One hundred and nineteen.

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-"Benjamin fotte, fotte senza pietà." Disse Cassidy e inalò l'ultimo tiro della sigaretta. "Non con te, non con te.
Lui ti ama davvero."
Come poteva esserne certa?
O forse era solo l'ennesima presa in giro da parte della ragazza dai folti capelli biondi e dai grandi occhi verdi?
Eppure non sembrava.
A Federico sembrava davvero sincera mentre diceva quelle parole.
Cassidy aveva detto, o meglio aveva ammesso, che Benjamin amava Federico.
Era stata la prima ad essere contraria al loro fidanzamento, forse per via del sentimento che, nonostante tutto, provava per il moro, quando Benjamin e Federico dissero del loro fidanzamento mancava davvero poco che alla giovane venisse una crisi.
Federico però non aveva mai pensato che il suo comportamento fosse esagerato, aveva sempre trovato una spiegazione logica ad ogni suo gesto.
Federico sapeva come ci si sentisse a provare un sentimento, un qualsiasi sentimento, per Benjamin e sapere che questo non lo ricambiava in egual modo, sapeva che una situazione del genere avrebbe mandato fuori di testa chiunque.
Per primo lui.
Per primo Federico si era comportato in quel modo, se non anche peggio, quando il più grande lo rinnegava, lo usava solo per soddisfare i suoi sporchi capricci.
Federico capiva Cassidy, per sua sfortuna aveva provato le sue stesse emozioni, e si domandava come potesse restare seduta su quel muretto a parlare con lui di quanto Benjamin lo amasse, forse era riuscita a dimenticare il moro?
Impossibile.
Benjamin non era uno di cui ci si può dimenticare.
Lui lo sapeva bene.
Lui lo portava dentro continuamente.
Un peso di cui non poteva liberarsi.
Di cui non voleva liberarsi.

Federico non sapeva se la chiacchierata con Cassidy gli avesse fatto bene o meno.
La ragazza gli aveva detto, e ripetuto, che Benjamin lo amava, gli aveva detto che con lui si era comportato come non aveva mai fatto prima e, per quanto volesse negarlo, lui lo sapeva.
Sapeva che Benjamin lo amava ma cosa poteva fare?
Lo aveva cacciato dall'ospedale e dalla sua vita, non voleva più vederlo, che speranze aveva ancora?
Mentre tanti pensieri rimbombavano nella testa dolorante del più piccolo questo continuava a camminare tra le strade buie di Los Angeles, non era ancora notte fonda, affatto, eppure nel cuore di Federico era il momento più buio della giornata, della vita.

Tanti cancelli, ognuno di diverso colore e grandezza, si susseguivano l'uno dopo l'altro.
Federico, fin da piccolo, amava immaginare cosa potesse nascondersi dietro quei cancelli tanto grandi, tanto imponenti di fronte a lui che si sentiva tanto piccolo, immaginava storie avvincenti di famiglie che, nonostante tutto, restavano unite, immaginava tradimenti, litigi e case piene d'amore, un po' come la sua, nella sua famiglia non c'erano tradimenti ne tanti litigi ma l'amore non mancava mai.
Quando i suoi genitori vennero a mancare quelle storie erano tutto ciò che gli restava di una famiglia, sperava che da grande potesse avere una famiglia come quelle che immaginava ma, crescendo, aveva capito che era impossibile.
Lui non era destinato a essere felice.
Una volta riconosciuto il familiare cancello di casa che condivideva con Brandon, alzò il viso e il suo cuore perde qualche battito.
-"B- Benjamin..." Balbettò con il cuore che gli batteva forte in gola.
-"Sono stato uno stupido." Sussurrò il moro a testa bassa.
-"Cosa?"
-"Mi hai sentito Federico." Disse Benjamin. "Sono stato uno stupido.
In fondo, però, questa non è una novità, io sono sempre uno stupido quando si tratta di te.
Sono uno stupido."
-"Perché dici questo?"
-"Lola mi ha detto tutto."
-"C- cosa?" Balbettò Federico.
-"Hai sentito bene." Rispose il moro. "Quando sei andato via, o meglio quando ti ho cacciato, ho iniziato a pensare bene a ciò che mi hai detto.
Tutto aveva un senso, tutto combaciava, allora sono andato da Lola e le ho chiesto spiegazioni, inizialmente ha negato ma alla fine ha ammesso la verità.
Avevi ragione tu." Continuò.
-"Non è la ragione quella che voglio, Benjamin." Replicò il più piccolo. "Volevo solo farti aprire gli occhi." Aggiunse.
-"E ci sei riuscito, piccolo mio, ci sei riuscito." Disse Benjamin e si avvicinò per prendergli le mani. "Sei riuscito a farmi aprire gli occhi, mi hai mostrato come stanno davvero le cose e te ne sono infinitamente grato.
Stavo per crescere un figlio non mio, con una persona che non amo.
Perché io amo te."
-"Io ho ammazzato quel bambino..." Sussurrò il biondo e abbassò il capo.
-"No, Federico, no." Scosse la testa il più grande e gli prese il viso tra le mani. "Il dottore ha detto che Lola non stava seguendo le indicazioni che le erano state date, quel bambino non avrebbe visto la luce anche senza l'incidente.
Tu non sei un assassino.
Non lo sei." Cercò di consolarlo.
-"Tu stesso mi hai detto di esserlo." Replicò Federico. "Mi hai detto che ho ammazzato tuo figlio.
Mi hai detto che non sono quello che ti aspettavi.
Mi hai detto che non ti sei innamorato di quello che sono.
Mi hai detto anche che non volevi più vedermi.
Mi hai detto tantissime cose brutte." Continuò mentre tante lacrime minacciavano di uscire dai suoi occhi.
-"Lo so, so quello che ti ho detto." Rispose il moro. "Ho detto tantissime stupidaggini.
Ti ho detto che non sei quello che mi aspettavo, è vero, sei molto di più.
Mi sono innamorato di tutto ciò che sei, di quello che io sono quando sto con te.
Ti ho detto che non ti voglio più vedere eppure, guardami, sono qui, sotto casa tua a dirti che sono uno stupido.
Ti ho detto di non volerti più vedere ma sono stato io il primo a cercarti.
Ti ho detto tantissime sciocchezze ma quando si tratta di te esagero, esagero sempre per paura che la mia normalità possa non bastarti.
Ho paura Federico, paura di non bastarti.
Ho paura che un giorno tu possa scocciarti di me." Concluse.
-"Tutto ciò che voglio è fare parte della tua normalità." Rispose il più piccolo. "Voglio fare parte della tua vita." Aggiunse e fece incontrare le loro labbra.
L'orologio posto sul polso del più piccolo risuonò leggera nell'aria tiepida di quella sera, risuonò più volte per l'arrivo della mezzanotte, per l'arrivo di un nuovo giorno.

Mani che vagavano lungo i loro corpi nudi.
Vestiti sparsi sul pavimento della stanza del più piccolo.
Gemiti sommessi.
Grida d'amore.
Corpi che si univano.
Occhi che si cercavano in un incrocio di arti.
Mani perennemente in contatto.
Ti amo sussurrati per paura che qualcuno potesse rubare la bellezza di quel sentimento.
Un incastro perfetto.
Un puzzle che non aveva bisogno di altri pezzi.
Benjamin e Federico.
Loro non avevano bisogno altro.

Le lunghe dita di Federico si muovevano agilmente tra quelle rovinate del moro, creava un legame tra i loro arti, lo scioglieva e poi lo creava ancora una volta.
I loro corpi talmente vicini che le loro spalle riuscivano a toccarsi.
Un sorriso nasceva sui loro volti ogni volta che i loro occhi si incrociavano.
-"Sai." Iniziò a parlare Federico, interrompendo, così, il silenzio che si era venuto a creare nella stanza. "Ho parlato con Cassidy."
-"Cosa?" Chiese il moro e aggrottò la fronte.
-"Quando sono uscito dall'ospedale ho iniziato a girare senza una meta e, non so come, ho incontrato lei." Spiegò il più piccolo.
-"E cosa ti ha detto?" Chiese curioso il maggiore.
-"Mi ha detto che mi ami." Rispose Federico. "Mi ha detto che non importa ciò che mi dici, tu mi ami.
Non sono come tutti gli altri con cui hai avuto a che fare.
Ci tieni davvero a me.
Sono davvero importante per te." Continuò.
-"Ha ragione, per una volta ha ragione." Disse Benjamin. "Ti amo come non ho mai fatto e come mai più farò.
Federico Rossi sei il mio primo, grande e unico amore.
Ti amo."

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CENTOMILA VISUALIZZAZIONI!
Cosa posso dirvi?
Come posso ringraziarvi?
Ho iniziato questa storia quasi quattro mesi e fin dal primo giorno sono rimasta sorpresa dall'effetto che mi avete dimostrato, quello stesso affetto che mi dimostrate da quando ho iniziato a scrivere People fall in love in mysterious ways, in qualche modo ci siete sempre per me e vi ringrazio infinitamente per questo.
Dopo quasi un anno che scrivo qui, tre delle mie storie sono a centomila, e più, e una a più di cinquanta mila visualizzazioni, tutto questo solo grazie a voi, è solo grazie a voi se continuo a scrivere le mie storie.
Grazie, davvero💕
Passando al capitolo, Benjamin sembra aver finalmente aperto gli occhi e ha detto addio a tutto ciò che gli impediva di essere felice con Federico, ora vivranno in loro amore in serenità?
Se volete entrare nel gruppo WhatsApp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt o su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora