero vedere.
Federico aveva programmato di passare a casa sua, o meglio la sua vecchia casa, per prendere le sue cose e iniziare il trasloco ma Benjamin era riuscito a convincerlo a restare a letto, con i suoi sorrisi e i suoi baci era riuscito a fargli mandare a quel paese i suoi piani e a rimandarli a quel pomeriggio.-"Per colpa tua finiremo a notte fonda!" Sbraitò Federico mentre guidava verso casa di Brandon, gli risultava strano definirla come tale ma ormai lo era, era solo casa di Brandon.
-"Federico rilassati." Disse il moro e mise una mano sulla sua, quella sul volante. "Possiamo continuare anche domani, non è detto che dobbiamo sistemare tutto oggi.
Sai come si dice, no?
Chi va piano va sano e va lontano." Continuò
Il più piccolo sospirò e annuì debolmente.
-"Forse hai ragione tu." Ammise. "Possiamo fare tutto quando vogliamo, non ha senso affrettarci a fare tutto e farlo male." Aggiunse.
-"Ecco, è proprio ciò che intendevo." Sorrise Benjamin. "Ora mi regali un sorriso?
Questa giornata è troppo buia senza." Continuò e si morse più volte il labbro inferiore.
Federico si voltò verso di lui e gli sorrise.
-"Io ti sorrido." Iniziò a parlare. "Sono certo, però, che siano i tuoi occhi ad illuminare questa giornata e tutte le altre."-"Ragazzi!" Esclamò allegro Brandon, non appena i due ragazzi misero piede in casa, e spalancò le braccia.
-"Brandon." Sorrise Federico e lasciò cadere sul parquet il borsone nero che aveva portato per prendere le sue cose. "Che bello rivederti." Aggiunse e gli andò incontro per stringerlo in un abbraccio.
-"Ehi, amico." Disse il maggiore e si limitò a dargli una pacca sulla spalla, a differenza del suo ragazzo che era molto più affettuoso.
-"Oh, dai, non fare il duro e abbracciami." Rispose il ragazzo e attirò anche il moro in un abbraccio. "Ora va molto meglio." Aggiunse sorridente.
Benjamin scosse la testa, mentre non riusciva a reprimere un sorriso, prima di divincolarsi da quel contatto.
-"Si ma ora basta." Disse e si finse serio ma la sua espressione lo tradiva, aveva un legame profondo con Brandon ed era davvero molto legato a questo.
-"Non ti vediamo da un po'." Si intromise il più piccolo. "Che fine hai fatto?" Chiese.
-"Hai trovato qualcuno di più interessante di noi con cui passare il tempo?" Domandò giocoso Benjamin.
-"Non potrei trovare qualcuno migliore di voi neanche pagando." Rise Brandon e scosse la testa. "Ho avuto degli impegni e sono stato molto spesso via e, anche quando ero qui, ero sempre occupato." Spiegò.
-"Spero ora si sia sistemato tutto." Rispose il biondo.
-"Per fortuna sì." Disse il suo ex coinquilino. "O meglio qualcosa no." Aggiunse.
-"Che cosa c'è che non va?" Chiese il moro.
-"Una cosa molto grave." Rispose Brandon facendo preoccupare i suoi due amici. "Ed è solo colpa tua." Aggiunse e indicò con l'indice il maggiore.
-"Mia?" Chiese incredulo il più grande.
-"Esatto, proprio tua caro Mascolo."
-"Che cos'ha fatto Benjamin?" Chiese Federico mentre il suo sguardo si spostava continuamente tra i due ragazzi.
-"Questo bellimbusto qui presente, mi ha portato via il mio coinquilino." Disse Brandon con tono tanto serio che fece ridere i due presenti. "Non c'è nulla da ridere, è una cosa seria!" Continuò il ragazzo e incrociò le braccia al petto coperto da una t-shirt nera.
Federico, mentre ancora rideva, gli allacciò le braccia al collo.
-"Mi mancherai anche tu Bran." Disse. "Mi ero abituato a vivere con te." Aggiunse.
Il ragazzo, incapace di tenere il broncio a Federico, gli circondò i fianchi con le braccia e ispirò a pieni polmoni il dolce profumo del ragazzo, dolce proprio come lui.
-"Giurami che verrai spesso a trovarmi." Disse. "Puoi venire anche senza Benjamin, non importa." Aggiunse.
Questa sua ultima affermazione fece ridere il più piccolo.
-"Ehi!" Esclamò infastidito il maggiore.
-"Giuro che verrò a trovarti spesso." Disse il biondo.
-"Sisi ma ora basta." Si intromise Benjamin e interruppe l'abbraccio dei due ragazzi. "Hai abbracciato già abbastanza il mio ragazzo." Aggiunse e attirò a sé il corpo del minore.
-"Sai, mi fa ancora strano sentirti dire il mio ragazzo." Disse Brandon. "Non credevo ti saresti mai legato a qualcuno in questo modo.
In fondo però dovevo immaginarlo, Federico è speciale, è l'unico che riesce a tenerti testa e ha darti tutto ciò di cui hai bisogno." Continuò e dedicò ad entrambi un sorriso amorevole.
-"Federico è tutto ciò che desidero." Rispose Benjamin e circondò i fianchi del suo ragazzo con un braccio.
Il più piccolo gli sorrise e si abbassò per appoggiare la testa sulla sua spalla.
-"Sono davvero tanto felice per voi ragazzi." Disse Brandon. "Ve lo meritate, davvero.
Vi meritate."Era ormai sera tardi, contrariamente a quanto il più piccolo pensasse erano riusciti a sistemare tutti prima che arrivasse la notte.
Tutte le sue cose erano sistemate al meglio in quella che era la sua nuova casa.
-"È tutto sistemato." Disse il più piccolo e si guardò intorno soddisfatto.
Benjamin si avvicinò a lui e gli mise la mani sulle spalle.
Solo la luce della luna e quella di una vecchia lampada ad illuminarli.
-"Benvenuto a casa tua, amore mio." Disse.
Federico gli cinse i fianchi con le mani e gli sorrise.
-"Casa nostra." Lo corresse e fece unire le loro labbra.
Casa loro.
STAI LEGGENDO
Midnight Kiss || Fenji.
FanfictionMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"