Due persone nascevano, magari l'una da una parte del mondo e l'altra dall'altra parte, e fin dal loro primo istante di vita sapevano che erano destinati a quell'altra persona, c'era qualcosa dentro di loro che glielo faceva capire.
Magari quando queste due persone riuscivano ad incontrarsi non lo capivano, attribuivano quel sentimento che provavano a cose banali, qualsiasi cosa potesse anche solo in parte giustificarli, e credevano che quella persona che avevano davanti agli occhi fosse destinata ad essere una delle tante.
Molto spesso quando due persone, nate per stare insieme, si incontrano lo fanno in un momento in cui hanno smesso di credere all'amore, al destino, la fortuna o qualsiasi cosa possa portare, anche solo, un briciolo di felicità nella vita.
Molto spesso queste persone smettono di sperare e iniziano a vivere gustando solo le cose reali, quelle che poteva portare loro vantaggi concreti di cui potevano essere sicuri, iniziavano a credere tutto ciò che potevano documentare, forse lo facevano per una delusione di troppo o proprio evitarle.
Si sa, però, l'amore arriva sempre quando uno meno se l'aspetta, quando tutto sembra buio si accende una luce che diventa, man mano, sempre più forte fino ad illuminare tutto, fino a riuscire ad illuminare la vita.
Benjamin quella luce l'aveva vista, aveva trovato colui che poteva illuminare la sua intera vita, tutto ciò che lo riguardava, con la solo forza del suo sorriso.
Benjamin aveva trovato Federico.
L'aveva trovate per ben due volte ed entrambe le volte era successo quando meno se lo aspettava, nell'esatto momento in cui aveva deciso di lasciarsi tutto alle spalle e iniziare a vivere una vita che non comprendesse nessuno al di fuori di lui.
Quando tutto sembrava spento era arrivato colui che era riuscito a riaccende tutto.
Benjamin non credeva che si sarebbe mai innamorato, credeva che fosse una cosa fuori dalla sua portata, e per un periodo era riuscito a convincere se stesso e gli altri che quello fosse uno dei suoi punti di forza ma sapeva che non era così, più volte la notte era rimasto sveglio a pensare che mai nella sua vita avrebbe provato la gioia di condividere tutto con qualcuno e, in un certo senso, invidiava quelle coppie felici, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, però poi era arrivata Federico e tutto era cambiato, in meglio tra l'altro.
Federico era riuscito a farlo innamorare e, il moro, dopo più di sei mesi di relazione, e gli ultimi di convivenza, poteva dire con assoluta certezza che non sarebbe più stato in grado di vivere senza Federico e senza l'amore che questo sapeva dargli.
Benjamin poteva dire, senza paura o dubbi, che era innamorato di Federico.
Innamorato del suo futuro marito.Erano passati vari giorni da quando Benjamin aveva fatto la proposta al piccolo Federico, erano stati giorni ricchi d'amore e di emozione.
Il più piccolo aveva deciso che non avevano tempo da perdere, dovevano sposarsi il prima possibile e per questo motivo aveva insistito, e non poco, per iniziare il prima possibile con i preparativi della cerimonia, avevano già stilato la lista degli invitati, che aveva causato due o tre litigi tra la coppia, e avevano in programma di iniziare a girovagare tra i negozi alla ricerca dell'oggetto perfetto che racchiudesse il loro amore da donare, poi in seguito, ai loro invitati, Benjamin trovava fosse abbastanza inutile affrettarsi nei preparativi quando, effettivamente, non avevano deciso neanche la data ma Federico gli ripeteva sempre che era meglio iniziare il prima possibile così da non farsi trovare impreparati, la data l'avrebbero decisa quando sarebbero stati ad un buon punto con i preparativi.Anche quella mattina i due ragazzi si svegliarono stretti come erano soliti fare, Federico accompagnò il suo ragazzo a lavoro e gli promise che si sarebbero visti nell'ora di pranzo, infatti, così fu.
Alle tredici e quattro minuti, Federico, si fece trovate fuori dallo studio dove lavorava Benjamin, appoggiato alla sua range rover nera e quando il suo fidanzato uscì non poté fare altro che sorridere e andargli incontro.
-"Ma ciao mio piccolo fotografo." Lo salutò Federico prima di stampargli un sonoro bacio sulla guancia.
-"Ciao a te avvocato." Rispose il moro e lo attiro a sé per dargli un vero bacio, uno di quello che era solito dargli.-"Federico?" Lo chiamò il maggiore prima di dare un altro morso al solito panino comprato nel solito pub.
-"Dimmi amore." Rispose Federico e gli prese la mano.
Il moro amava quando lo chiamava in quel modo anche nelle risposto più semplici, amava quando gli veniva naturale chiamarlo in quel modo, lo faceva sentire amato.
-"Brandon ci ha invitato a casa sua questa sera." Gli comunicò il moro.
-"Oh, davvero?"
-"Ha saputo che ci sposiamo e vuole festeggiare con noi."
-"Per me va bene." Scrollò le spalle il biondo. "A che ora?"
-"Le sette e mezzo." Rispose il più grande.
-"Beh, c'è un piccolo problema."
-"Quale?"
-"Questa sera finisco alle otto e mezzo di lavorare, a breve ci sarà una nuova causa e mi sto preparando." Gli spiegò Federico.
-"Oh." Esclamò il moro e si lasciò andare contro lo schienale della sedia.
-"Tu però potresti chiedere a lui di passare a prenderti, vi raggiungerò appena finisco a lavoro." Gli propose il più piccolo.
-"Sì, glielo chiederò." Rispose Benjamin. "Tu però fai il prima possibile che mi manchi già, piccolo mio."Benjamin aveva fatto proprio come il suo fidanzato gli aveva proposto, aveva chiesto al suo amico di passarlo a prendere dopo il lavoro e, insieme, erano andati a casa di Brandon, e una volta anche di Federico, una parte di lui fu felice di avere un po' di tempo da passare solo con Brandon, era da tempo che non parlavano e se ne stavano per fatti loro come un tempo, gli mancava stare con il suo migliore amico, ma l'altra parte di lui sentiva la mancanza, devastante, di Federico, sperava che questo si liberasse il prima possibile dei suoi impegni di lavoro così da raggiungerlo e farlo sorridere ancora.
-"Ti va bene se ordiniamo una pizza e schifezze varie alla solita pizzeria?" Gli chiese Brandon mentre guardava nel frigo, forse alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare, ma il moro era troppo perso tra i suoi pensieri per prestargli attenzione. "Mi ascolti?!" Continuò alzando la voce.
Il moro sobbalzò e riuscì a ritornare con i piedi per terra.
-"Oh, sì, scusami, ero perso tra i miei pensieri." Si scusò lui. "Che cosa mi hai chiesto?"
-"Se ti va bene una pizza."
-"Certo, tutto quello che vuoi."
-"A che cosa pensavi?" Gli domandò l'amico e gli passò una lattina di birra.
-"Pensavo che è proprio grazie a questa casa, grazie a te, se ho conosciuto, o meglio ritrovato, Federico." Rispose Benjamin e non poté fare a meno di sorridere pensando al passato.
-"Sei felice con lui?" Gli chiese Brandon pur conoscendo la risposta.
-"Come non lo sono mai stato." Disse il moro. "Sento di aver trovato in lui la pace che mi mancava."
-"E di cui avevi bisogno." Aggiunse, al posto suo, l'amico e andò a sedersi al nuovo tavolo della cucina, in legno, invitando l'altro ad imitarlo.
-"È proprio Federico ciò di cui ho bisogno." Replicò Benjamin e si sedette di fronte al ragazzo.
-"Lo immagino." Disse Brandon e prese un sorso una della sua birra. "Vi siete conosciuti quindici anni fa, vi siete ritrovati, vi siete odiati, poi lui ti ha amato, tu ti sei negato alla fine hai ceduto.
Avete trovato la vostra felicità insieme, avete superato anche un tuo possibile figlio, siete andati a vivere insieme, avete litigato a più non posso solo per tornare insieme e ora vi sposate."Federico, contrariamente a ciò che pensava, era riuscito a liberarsi prima da lavoro e, senza neanche tornare a casa, si era precipitato a casa di Brandon, che continuava a considerare in parte anche sua, per poter raggiungere il suo ragazzo ma decise di non avvertire nessuno dei due, sarebbe entrato con la sua vecchia chiave, quella che continuava a portare sempre con sé, e avrebbe sorpreso tutto, anche grazie all'aiuto del cibo che aveva comprato per loro tre.
Il ragazzo girò la chiave nella serratura, stando ben attento a provocare il minor rumore possibile, e con la stessa cautela la richiuse e si avvicinò alla cucina, qui trovò il suo ragazzo e il suo amico intenti a conversare, decise di starsene un po' ad origliare per sapere cosa stessero dicendo, non rimase sorpreso quando sentì il suo nome uscire dalla bocca di entrambi.
-"È proprio Federico ciò di cui ho bisogno." Replicò Benjamin e si sedette di fronte al ragazzo.
-"Lo immagino." Disse Brandon e prese un sorso una della sua birra. "Vi siete conosciuti quindici anni fa, vi siete ritrovati, vi siete odiati, poi lui ti ha amato, tu ti sei negato alla fine hai ceduto.
Avete trovato la vostra felicità insieme, avete superato anche un tuo possibile figlio, siete andati a vivere insieme, avete litigato a più non posso solo per tornare insieme e ora vi sposate."
-"In sintesi, sì, questa è la nostra storia." Rispose il moro. mentre giocherellava con la sua lattina. "Ne abbiamo fatte di cose insieme." Aggiunse.
-"E tutto questo è avvenuto grazie ad una scommessa." Disse Brandon.
-"Già, solo per una scommessa."
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Midnight Kiss || Fenji.
FanfictionMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"