Ninety two.

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Per tutta la notte non aveva fatto altro che piovere, una vera e proprio tempesta.
Fulmini e tuoni.
Illuminavano il cielo buio di Los Angeles e allietavano la notte degli abitanti con il loro suono.
Los Angeles era definita da tutti come la città degli angeli, delle stelle, e forse quello era il modo degli angeli per accogliere il nuovo arrivato.
Il nuovo amore che stava nascendo.
Il nuovo amore che stava bruciando.
Stava festeggiando una coppia che si era trovata.
Erano tante le coppie di quella città, che fossero coppie giovani o anziane.
Che fossero amori nati da pochi o che durassero da anni e anni.
Erano tante le coppie di quel posto, era tanta la gente che si era dichiarata amore ma erano ancor di più gli innamorati senza cuore.
Tanti erano i giovani, o forse anche meno giovani, che avevano incontrato qualcuno, una persona speciale per la loro vita, ed erano finiti per innamorarsene, per donare loro tutta la loro vita, ogni loro giorno e la loro essenza ma non era stano accettati, quel qualcuno aveva preso il loro cuore, tutto ciò che avevano da dargli, per poi romperlo davanti ai loro occhi e andare via ridendo, gli avevano preso tutto, prosciugati, togliendo loro ogni cosa che avevano fino a farli rimanere vuoti, vuoti con il loro amore.
Innamorati senza cuore.
Anche Federico una volta faceva parte di quella categoria, si era innamorato di Benjamin, gli aveva dato tutto senza mai chiedere niente in cambio, ed era rimasto bruciato più di una volta.
Benjamin lo aveva deluso e ferito innumerevoli volte ma, dopo tanto penare, i suoi sforzi erano stati ripagati.
Il ragazzo dei suoi sogni, il possessore del suo cuore, gli aveva confessato di amarlo, di amarlo da sempre, di averlo cercato per una vita e di avergli dedicato tutti i suoi pensieri da quando lo aveva ritrovato.
Federico non poteva desiderare di meglio.
Aveva tutto ciò che poteva desiderare, aveva Benjamin.

Il sole era sorto già da un po', tante erano le nuvole che riempivano il cielo, forse dovute alla forte pioggia di quella notte, ma non sembrava promettere una nuova tempesta, lasciava spazio al timido sole che si riusciva ad intravedere.
Federico non aveva chiuso occhio tutta la notte, nella sua mente continuavano a materializzarsi i ricordi di quella notte.
La sua prima vera notte d'amore con Benjamin.
Guardava il ragazzo al suo fianco e ricordava le parole che gli aveva detto, le lacrime che gli aveva regalato, l'aveva visto piangere per il loro amore.
Il biondo lo aveva curato, aveva parlato alle sue paure, aveva baciato le sue lacrime, lo aveva fatto suo ma non solo fisicamente, si era assicurato che diventassero una persona sola.
Una sola anima.
Per tutta la notte lo aveva guardato dormire, prima ancora lo aveva guardato mentre tra le lacrime si lasciava andare al sonno e alle sue braccia, gli aveva sussurrato quanto lo smesse e aveva visto un piccolo sorriso comparire sul suo volto, forse dovuto a qualche bel sogno dove, magari, c'era anche lui.
Lo aveva stretto, lo aveva stretto fino a sentire le sue ossa diventare parte integrante del suo corpo, aveva paura che potesse scappare via.
Ci aveva messo tanto per averlo, per realizzare il suo sogno, e non aveva alcuna intenzione di lasciarlo andare.
Un leggero mugolio, proveniente dall'altro lato del letto, attirò la sua attenzione e fece ricadere il suo sguardo sul moretto al suo fianco.
Benjamin stava stringendo le palpebre, forse nel tentativo di addormentarsi ancora, strinse il cuscino tra le braccia ma il biondo non riuscì a resistere alla tentazione di togliergli l'oggetto morbido e bianco e di mettersi tra le sue braccia, sentiva la mancanza di un suo abbraccio.
-"Buongiorno." Sussurrò Federico e gli baciò la fronte in parte coperta dai capelli, in quel momento, disordinati.
-"Buongiorno." Farfugliò il moro con voce impastata dal sonno.
Il ragazzo riuscì ad aprire gli occhi solo dopo non pochi tentativi e sobbalzò davanti a quello che vide.
-"Cosa ti prende?" Gli chiese il più piccolo e aggrottò la fronte.
-"I- io devo andare..." Sussurrò Benjamin e si scoprì il corpo nudo.
-"Shhh..." Lo zittì il biondo e lo ricoprì con la calda coperta rossa del suo letto. "Tu devi restare qui, al mio fianco." Aggiunse e lo attirò in un abbraccio.
-"Devo andare a casa..." Farfugliò il più grande.
-"La tua casa è dove sono io." Rispose Federico.
-"Abbiamo sbagliato."
-"Ti prego, smetti di dire questo." Lo supplicò il più piccolo. "Non è stato uno sbaglio.
Noi non siamo uno sbaglio." Continuò.
-"Noi non possiamo stare insieme." Replicò Benjamin, aveva quasi le lacrime agli occhi. "Non siamo giusti per stare insieme." Aggiunse.
-"Nessuno può dirci se siamo giusti o sbagliati." Rispose il biondo. "In amore non esiste un giusto o uno sbagliato.
È il cuore che sceglie per noi, noi siamo sottomessi al loro volere, e anche a quella che a te può sembrare la scelta più assurda, la più strana o la più folla, ha le sue motivazioni.
Se scegli di dedicare la tua vita, tutte le cose belle e brutte che hai, a qualcuno è perché quel qualcuno per te è importante.
Perché quel qualcuno ti ha dato qualcosa.
Potrà farti soffrire, questo può succedere, ma resterà per sempre un ricordo della tua vita.
Qualcuno che con le sue batoste ti ha aiutato a crescere.
Qualcuno che ti ha fatto sorridere.
Qualcuno a cui hai dato il tuo cuore.
E io ho scelto di dare a te il mio cuore, Benjamin, perché tu sei colui che sa farmi sorridere.
Non sei quello sbagliato, forse non sei nemmeno quello giusto ma sei quello che io voglio.
L'uomo che io voglio amare." Concluse.
Un piccolo singhiozzo si liberò dalla labbra rosse di Benjamin e si strofinò gli occhi per impedire a delle lacrime di scendere.
-"Dopo tutto ciò che ti ho fatto vuoi stare con me?" Gli chiese incredulo.
-"Io ti perdonerei tutto.
Anche se tu mi ammazzassi finirei per dirti quanto ti amo nel mio ultimo respiro.
Benjamin tu puoi distruggermi mille e una volta ma, ricorda, solo tu sai ridarmi la vita.
Io ti amo e non smetterò di farlo.
Io ti amo e non ti lascio andare." Rispose il biondo.
Il più grande, istintivamente, si gettò sulle sue labbra e lo baciò, gli fece capire quanto bisogno avesse di lui, quanto disperato fosse lui e il suo amore.
Gli fece capire quanto lo amava.
Gli fece capire che quello era solo l'inizio.
Il loro inizio.

-"Quindi vuoi che ci fidanziamo?" Gli chiese Benjamin e allacciò le braccia al suo collo.
-"Non lo siamo già?" Rispose Federico prima di baciarlo ancora e ancora.
Baciava il suo fidanzato.

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora