Erano passati vari giorni dalla serata passata dai due giovani, e dal loro gruppo di amici, in quella discoteca, una nuova settimana era iniziata e tutti avevano ripreso le loro normali attività quotidiane attendendo con ansia un nuovo fine settimana per potersi divertire ancora una volta.
Benjamin, invece, era tra quelli per cui non faceva differenza quale giorno della settimana fosse, lui non aveva un lavoro né tantomeno frequentava l'università, per lui tutti i giorni erano una buona occasione per uscire in strada e divertirsi, che fosse da solo o in compagnia, ma da alcune settimane a quella parte la sua vita di sempre iniziava a non piacergli più, non provava più le stesse emozioni che provava prima quando andava in discoteca, era diventato tutto troppo normale per lui, una noiosa routine, ed aveva bisogno che qualcosa, o qualcuno, desse una scossa alla sua vita e, proprio per questo, era arrivato Federico.
Quella domanda che Brandon gli aveva rivolto in discoteca l'aveva turbato, e non poco, prima che potesse rispondere al suo amico il biondo uscì dal bagno e, per un improvviso mal di stomaco, se ne tornò a casa portando con sè Benjamin che accettò molto volentieri il suo passaggio, non era sicuro di avere una risposta a quella domanda, riteneva che Federico fosse solo un suo amico ma sapeva anche che agli occhi degli altri potesse sembrare qualcosa di diverso, riservava tutte le sue attenzioni al più piccolo e lo cercava continuamente, non sapeva il perché di quel suo comportamento, sapeva solo che quando stava con Federico stava bene e, proprio per questo motivo, decise di non dar troppo peso alla domanda del suo amico e continuare, tranquillamente, la sua amicizia, o quel che era, con il biondo.In quei giorni i due ragazzi non erano riusciti a vedersi, Federico quel giorno stesso avrebbe avuto un esame importante e non se l'era sentita di uscire di casa e trascurare lo studio, anche solo per pochi minuti, nonostante morisse dalla voglia di rivedere il più grande ma non sapeva che da lì a poco qualcosa sarebbe successo, la sua voglia sarebbe stata soddisfatta.
Erano quasi le nove del mattino, vari ragazzini affollavano le strade e sembravano essere felici, tra quelle persone c'era anche un ragazzo dal folto ciuffo moro, perennemente disordinato, stretto nel suo giubbotto di pelle nera e nei suoi skinny jeans del medesimo colore.
Benjamin camminava allegro tra le stradi di Los Angeles diretto all'università dove il più piccolo studiava, erano vari giorni che i due non si vedevano e al ragazzo mancava vedere i suoi occhi e il suo sorriso e, soprattutto, sapendo che l'altro quella stessa mattina aveva un esame molto importante voleva dargli il suo appoggio.Dopo non molto il più grande giunse all'università e la trovò gremita di giovani che si affrettavano a raggiungere le proprie aula.
"Devo trovare Federico." Pensò il ragazzo e si incamminò per la sua ricerca.Seduto su una panchina, con la testa china sui libri e i capelli del tutto disordinati c'era Federico che sembrava non stesse prestando alcuna intenzione al mondo che lo circondava, Benjamin sorrise alla vista del ragazzo, gli era mancato così tanto; Facendo ben attenzione a non farsi sentire il moro raggiunse la panchina, poggiò su di essa il cartoccio di caffè che aveva tra le mani, e mise le mani sugli occhi del più piccolo.
-"Chi sono?" Chiese cercando di camuffare la sua voce mentre un sorriso non accennava a scomparire dal suo volto.
Il viso di Federico si illuminò non appena le mani fredde del ragazzo entrarono in contatto con la pelle calda del suo viso, l'odore di Benjamin lo accerchiava, per un momento si sentì in paradiso.
-"Benjamin!" Esclamò raggiante e si girò verso il ragazzo per abbracciarlo.
-"Vedo che sei felice di vedermi." Rise il moro e ricambiò l'abbraccio.
Il più piccolo sciolse l'abbraccio e fece incontrare i loro occhi.
-"Io sono sempre felice di vederti." Rispose. "Cosa ci fai qui?" Chiese dopo poco.
-"Non ci vediamo da qualche giorno e ho pensato di venire qui e farti una sorpresa." Spiegò Benjamin e fece spallucce.
-"Vorrei tanto restare un po' qui a parlare con te ma non posso." Disse il biondo e guardò sconsolato i libri che riempivano la panchina. "Devo studiare." Aggiunse e sospirò.
-"So che hai un esame molto importante e sono qui per questo." Rispose il più grande. "Sono qui per darti il mio sostegno." Aggiunse sorridente.
-"Ti ringrazio ma non mi servirà a passare l'esame, mi serve solo un miracolo per farlo." Disse con tono triste Federico.
-"Non dire così." Controbatté il moro e gli accarezzò una guancia. "Hai studiato molto per questo giorno, sei bravo, sei preparato e andrà tutto bene," Cercò di consolarlo.
Il più piccolo inclinò la testa sulla mano del ragazzo e chiuse gli occhi.
-"Grazie per essere qui." Sussurrò. "È davvero molto importante per me." Aggiunse.
-"Ci sarò sempre quando ne avrai bisogno." Rispose Benjamin. "E ora vai lì dentro e mostra a tutti chi sei." Continuò.-"Il prossimo è..." Lesse un uomo e cercò il nome del prossimo studente che avrebbe sostenuto l'esame. "Federico Rossi!" Esclamò dopo poco.
Federico prese un lungo respiro e girò la testa in direzione di Benjamin che gli sorrise, prese le sue cose e si alzò dal suo posto, mentre si accingeva ad uscire dal grande banco la sua mano sfiorò quella di Benjamin che gliela strinse.
-"Vai Federico!" Urlò Benjamin non appena il minore giunse al suo posto davanti alla commissione.
Per quel suo gesto il ragazzo si guadagnò un'occhiataccia da parte della sua commissione ma a lui non importava, era riuscito a far sorridere Federico e a lui questo bastava.-"30!" Urlò Federico non appena uscì dalla classe. "Ho preso 30, ti rendi conto?!" Continuò ad urlare e saltò tra le braccia del suo amico.
Il moro strinse le braccia sulla vita del minore e lo prese di peso.
-"Ti avevo detto che saresti stato bravissimo." Rispose sorridente. "Questa tua testolina è geniale." Aggiunse e gli diede dei leggeri pugni sulla testa.
-"Dai, smettila." Rise il più piccolo e si divincolò dalla sua presa. "Mi fa davvero piacere condividere questo mio momento felice con te." Aggiunse mentre le sue guance si tingevano di rosso.
-"Insieme condivideremo tutti i momenti più belli che ci capiteranno." Rispose Benjamin. "Non voglio perderti." Aggiunse.
-"Non mi perderai mai." Rispose Federico.----------------------------------------------------
Ehi💕
Grazie infinite per le cinquemila visualizzazioni, per i bei commenti che mi lasciate quotidianamente e per esserci sempre, grazie infinite💕
I due piccoli si sono avvicinati ma, presto, cambierà di nuovo tutto.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Midnight Kiss || Fenji.
FanfictionMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"