Il destino aveva deciso di presentare non poche difficoltà ad una coppia di giovani innamorati, che ancora non riusciva ad ammettere apertamente i loro sentimenti, ma nonostante tutte le avversità, i due, riuscivano a superare tutto, mano nella mano avrebbero proseguito lungo il loro percorso ma non l'avrebbero fatto curiosi di scoprire la fine, l'avrebbero fatto vogliosi di godersi ogni instante insieme che avevano a disposizione, il finale l'avrebbero deciso loro, non qualcun altro.
Benjamin e Federico, nonostante ci provassero in continuazione, non riuscivano a restare separati per troppo tempo, una sensazione assaliva entrambi e li costringeva a ritrovarsi, in un modo o nell'altro, i loro cuori erano attratti come se fossero calamite, la voglia di aversi, di viversi, era più forte di qualsiasi altra cosa, più forte del destino stesso.Benjamin da piccolo gli aveva detto che non voleva scappare con lui, lo riteneva immaturo e non capace di trovare il suo posto nel mondo ma non c'era stato un solo giorno, in quei quindici anni, in cui non si era amaramente pentito della sua decisione, anche se di quel bambino conosceva solo il nome e i suoi occhi, tanto azzurri da ipnotizzarlo, il suo desiderio era quello di scappare con lui, di girare per il mondo e di crescere al suo fianco, di crescerlo lui stesso, sentiva che dietro quegli occhi si nascondeva qualcosa e quel qualcosa gli apparteneva, però c'era qualcosa per cui lo odiava, che non aveva mai dimenticato, non gli aveva mai perdonato il fatto di non averlo inseguito, mentre scendeva le scale della vecchia discoteca sperava che da un momento all'altro la voce del più piccolo avrebbe riecheggiato tra quelle mura, sperava che lo avrebbe fermato e gli avrebbe detto che voleva davvero scappare con lui, che non era un capriccio da bambino e che avrebbero trovato il loro posto insieme ma, purtroppo per lui, Federico non era sceso da quella terrazza, lo aveva lasciato andare via da lui per non fare ritorno.
Le labbra di Federico non riuscivano a lasciar andare quelle carnose del moro che lo aveva fatto sedere sulle sue gambe e continuava a stringerlo come se fosse la cosa più bella del mondo, le mani del minore erano allacciate dietro al collo di Benjamin e lo attiravano più vicino al suo corpo, i due si erano presi brevi pause solo per respirare ma erano, subito, tornati a baciarsi perché avevano bisogno l'uno dell'altro, erano la loro stessa aria.
-"Ti amo, ti amo, ti amo." Cantilenò Federico mentre continuava a dargli baci a stampo e lo stringeva.
Le mani del moro si spostarono sui fianchi del minore e lo allontanarono, leggermente, dal suo corpo.
-"Federico no." Disse.
-"Cosa no?" Chiese confuso il più piccolo e iniziò ad accarezzargli il busto coperto dalla maglia e dalla giacca di pelle nera.
-"Non puoi dire questo." Rispose Benjamin. "Tu non ami, tu non puoi farlo, ed è sbagliato.
Stare con me è sbagliato.
Io non voglio farti soffrire quindi non posso comportarmi così con te, non posso prenderti e lasciarti a mio piacimento, come se tu fossi una bambola, tu sei una persona con dei sentimenti e meriti qualcuno che possa trattarti come tale e ricambiare il tuo amore." Continuò.
-"Invece io ti amo, Benjamin, più di quanto tu creda e non posso lasciarti andare.
Io sono felice di stare con te e se ti comporti in questo modo con me è perché io ti permetto di farlo, tu non mi usi in nessun modo.
Benjamin non prenderti colpe che non hai." Rispose il biondo e gli sfiorò la guancia.
-"Federico..." Sussurrò il più grande.
-"Niente Federico, io ti amo e non voglio perderti e sono sicuro di questo." Rispose Federico e fece unire le loro labbra.-"Cos'hai fatto in questi due giorni?" Chiese il maggiore mentre continuava ad accarezzare la schiena e il fianco del biondo che aveva la testa poggiata sul suo petto.
-"È troppo scontato se ti dico che ho pensato sempre a te?" Chiese Federico e abbozzò un sorriso.
Il moro sorrise e gli diede un bacio sulla fronte.
-"Sei un angelo." Disse.
-"Il tuo." Rispose Federico. "Tu invece cos'hai fatto?" Chiese pur conoscendo la risposta.
Il moro sospirò e alzò lo sguardo al cielo.
-"So che sai già di Kendall." Disse.
-"Chi è Kendall?" Chiese il più piccolo e alzò lo sguardo per guardarlo. "La rossa della discoteca?" Chiese ancora.
-"Si." Annuì Benjamin. "È lei." Aggiunse.
-"Oh, quindi ti sei preoccupato anche di scoprire il suo nome." Sbuffò il biondo e incrociò le braccia al petto.
-"Federico non ho intenzione di discutere con te su questo discorso." Replicò il più grande.
-"Perché per te non conta nulla?" Chiese speranzoso Federico con gli occhi che luccicavano. "È così?" Chiese ancora.
-"Non mettermi in bocca parole che non voglio dire." Rispose il moro.
-"E allora perché non vuoi parlarne?" Domandò ancora una volta il più piccolo.
-"Perché tu pensi che io me ne penta, o qualcosa del genere, ma non è così.
Io so quello che ho fatto e lo rifarei ancora se potessi tornare indietro nel tempo." Disse Benjamin.
-"O- oh..." Si limitò a sussurrare il più piccolo e abbassò la testa, sentiva di poter scoppiare a piangere da un momento all'altro ma non l'avrebbe fatto, non voleva dare al maggiore dei motivi per spingerlo ad allontanarsi da lui.
-"Federico io non credo di aver sbagliato e non credo di dovere delle scuse a qualcuno per ciò che ho fatto, non ho costretto quella ragazza a venire a letto con me, ma posso giurarti che è finita lì.
Non ho alcun interesse nel continuare a frequentare quella ragazza, così come lei non ne ha di sentire ancora me, non sono neanche rimasto a dormire lì, dopo aver finito, il tutto, me ne sono andato senza chiederle il suo numero o altro.
È questo quello che dovresti capire." Disse Benjamin con lo sguardo fisso sul corpo del minore che se ne stava col capo chino.
-"Dici sul serio?" Borbottò sottovoce il biondo.
-"Assolutamente biondino." Rispose il più grande. "E comunque è ovvio che per me non è stato nulla, neanche la conosco quella lì, è stata solo una notte di sesso." Aggiunse e aumentò la presa sul corpo del ragazzo.
Federico alzò la testa e fece incontrare i loro occhi.
-"E invece quella con me cosa è stata?" Chiese. "Io per te cosa sono?" Aggiunse.
-"Tu sei il mio amico speciale." Rispose il moro. "Ricordi?" Chiese sorridente.-------------------------------------------------
Ehi🌸
Grazie infinite per le ventisette mila visualizzazioni, ormai ho finito le parole per ringraziarvi e per dirvi quanto siete speciali per me💕
Federico si è, finalmente, ricordato del loro incontro da piccoli, le cose cambieranno?
Se volete entrare nel gruppo WhatsApp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

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Midnight Kiss || Fenji.
FanficMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"