"We're just having fun
We don't care who sees
So what? We go out
That's how it's supposed to be
Living young and wild and freeCi stiamo solo divertendo
Non ci interessa chi ci vede
E allora? Usciamo
È così che dovrebbe essere
Vivendo giovani, selvaggi e liberi„Snoop Dogg, Wiz Khalifa
01/07/2018
Velia
Marc seguì il mio gesto con lo sguardo, quasi imbambolato.
«Scusa, io non...» feci un passo indietro, scuotendo la testa. Cosa mi era saltato in mente? Davanti a tutti, poi, tra le telecamere ed i giornalisti, che volevano capire come mai il Catalano non fosse ancora sotto al podio...
Marc posò le sue mani callose sulle mie guance, fissandomi negli occhi. E fece unire le nostre labbra e poi le nostre lingue. Affondai le dita nella pelle bianca e arancione della sua tuta, ricambiando quel bacio inaspettato, forse anche inopportuno, ma tutto tranne che spiacevole.
«Marc!» Alex lo staccò da me, ammonendolo con uno sguardo severo. «El podio.»
«Eres un aguafiestas. (Sei un guastafeste.)» lo rimproverò il fratello maggiore, senza staccare gli occhi, che ancora brillavano, dai miei.«¿Yo? Te pagan por ir en el podio. (Io? Ti pagano per andare sul podio.)»
«¿Vienes conmigo? (Vieni con me?)» mi prese per mano.
«Hai la moto.» scossi appena la testa.
«Ci stiamo, in due.» indossò casco e guanti, poi mi indicò il serbatoio.Salii sul cavallo metallico di Marc e mi sentii come una dama Trecentesca, di quelle con gli abiti lunghi, i fiori tra i capelli e... no, non è vero niente, chiesi a Marc di fare in fretta perché il serbatoio non era così lontano dallo scottare ed io indossavo dei pantaloncini troppo leggeri per esserne isolata termicamente.
«Sono tutta rossa!» mi guardai il retro delle gambe, appena scesa dalla moto di Marc.
«Oh, dai, io che provavo ad essere gentile...» mi colpì di striscio con un guanto.Mio fratello, secondo, e Maverick Viñales, terzo, si scambiarono uno sguardo eloquente e poi un sonoro cinque, mentre Marc si prendeva i complimenti più che meritati del suo team.
«Siete inquietanti.» li indicai entrambi con il guanto di Márquez.
«Nah, ti vogliamo bene.» rise Maverick, abbracciandomi.«Hai fatto una gara stupenda. È bello vederti di nuovo qui.» ricambiai l'abbraccio.
«È bellissimo, mi dispiace perché eravamo tutti lì ed avrei potuto fare secondo ma va bene così, abbiamo trovato un buon setup ed avevo feeling con la moto.» mi sorrise.«Ed io non ho fatto una gara stupenda?» mi chiese Vale, comparendo alle mie spalle dopo l'intervista internazionale.
«No, tu no, Mav sì.» risi con il Catalano della sua espressione. «Ma ti vogliamo bene lo stesso.»«Un po' di più a tua sorella ma anche a te.» Maverick mi posò un braccio sulle spalle.
«¿Qué es, Viñales, te dejo un segundo con ella y metes la pata? (Cos'è, Viñales, ti lascio un secondo con lei e già fai dei casini?)» Marc strinse la mano al suo connazionale, ridendo.
«Es toda tuya. (È tutta tua.)» anche Maverick rise, poi si scostò da me per complimentarsi con Marc.**********
«Ho conosciuto una ragazza, quando siamo tornati dall'Australia.» Marc affogò uno sguardo perso nel drink dal colore improbabile che stava bevendo. «Si chiama Lucia.»
«E qual è il problema? Tifa Vale Rossi?» cercai di sdrammatizzare il tono incredibilmente serio con cui, dal nulla, aveva dato vita al discorso.
«No, no, figurati, è Spagnola.» scosse la testa, quasi a volersi convincere che gli Spagnoli non potessero tifare il nove volte Campione del Mondo. «È fidanzata.»«E ti piace?»
«Siamo usciti qualche bolta...» scrollò le spalle. Sì, gli piaceva: Marc non usciva qualche volta con qualcuno per il puro gusto di farlo.
«Perché mi hai baciata, allora?» domandai, curiosa.«Perché guarda le gare. Per dimenticare. Per lo stesso motibo per cui tu non ti sei tirata indietro. Perché abbiamo gli stessi interessi. Perché so che non vuoi una relazione. Debo andare abanti?»
Nascosi una mezza risata nel mio mojito: «Ok, facciamolo.»
«Pensabo che baciarti dabanti a tutta quella gente fosse la cazzata più grande del giorno, inbece...»«Non c'è limite al peggio. Balliamo?» lo presi per mano, conducendolo tra la gente che si dimenava "a tempo" di musica.
«Non sappiamo ballare.» mi seguì lo stesso.
«Pensi che loro sappiano farlo?»Lui scosse la testa ed un sorrisino sfacciato gli comparse sul viso. Posò le mani sulla mia vita, quindi mi attirò a sé, seguendo la massa che si spostava da destra a sinistra su una melensa canzone romantica che - per qualche buona ragione - non avevo mai sentito.
«Stavo pensando ad una cosa...» si bloccò di colpo, tanto che un paio di coppiette ci vennero addosso e guadagnammo qualche insulto in una lingua a noi sconosciuta. «Sorry!» esclamò Marc in loro direzione, trascinandomi per un braccio fino al bancone.
«Del tipo?» mi scusai con lo sguardo con l'ennesima ragazza a cui avevo pestato un piede, indicando il Catalano come origine del problema.
«Facciamolo con stile.» prese il cellulare, quindi aprì Instagram, per pubblicare una sua foto mentre baciava la coppa.«¿El mejor beso de todos? (Il miglior bacio tra tutti?)» lessi la didascalia, ridendo. «Scrivilo in Italiano, almeno. Dovrei essere "gelosa" di una coppa?» mimai le virgolette con le dita.
«Non cambio ragazza con la stessa frequenza con cui binco le gare.» scosse la testa lui, pubblicando la foto.«Questo mi tranquillizza.» sorrisi.
«Ah sì?» mi baciò lentamente. «E poi non bacio le coppe più di una bolta.» si leccò le labbra.
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Da Milano col pallone
FanfictionQuando, alla fine del 2017, Paulo Dybala aveva lasciato la sua storica ragazza, Antonella Cavalieri, non si aspettava che Federico Bernardeschi lo coinvolgesse in un vero e proprio inseguimento, organizzato al solo scopo di trovare una nuova fidanz...