Era successo.
Era successo ancora.
Ancora una volta Federico si era spogliato per qualcuno che non lo amava.
Si era spogliato per qualcuno che era destinato ad essere di passaggio nella sua vita.
Mentre i suoi indumenti scivolavano giù e andavo a riempire il pavimento, degli occhi lo scrutavano in ogni suo minimo particolare, scavavano oltre la sua pelle e andavano alla ricerca della sua vera essenza.
Gli occhi dal colore incerto di Benjamin lo osservavano, cercavano una spiegazione per ogni suo movimento, cercavano di creare un contatto con gli occhi brillanti, ma in quel momento spenti, del più piccolo.
Ogni gesto di Federico era dedicato a Benjamin, gli dedicava ogni cosa che faceva, lo rendeva il re, il padrone, della sua vita.
Dopo essere rimasto nudo davanti agli occhi lussuriosi di Benjamin, lasciava che questo si approfittasse di lui, del suo corpo.
Il moro baciava la sua pelle abbronzata, lo marchiava nel profondo, prima di entrare nel corpo tonico del ragazzo, violava la sua carne e si insinuava dentro di lui, spingeva nel suo corpo e gli sussurrava parole che lo mandavano fuori di testa.
Gli diceva che era unico, la sua cosa, gli ripeteva che ci sarebbe stato per sempre, che lo avrebbe difeso dal mondo intero, che avrebbe sacrificato la sua stessa vita se fosse stato necessario.
Quello che Benjamin non sapeva, però, era che Federico non voleva che sacrificasse la sua vita, lui voleva viverlo, viverlo nella sua quotidianità, condividere le piccole cose e litigare per queste per poi fare l'amore.
Sì, lui voleva fare l'amore con Benjamin.
Voleva sentirlo suo, proprio come lui si sentiva del ragazzo, non voleva che Benjamin compiesse quei gesti solo per puro desiderio carnale, voleva che quelle notti insieme fossero dovute all'amore che li univa ma sapeva che non sarebbe successo.
Benjamin non era cosa sua.L'aveva baciato, l'aveva toccato, l'aveva stretto, l'aveva fatto sentire la cosa più importante al mondo ma anche la più sbagliata.
Che cosa c'era di puro in ciò che facevano?
Uno si beava di quel finto amore che gli regalava e l'altro si godeva quei pochi momenti di piacere che condividevano.
Due rette parallele che non si sarebbero mai incontrare.
Due satelliti che viaggiavano in direzioni diverse.
Due rotte opposte.
La luce e il buio.
Benjamin e Federico.Erano tanti i segni che ricoprivano la pelle del minore, partivano dalla mascella e finivano all'addome, segni di una notte che sarebbe stata aggiunte alle tante altre, una conquista in più per uno, una nuova speranza per un'altra.
Una speranza destinata a distruggersi, a rompersi in mille pezzi e a finire sul pavimento delle delusioni con tutte le altre.
Il tenue canto degli uccellini allietava quella nuvolosa mattinata, grossi nuvoloni occupavano il cielo grigio di Los Angeles, un moderato vento soffiava sulle case colorate.
Nella città delle star, le vere stelle erano due ragazzi che si consumavano l'uno per l'altro, si disperavano per stare insieme pur sapendo che era la scelta peggiore.
Quegli stessi due ragazzi avevano dormito per tutta la notte abbracciati, le possenti braccia del moro stringevano la vita del minore e lo attiravano al suo petto, dove la testa del secondo era poggiata, si completavano come se fossero un puzzle.
Fu Federico il primo a svegliarsi, il peso della sua coscienza non gli dava riposo, decise di restare immobile in quella posizione a guardare come l'altro dormisse, osservava la sua mascella e sognava di baciarla e baciarla ancora, il suo petto muscoloso e lo accarezzava continuamente.
Era il suo sogno proibito.
Si accorse che Benjamin si era svegliato solo quando questo aumentò la presa sulla sua vita.
-"Sono bello da guardare?" Rise Benjamin, con voce roca, e si passò una mano tra i capelli folti.
Il biondo strinse in un pugno la rossa coperta e si maledì per amarlo così tanto.
-"Lo spettacolo migliore che i miei occhi possano vedere." Rispose decidendo di essere sincero, che senso aveva mentire alla persona che lo conosceva meglio di lui stesso?
-"Sembri stanco." Disse il più grande.
-"Lo sono." Rispose Federico.
-"Hai dormito male?"
-"No."
-"Allora perché sei stanco? Per il viaggio?"
-"Sono stanco di questa situazione." Disse Federico. "Stanco di essere rinnegato da te mentre io vivo per te."
Il moro si passò una mano sul volto e sospirò pesantemente.
-"Andiamo a fare colazione."

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Midnight Kiss || Fenji.
FanfictionMidnight Kiss || Fenji. "A mezzanotte tutto può succedere. Mezzanotte segna l'inizio di una nuova cosa ma anche la fine di quella vecchia, per loro due cosa segnerà?"