One hundred and twelve.

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L'ennesimo fulmine a ciel sereno.
Un colpo all'improvviso.
Una pugnalata al cuore.
Un altro sogno distrutto.
Lascia in pace Benjamin.
Lascialo in pace.
Come poteva farlo?
Come poteva stargli lontano?
Lola aveva chiesto a Federico di stare lontano da Benjamin.
Era forse uno scherzo?
Come poteva anche solo pensarlo?
Benjamin era una parte della vita di Federico.
Un pezzo di cuore, del suo cuore.
Perché doveva stargli lontano?
Cosa gli faceva di male?
Tutto ciò che faceva era renderlo felice.
Lo rendeva felice continuamente, giorno dopo giorno.
Chi era lei per decidere cosa dovevano farne delle loro vita?
Nessuno.
Lola non era nessuno.
O almeno per Benjamin.

Federico non sapeva cosa rispondere alla ragazza, non sapeva se mandarla al diavolo o scoppiarle a ridere in faccia.
Il più piccolo trovava assurdo anche solo il pensiero che lei potesse chiedergli una cosa del genere.
Chi era lei?
Una sconosciuta con cui Benjamin era andato a letto, una delle tante, non aveva nulla di eccezionale.
Perché credeva che i suoi grandi occhi potessero fare la differenza?
In quegli occhi Benjamin non si perdeva, quando li guardava non pensava che mare e cielo che si incontrano fossero uno spettacolo banale in confronto, non ci vedeva il suo futuro.
Benjamin non si era mai immaginato un futuro con lei, neppure per sbaglio, come poteva, quindi, Lola credere di poter chiedere una cosa del genere a Federico?
Quella situazione ricordava, vagamente, al biondo un evento già vissuto.
Quando aveva dodici anni, quando ancora non poteva considerarsi neanche un adolescente, incontrò una ragazza, Samanta, era forse la ragazza più bella che avesse mai visto nella sua giovane vita, lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri che sapevano parlare.
Era più grande di lui, eccome se lo era, la giovane aveva sedici anni e tanti amici, con non poca fatica il ragazzo, allora non ancora biondo, riuscì ad entrare in questa cerchia, nelle sue simpatie, Federico provava un forte sentimento nei confronti di Samanta, forse definirlo amore era esagerato ma ci andava vicino, molto vicino, ma purtroppo per lui non era il solo.
La ragazza dai lunghi capelli biondi era molto amata nella sua città, tutti erano destinati ad avere a che fare con lei e pochi riuscivano a non cadere nella trappola dei suoi occhi, Federico non era tra quelli.
Giorno dopo giorno cercava di dimostrare il suo interessa a Samanta ma a capirlo fu un'altra persona, un ragazzo, uno di quelli che venivano considerati bulli, vent'anni è molto più grosso del piccolo Federico.
-"Lascia in pace Samanta, lei non è cosa per te!" Gli aveva detto mentre a stento si tratteneva dal colpirlo.
Samanta non era cosa per Federico.
Benjamin non era cosa per Federico.

-"Stai scherzando?" Chiese Federico.
-"Perché dovrei?" Domandò a sua volta la ragazza dai capelli castani.
-"Io non lascerò Benjamin." Rispose il più piccolo. "Non lo farò mai."
-"Se davvero lo ami come dici dovresti farlo." Replicò Lola. "Per lui, dovresti farlo per lui." Aggiunse.
-"Dovrei lasciarlo e ferirlo?" Chiese il biondo. "A quale scopo?"
-"Sei un avvocato, giusto?" Domandò la ragazza.
-"Esatto ma cosa c'entra?" Chiese Federico.
-"Dovresti sostenere i diritti della famiglia." Rispose la ragazza dai capelli castani. "E la famiglia di Benjamin siamo io e questo bambino.
Non tu." Continuò e si mise una mano sulla pancia.
Il più piccolo rimase a bocca aperta, aveva sentito bene?
Lola gli aveva appena detto che lui non faceva parte della famiglia di Benjamin?
Forse era vero o forse no, non toccava a lei dirlo.
Federico faceva parte della famiglia del moro, nei suoi modi, era tutto ciò che aveva.
Lo amava, lo amava tanto, lo curava quando ne aveva bisogno e gli era accanto anche quando non voleva nessuno.
Lui era parte della sua famiglia.
Federico era la famiglia di Benjamin.
-"Non puoi averlo detto sul serio." Disse e scosse la testa più volte. "Non puoi." Ripeté.
-"Invece l'ho detto e lo penso anche." Rispose Lola. "Tu non fai parte della famiglia di Benjamin." Aggiunse.
-"Io sono la sua famiglia." Replicò il biondo. "Tutto ciò che ha." Continuò sicuro delle sue parole.
-"Non credi sia un po' egoista da parte tua?" Chiese la ragazza e inclinò la testa da un lato. "Stai togliendo a Benjamin, la persona che dici di amare, la possibilità di essere felice e avere una famiglia." Continuò e fece qualche passo verso di lui.
-"Lui è felice con me." Rispose Federico e strinse i pugni, quelle parole lo stavano ferendo più di quanto desse a vedere.
-"E la famiglia?" Continuò a domandare la ragazza dai capelli castani. "Pensi di potergli dare dei figli?
Io non credo proprio." Continuò.
-"Li adotteremo." Replicò il più piccolo.
-"Non è la stessa cosa."
-"Lo sarà per noi." Disse il biondo. "Gli daremo tutto l'amore di questo mondo.
Avremo la nostra famiglia.
Saremo felice e lo saremo insieme." Continuò.
-"Davvero un bel quadretto, te lo concedo." Rispose la ragazza. "Questo bambino - si indicò la pancia coperta dalla stoffa del vestito- questo bambino è figlio di Benjamin.
Che ruolo avrà nelle vostre vite?" Chiese.
-"Crescerà con i bambini che adotteremo." Replicò Federico. "Benjamin non lo abbonderà, non glielo permetterò." Aggiunse.
-"Ora ti faccio una domanda e ti prego di rifletterci bene prima di rispondere." Iniziò a parlare la ragazza dai capelli castani e il minore annuì. "Credi davvero che Benjamin possa trattare in egual modo un figlio suo e uno non suo?
Non metto in dubbio che Benjamin potrebbe amare un figlio non suo, nel caso riusciste ad adottare un bambino, ma non sarà mai la stessa cosa.
Lui o lei, non importa ciò che sarà, sarà figlio suo, sangue del sangue, volente o nolente è stato lui a generarlo.
Avrà sempre un occhio di riguardo per lui e io sarò sempre presente nelle vostre vite.
Ora dimmi, credi che potrete essere felici anche se Benjamin ha un figlio da un'altra ragazza?
Sangue del suo sangue, non solo una firma su un foglio." Continuò.
Aveva ragione.
Per quanto volesse negarlo aveva ragione.
Benjamin aveva già un figlio, un figlio non loro.
Anche se avessero adottato dieci bambini quello che, da lì a breve, sarebbe venuto alla luce era sangue del suo sangue.
Lola avrebbe sempre fatto parte della loro vita.
Nulla sarebbe più stato lo stesso.

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora