Ninety.

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Ci erano ricascati.
Erano ricascati nella trappola dell'amore.
Si erano guardati, si erano avvicinati e non erano riusciti a resistere.
Non riuscivano a resistersi.
Il loro amore li attirava come se fossero calamite, li spingeva l'uno verso l'altro.
I loro cuori lo sentivano, sentivano il richiamo di ciò che provavano.
Avevano lottato.
Avevano lottato tanto ma avevano perso.
Il loro amore era più forte, più forte del mondo, più forte di loro.
Con il tempo non sarebbe diventato meno forte, gli ostacoli non l'avrebbero distrutto.
Il loro amore c'era e ci sarebbe sempre stato.
Quando le loro labbra entrarono in contatto una sensazione familiare invase i corpi di Benjamin e Federico, un forte calore li invase e fece crescere in loro la voglia di stringersi, toccarsi, aversi.
I loro cuori battevano all'impazzata contro la gabbia toracica, minacciavano di uscire dal petto per potersi donare all'altro.
Nonostante non volessero ammetterlo, entrambi, aveva atteso con ansia quel momento, il momento in cui le loro labbra sarebbero rientrate in contatto, così come i loro cuori.
Il momento in cui le loro mani si sarebbero intrecciate ancora per difenderli dal mondo.
Il momento in cui tutto ciò che li circondava sarebbe svanito, facendo restare solo loro al mondo, loro e la loro voglia di stare insieme.
Il momento in cui si sarebbero amati ancora e ancora.

Le loro mani si sfioravano con delicatezza, stavano attente a non disturbare l'altro, non volevano essere invadenti, non volevano sembrare vogliose, volevano solo bearsi del loro tocco a contatto con la pelle dell'altro.
Federico era seduto sulle gambe di Benjamin mentre questo lo stringeva come non aveva mai fatto, gli aveva circondato i fianchi con le braccia e non accennava a diminuire la presa su di lui, era passato troppo tempo, per i suoi gusti, dall'ultima volta che aveva avuto la possibilità di stringerlo.
Il ricordo della loro ultima notte d'amore era ancora vivo dentro di lui, ogni secondo di quella notte bruciava sulla sua pelle e gli bruciava i pensieri, non riusciva a pensare ad altro che non riguardasse Federico.
Sempre e solo lui.
Desiderava poterlo toccare, ancora e ancora, baciarlo, ritrovarsi a bramare la sua pelle e a sentirsi vivo mentre lo guardava gemere sotto di lui ma non poteva, non poteva farlo.
Federico apparteneva a qualcun altro, un ragazzo che non era lui.
Sapeva che quello che stavano facendo era sbagliato, stava inducendo Federico a peccare, a peccare con lui ma non poteva farne a meno.
Aveva un bisogno impellente di Federico.
Aveva bisogno di averlo nella sua vita.
Un grido di rabbia interruppe il loro bacio, il loro momento, lo sguardo dei due giovani slittò su un punto davanti a loro e le espressioni che si impossessarono del volto dei due giovani furono diverse, molto diverse.
Uno sguardo di paura era ben visibile sul volto di Federico mentre uno soddisfatto su quello di Benjamin.
Aveva vinto.
-"Federico!" Urlò Noah rosso di rabbia e si avvicinò ai due.
-"N- Noah.." Balbettò Federico e fece per alzarsi dalle gambe del moro ma questo glielo impedì.
-"Quindi era lui il tuo appuntamento urgente?!" Continuò ad urlare il più alto e iniziò ad agitare le braccia in modo causale.
-"L- lasciami spiegare..." Sussurrò il biondo ma, in fondo, cosa c'era da spiegare?
Stava baciando Benjamin, lo stava tradendo.
-"Cosa vuoi spiegarmi?!" Chiese il ragazzo dai capelli neri, con gli occhi iniettati di sangue.
-"Sì, Federico, cosa vuoi spiegargli?" Si intromise Benjamin e gli strinse la coscia.
Quella sua intromissione gli fece guadagnare un'occhiataccia da parte del più piccolo.
-"Non è come sembra." Si giustificò il minore e quasi gli venne da ridere a pensare ciò che aveva detto.
Era caduto nel cliché delle vecchie sitcom americane, era diventato ciò che aveva sempre odiato.
-"Sei seduto sulle sue gambe, vi ho visto mentre vi baciavate e hai il coraggio di dirmi che non è come sembra?" Chiese il più alto, aveva smesso di urlare, non aveva senso farlo.
Federico si divincolò dalla presa del maggiore e si alzò per avvicinarsi al suo ragazzo, se poteva ancora definirlo tale.
-"Noah..." Sussurrò. "Mi dispiace." Si limitò a dire e abbassò il capo, non aveva le forze per mentire ancora.
-"Lo ami ancora?" Gli chiese Noah. "Anzi no, non rispondermi, so già cosa mi diresti e ho già sofferto abbastanza.
Tu non hai mai dimenticato Benjamin." Continuò.
-"Io tenevo, e tengo, davvero a te." Replicò il biondo.
-"Tieni di più a lui però." Disse il più alto.
-"Posso chiederti una cosa?" Chiese il minore e ottenne un cenno di consenso da parte dell'altro. "Come mai sei qui?
Come facevi a saperlo?" Gli chiese.
-"È stato Benjamin a mandarmi un messaggio e a dirmi di venire qui e quest'ora.
Dovevamo parlare di cose importanti, mi ha detto, ma ora so che era solo una tecnica." Rispose Noah. "Tutto questo però ora non ha più alcuna importanza.
Addio Federico, spero tu sia felice." Aggiunse, si strinse nel suo cappotto marrone e andò via.

È stato Benjamin.
È stato Benjamin.
Queste parole continuavano a ripetersi nella mente di Federico mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime, lo aveva ingannato.
Serrò i pugni e si girò verso di lui.
-"Come hai potuto farlo?!" Urlò
-"Fare cosa?" Chiese il moro e inclinò la testa da un lato.
-"Mi hai solo preso in giro!" Continuò ad urlare il più piccolo. "Sei solo uno stronzo!"
-"Ehi, ehi, calmati." Disse Benjamin e si alzò per prendergli la mano ma l'altro si scansò. "Cos'ho fatto?" Chiese.
-"E me lo chiedi anche?" Ringhiò il biondo. "Hai mandato un messaggio a Noah per dirgli di venire qui perché sapevi che ci saremmo baciati.
Tu sapevi tutto, hai fatto tutto per distruggere la mia felicità!" Continuò.
-"Tu non sei felice con lui!" Urlò il più grande.
-"Invece lo ero.
Lui mi ha dato ciò che tu non mi hai mai saputo dare!" Sputò Federico.
-"Solo perché lui è disposto ad avere una relazione?!" Chiese il moro.
-"Lui è disposto ad amarmi!" Rispose il più piccolo.
-"Tu non ami lui però!" Replicò Benjamin.
-"Questi non sono affari tuoi!" Disse il biondo.
-"Lo sono perché voglio vederti felice!"
-"Se davvero ti fosse importato della felicità non ti saresti comportato in questo modo!" Urlò Federico. "Non mi avresti solo ingannato!"
-"Io non ti ho mai ingannato, ti ho sempre detto come stanno le cose!" Rispose il moro.
-"Perché hai voluto distruggere la mia relazione con Noah?!"
-"Perché non puoi essere felice con lui!"
-"E non lo sarò neanche con te." Replicò Federico. "Non voglio mai più vederti Benjamin.
Non voglio che mi contatti mai più, non voglio che qualcuno mi parli di te, non voglio mai più neanche vederti per sbaglio.
Voglio che tu esca definitivamente dalla mia vita."

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora