Fifteen.

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Federico era felice di poter condividere i suoi momenti più belli, quelli più felici, con Benjamin, riteneva che il ragazzo stesse pian piano diventando una persona davvero molto importante per lui e condividere quei pochi momenti di felicità che la vita gli donava con lui era una vera e propria gioia, rendeva il momento ancora più bello, se possibile, Benjamin rendeva tutto più bello.
Nonostante fossero passate, ormai, varie settimane dalla conoscenza dei due giovani ma il più piccolo continuava a credere che il moro avesse un che di misterioso, o meglio che gli stesse nascondendo qualcosa.
Ogni volta che gli occhi di Federico incontravano quelli di Benjamin qualcosa in lui si accendeva e decine e decine di ricordi della sua infanzia gli attraversavano la mente ma non riusciva a capire il perché, cosa aveva a che fare il moro con la sua infanzia? Si erano già visti in passato?
Più volte il biondo si era detto di lasciar perdere delle stupide sensazione e, nel caso si fossero davvero visti in passato, che l'altro gli dicesse di quel loro incontro o che fosse lui stesso a ricordare, non voleva rovinare la bella amicizia che si stava creando per una sua sensazione.

Il più grande era riuscito a convincere l'altro a festeggiare il bel voto che aveva preso al suo esame, era davvero felice di vedere così allegro Federico e voleva prolungare ancora per un po' la sua felicità e, per questo motivo, aveva deciso di portarlo nel bar in cui erano andati la prima volta con Brandon.
-"Dove andiamo?" Chiese sorridente il più piccolo che continuava a saltellare tra le strade ignorando le occhiatacce che i passanti gli riservavano.
-"Tra poco lo scoprirai, sei davvero impaziente." Rise Benjamin e prese dalle spalle del minore il suo solito zaino della vans nero.
-"Non sono io ad essere impaziente." Controbatté il biondo. "Sei tu che non mi dici nulla." Aggiunse, incrociò le braccia al petto e mise il broncio.
-"Te l'ho ripeto, sei adorabile quando ti arrabbi." Rispose sorridente il più grande e gli diede un colpetto sulla punta del naso. "O meglio, quando fingi di arrabbiarti." Si corresse.
Le guance di Federico si tinsero di una leggera sfumatura di rosso e abbassò il viso affinché l'altro non se ne rendesse conto.
Il maggiore lo guardò divertito e si avvicinò al suo orecchio.
-"E sei adorabile anche mentre arrossisci." Aggiunse sorridente.
A sentire quelle parole il minore sobbalzò e prese a mordersi nervosamente il labbro inferiore.
-"G- grazie..." Balbettò imbarazzato e iniziò a dondolarsi sui talloni.
-"Allora andiamo o vuoi restare qui ad arrossire?"  Chiese divertito Benjamin e si sistemò meglio sulla spalla lo zaino.
-"Andiamo." Annuì il più piccolo e riprese a saltellare allegro per le strade.

Benjamin e Federico non impiegarono molto tempo per raggiungere la meta che il primo si era prefissato e una volta giunti a quel luogo fu felice di notare che non era pieno come la scorsa volta, anzi, era quasi deserto.
-"Mi hai davvero portato qui?!" Chiese Federico con occhi sgranati e raggiante, per qualche assurdo motivo quel bar lo aveva colpito davvero tanto.
-"Certo." Annuì il moro. "Dove avrei potuto portarti altrimenti?" Chiese retorico con un mezzo sorriso stampato sul volto.
-"Entriamo subito!" Quasi urlò il più piccolo e si catapultò all'interno del locale.

I pochi presenti nel bar guardarono stupiti il completamento di Federico ma subito dopo si ritrovarono a sorridere per la spontaneità del giovane.
-"Ti va bene sederci qui?" Chiese il moro indicando un tavolo posto accanto alla grande vetrata.
-"Certo." Annuì il più piccolo e raggiunse il tavolo.
Benjamin spostò la sedia per sedersi e poggiò su quella accanto a lui lo zaino dell'altro, rimase deluso quando vide il minore sedersi di fronte a lui e non accanto ma subito dopo si disse che era anche meglio, in quel modo poteva vedere i suoi bellissimi occhi, e il suo bellissimo sorriso, senza doversi girare ogni volta.
-"Cosa vuoi ordinare?" Chiese Benjamin e prese il menù presente sul tavolo.
-"Mh..." Mugolò il biondo e si portò due dita sul mento. "Credo che prenderò un caffellatte e un muffin." Disse dopo poco.
-"Perfetto." Esclamò il più grande e richiuse il menù.
-"Tu cosa prendi?" Chiese Federico e prese un tovagliolo per giocherellarci.
-"Un caffè e una fetta di torta." Rispose il moro e si alzò. "Vado ad ordinare, torno subito." Aggiunse.

Dopo non molto il ragazzo ritornò al tavolo con un vassoio pieno dei loro ordini, Federico sorrise a quella vista ma non sapeva se a renderlo felice fosse il cibo o Benjamin.
-"Ecco qui." Esclamò sorridente il maggiore e poggiò sul tavolo il vassoio.
-"Finalmente, stavo morendo di fame." Rispose altrettanto sorridente Federico e si sfregò le mani.
-"Ti ho salvato piccoletto." Rise il moro. "Sono il tuo eroe." Aggiunse e si sedette al suo posto.
-"Sei il mio eroe?" Ripeté Federico divertito. "E, sentiamo, quali sono i tuoi superpoteri?" Chiese.
-"Io so farti sorridere." Rispose Benjamin.
A quelle parole il biondo non poté fare altro che sorridere, era vero, Benjamin lo faceva sorridere come mai nessuno prima c'era riuscito.

-"Benjamin, posso farti una domanda?" Chiese Federico mentre addentava il suo muffin al cioccolato quasi finito.
-"Certo, dimmi." Annuì il moro e prese la sua tazza di caffè.
-"Ci siamo già visti in passato?" Chiese il più piccolo dando voce alle sue sensazioni.
A sentire quella domanda Benjamin quasi si strozzò con il suo stesso caffè e dovette tossire più volte prima di riprendersi.
-"P- perché questa d- domanda?" Chiese balbettando e si ripulì le labbra.
-"Perché ho la sensazione di averti già visto in passato." Rispose il biondo.
-"In effetti sì." Rispose il più grande e deglutì.
-"Quando?" Chiese curioso Federico e inclinò la testa da un lato.
-"Il giorno stesso in cui ci siamo visti in discoteca ti ho visto per strada, non so se ricordi, per questo motivo quella sera ti ho detto ci rivediamo." Mentì il moro e cercò di non far incrociare i loro occhi.
Il più piccolo sembrò pensarci su qualche istante per poi sorridere.
-"Ora ricordo!" Esclamò. "Ecco dove ti avevo già visto." Aggiunse e sembrò essere felice della sua scoperta.
Benjamin sembrò quasi deluso da quelle sue parole, non ricordava il loro primo, vero, incontro e quello lo faceva stare male ma decise di fingere un sorriso e cambiare argomento.
-"Ti piace il tuo muffin?" Chiese.
-"Si." Rispose il biondo e gli prese la mano. "Ma sei più buono tu." Aggiunse sorridendo e gli diede un bacio sulla mano.

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Ehi💕
Solo ieri vi ho ringraziato per le cinquemila visualizzazioni e oggi vi ringrazio per le sei e anche oggi vi ripeto quanto siete fantastiche, vi adoro💕
Come vi avevo detto ieri presto le cose cambieranno, non saranno ancora per molto così tranquille, quindi preparatevi🙊
Se qualcuno di voi vuole entrare nel gruppo whatsapp non deve fare altro che mandarmi un messaggio con nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Midnight Kiss || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora