Seventy two.

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Delle braccia tatuate stringevano il corpo tonico del ragazzo.
Baci lungo tutto il corpo nudo.
Carezze rubate nel buio della notte.
Gemiti trattenuti per paura di disturbare.
Nomi sussurrati perché altra gente non doveva ascoltare.
Una dichiarazione d'amore scritta tra delle lenzuola rosse, come l'amore.
Promesse incise sulla pelle nuda dei due ragazzi.
Un amore che il mondo non riusciva a comprendere, qualcosa che andava oltre la normale concezione di sentimento.
Era qualcosa di più profondo e sconosciuto al mondo.
Era qualcosa di magico?
Un sentimento tanto forte e unico che finisce per invadere l'intero corpo, mente e cuore, corrode l'anima e incendia il cuore.
La gente normale, quella che non sa, potrebbe definirlo come ossessione, un amore malato, e forse lo era.
Forse era davvero un ossessione, qualcosa di sbagliato che era destinato a diventare il più grande incubo di qualcuno, la rovina di una vita.
O magari era il sentimento più puro che potesse esistere, qualcosa di più forte, è vero, dell'amore narrato nelle fiabe, qualcosa che non si accontenta del 'e vissero tutti felici e contenti', cerca le battaglie perché, sa, sono gli ostacoli a rafforzare un amore.
Benjamin e Federico lottavano quotidianamente contro tutto quello che li circondava, lottavano contro il mondo ma sapeva che la vera battaglia era contro loro stessi, contro le loro paure, incertezze, contro le loro convinzioni ma, soprattutto, dovevano lottare contro il loro cuore.
Quel cuore che li spingeva a stare insieme, a cercarsi e non perdersi ma, anche, quello stesso cuore li stava uccidendo giorno dopo giorno, li faceva amare per poi farli soffrire, gli faceva credere che quello che li univa fosse sbagliato, che dovevano
nascondersi dal mondo per questo motivo.
Quello che li univa era magico.
Un amore dannato.
Un amore folle.
Un amore.

Quella notte Benjamin e Federico si erano stretti, stretti a tal punto da chiedersi se fossero diventati una sola persona.
Si erano baciati, baciati e ancora baciati, per tutta la notte.
Una frase aveva spiazzato Federico, una frase incompleta che, però, aveva trovato la parte mancante nel suo cuore, o meglio, sperava fosse quello il continuo.
Benjamin gli stava per dire ti amo ma si era bloccato, qualcosa si era mosso dentro di lui e glielo aveva impedito, quando il minore gli chiese di continuare gli aveva detto 'ti adoro' ma quella risposta lasciò l'amaro in bocca ad entrambi.
Subito dopo quelle parole il moro finse un colpo di sonno e chiuse l'argomento, avrebbe voluto continuare a stringere il più piccolo e a bearsi delle sue labbra ma non poteva farlo, doveva evitare domande scomode.
Per tutta la notte non aveva fatto altro che girarsi e rigirarsi nel letto, cercava una spiegazione al suo comportamento, stava per rivelare qualcosa che non provava al biondo, lo stava per illudere ancora una volta, o forse no?

Di buon mattino Benjamin si alzò dal letto, che condivideva con il minore, e ordinò la colazione a letto per entrambi, indossò il primo paio di boxer che si trovò davanti, non era neanche sicuro fossero i suoi, e aspettò fuori dalla porta l'arrivo del cameriere, sperando vivamente non fosse quello del giorno precedente, per evitare che questo svegliasse il ragazzo che ancora dormiva.

Dopo più di quindici minuti abbondanti, Benjamin, riuscì a scorgere il carrellino con la colazione che si avvicinava verso di lui, e, scoprì anche che le sue preghiere non erano state ascoltate, era Thomas, il cameriere del giorno prima, colui che gli stava portando la colazione.
-"Ancora tu." Sbuffò Benjamin.
-"Buongiorno anche a te, è davvero un piacere vederti." Fece una smorfia Thomas e si fermò davanti alla stanza.
-"Mi hai portato la colazione, ora puoi anche andartene." Rispose il moro. "Non ho tempo da perdere." Aggiunse.
-"Federico sta dormendo?" Chiese il ragazzo dai capelli ricci.
-"Non osare neanche nominarlo." Ringhiò il più grande.
-"Altrimenti?" Lo sfidò il cameriere.
-"Altrimenti dovrà correre un'ambulanza." Rispose il maggiore.
-"Vuoi picchiarmi?" Chiese Thomas.
-"Se non la smetti di parlare di Federico, lo farò." Disse Benjamin.
Il ragazzo stava per controbattere quando il suo sguardo ricadde sul corpo, seminudo, del maggiore.
-"Perché sei in boxer?" Gli chiese.
Un sorriso furbo comparve sul viso del più grande che abbassò lo sguardo per guardare il suo corpo e notò alcune delle chiazze che Federico gli aveva lasciato.
-"Non potevo uscire in corridoio nudo." Rispose e fece spallucce.
-"E perché mai saresti dovuto uscire nudo?" Chiese ancora il cameriere e inclinò la testa da un lato.
-"Perché ero nudo." Disse il moro. "Ero a letto nudo." Aggiunse.
Il volto del ragazzo dai capelli ricci perse ogni colore e deglutì a vuoto.
-"E F- Federico?" Chiese balbettando.
-"Era a letto con me, nudo e stretto a me." Rispose Benjamin.
-"Cosa?" Thomas era incredulo.
-"Quello che hai sentito." Rispose il moro, incrociò le braccia al petto e si appoggiò allo stipite della porta.
-"Stai scherzando?" Chiese ancora il cameriere.
-"Assolutamente no." Scosse la testa il più grande. "Ieri ti ho detto che era il mio Federico." Continuò.
-"Siete andati a letto insieme?" Domandò il ragazzo dai capelli ricci.
-"Questa notte come tante altre volte." Rispose Benjamin.
-"Non ci credo." Replicò Thomas.
-"Guarda qui." Disse il moro, si avvicinò al ragazzo e indicò i suoi succhiotti. "Li ha fatti Federico, neanche immagini che sensazione si provi nel sentire le sue labbra a contatto con la tua pelle.
Ancor di più se sai che tante volte quelle labbra hanno ripetuto il tuo nome e ti hanno baciato mentre facevate l'amore." Continuò con un sorriso beffardo.
-"Lo stai solo usando, non è vero?" Chiese il cameriere.
-"Tu non sai niente!" Sputò Benjamin. "Non devi neanche pensare di aprire bocca sulla nostra relazione!" Aggiunse.
-"Ti vanti di essere andato a letto con lui, come se fosse uno qualsiasi, ma non di amarlo." Rispose Thomas.
-"Lui è importante per me, tantissimo, più di quanto tu, e anche lui stesso, immagini.
È fondamentale nella mia vita e non permetterò a te, ne a nessun altro, di aprire bocca e commentare la nostra relazione." Disse il moro.
-"Lo ami?"
Benjamin amava Federico?

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora