Midnight Kiss || Fenji.

One hundred and twenty seven.

Quante volte due persone possono ritrovarsi?
Una?
Due?
Tre?
O forse quattro?
O forse infinite volte?
Forse non c'è un limito, c'è solo un 'finché ci siamo noi', finché c'è amore.
Se c'è amore cos'era un numero? Una probabilità?
Nulla.
Una bugia.
Un trabocchetto.
Un inganno.
Amore e numeri non hanno nulla a che fare, non servono per stabilire se si può o no, se quella persona è del numero giusto per noi, l'età non è altro, i numeri non servono per contare i problemi superati insieme, di problemi ce ne sono ogni giorno e nemmeno ce ne rendiamo conto, i numeri non servono nemmeno per contare quanti anni d'amore ci uniscono ad un'altra persona, l'amore non ha un inizio e nemmeno una fine, non comincia quando si decide di stare insieme e nemmeno quando una relazione finisce, l'amore è un processo lento, non ha giorni, settimane, mesi e neppure anni standard, non coinvolge tutti nello stesso modo, ci si può innamorare tutto in una volta o forse non accadrà mai, l'amore non é misurato con i numeri.
Numeri e amore.
Ragione e sentimento.
Realtà e fantasia.
Due realtà opposte, forse un giorno troveranno il loro punto in comune, forse no.
Forse non c'è risposta, alla domanda, quante volte due persone possono ritrovarsi?
No.
Forse non c'è.
E questo Benjamin e Federico l'avevano capito, l'avevano capito bene a loro spese.
Benjamin e Federico si erano ritrovati tante, troppe, volte ma i due sapevano di non ritrovarsi solo dopo un litigio, sapevano di ritrovarsi giorno dopo giorno.
I due ragazzi sapevano di ritrovarsi quotidianamente, in ogni sguardo, in ogni sorriso, in ogni gesto, si ritrovavano con poco ma sapevano tenersi, si lasciavano andare solo per, poi, tornarsi a stringere più forte.
Benjamin e Federico lo sapevano, lo sapevano bene.
Finché c'è amore, c'è speranza.
Finché avevano forze si sarebbero stretti il più possibile l'uno all'altro.
Finché il loro cuore avrebbe retto, ogni battito sarebbe stato dedicato all'altro, l'unica persona in grado di suscitare qualcosa nel proprio cuore.
L'unico per cui valevano bene.
Benjamin e Federico lo sapevano, lo sapevano bene.
Due persona possono trovarsi infinite volte.
Due cuori innamorati non si smarriscono.
Non si smarriscono mai.
Troveranno sempre un incrocio tutto loro.
Si ritroveranno sempre.

Erano passati vari giorni da quando Federico era riuscito a farsi perdonare dal maggiore, in quei giorni i due non avevano avuto alcun tipo di litigio, le loro giornate trascorrevano tranquillamente, Federico era impegnato con il suo lavoro e Benjamin si stava preparando per iniziare il suo.
I due si ritagliavano continuamente dei momenti tutti loro, che fosse di primo mattino, all'ora di pranzo o a qualsiasi momento della giornata, avevano capito che separati non riuscivano ad affrontare serenamente le ore successive, pensavano solo al momento in cui si sarebbero rincontrati e finivano per dedicare ben poche attenzioni a ciò che stavano facendo, avevano un bisogno assurdo di loro, bisogno di sapersi sempre al proprio fianco.
Bisogno.

Quella giornata non era stata diversa da tante altre, Federico si era preparato per andare a lavoro ma, prima di tutto, aveva insistito per accompagnare il suo fidanzato a lavoro, per il suo primo giorno.
Benjamin era agitato, e non si era preoccupato di nasconderlo, ma sapere che Federico era lì pronto a stringergli la mano lo rassicurava.
Per tutto il giorno il biondo aveva inviato al maggiore messaggi per chiedergli come andassero le foto e fu felice di sapere che andava tutto benissimo e che il suo fidanzato era felice.
Di comune accordo i due ragazzi scelsero di recarsi in discoteca quella sera, la loro relazione non era affatto un buon motivo per perdere tutte le loro amicizie e, per giunta, Federico aveva da dire due parole ad una persona.

-"Questo posto è più affollato di quanto mi ricordassi!" Esclamò Federico una volta entrati nella colorata sala, dove era forte l'odore di alcol e fumo misto a quello del sudore.
-"Non allontanarti da me!" Gli ordinò il moro, gli cinse i fianchi con un braccio per attirarlo a lui e lo condusse lungo la pista affollata.
Il minore sorrise a quel gesto, in qualche modo lo fece sentire protetto.