Ero ansiosa di quello che sarebbe successo stasera. Io non sopportavo l'idea che Simone si sarebbe comportato male. Avevo una reputazione davanti a quelle persone importanti. Non volevo assolutamente che andasse qualcosa storto. Finisco di sistemare i capelli. Gli mando un messaggio che ero pronta. In una buona mezz'ora era sotto casa. Chiudo a chiave il portincino. Ero fissata con queste cose.
Scendo le scale. Lo raggiungo sotto il portone del mio condominio. È lo trovo appoggiato alla macchina con una camicia bianca e dei jeans che sono molto eleganti. È un figurino. Non me lo aspettavo.
“ volevi farmi sfigurare?” mi chiede indicandomi come ero vestita. Avevo messo un vestitino rosso un po' scollato sopra. Arrivava al ginocchio.
“anche tu non stai male” per la prima volta gli stavo facendo un complimento. Sorride. Mi apre la portiera. Entro. Stavo agitata ancora di più. Speravo andasse tutto bene. Non avrei potuto sopportare cose strane.Simone parcheggia la macchina vicino al locale dell'evento. Mi dice di aspettare che mi avrebbe fatto scendere lui. Così fa. Mi porge il braccio, lo guardo interrogativa, non stavano insieme non dovevamo nemmeno fingere di essere una coppia.
“ ti sto accompagnando a questa cosa. Vorrei che ti appoggiassi a me!”
“ se ci stai provando non attacca!” esclamo.
“ non ci sto provando. Voglio essere semplicemente gentile ”
“ d'accordo!’ gli prendo il braccio chiude lo sportello ed entriamo dentro. Tantissima gente mi saluta, presento Simone come il nuovo ragazzo della profumeria,lui carino stringe la mano a tutti. Lucia una volta che mi vede mi travolge.
“ sei venuta alla fine!”
“Simone sì è offerto per accompagnarmi” affermò
“ in realtà...” lo fulmino. Sapevo bene che all'inizio avrei voluto invitarlo io ma agli occhi di Lucia sarei apparsa una sottona. E non lo ero. Io non ero innamorata e Simone non mi piaceva neanche. “ si mi sono proposto. Ho sentito la vostra telefonata”
“ sono contenta che siate qui. Accomodatevi pure. Tra poco iniziamo” ci saluta e va via.
“ guarda che non ti avrebbero mangiato il gatto se avresti detto che volevi chiedermelo”
“ non ho un gatto! E poi perché devi sempre precisare?”
“ perché si. È la verità poi!”
“ Lucia pensa che tu mi piaci. Se tu le avresti confermato che ero stata io si sarebbe fatta dei film mentali”
“ è così?” mi chiede ridacchiando. Prendiamo posto. Non gli rispondo. “Emma è così? Io ti piaccio?”
“ ma cosa vai blaterando... Simone non mi piaci. Ti conosco da due giorni.. sono la tua direttrice. ”
“ ho ragione io ..” gli metto una mano sulla bocca, non avrebbe detto mai quelle parole, eravamo in luogo pubblico. Me la bacia delicatamente. Sbarrò gli occhi. La levo subito.
“ smettila!” gli dico subito. Non doveva provarci in nessuna maniera. Avevo chiuso con gli uomini. Soprattutto con quelli come lui.“ è stata una serata molto carina” afferma mentre usciamo dal locale in cui ci troviamo. La sua mano stava sul mio fianco mentre mi accompagnava alla macchina.
“hai ragione! Il profumo è strabiliante! Dovrò farmene portare un po' in negozio”
“ sono d'accordo! È dolce e gradevole. Secondo me ti starebbe anche bene addosso. ”
“ dici?”
“ si. ”
“non cambio profumo da un sacco di tempo. Forse porto questo da quando sono arrivata qui a Roma. ”
“ forse è arrivato il momento”
“ non sono molto convinta. Grazie comunque della serata. Ti sei comportato bene. Pensavo avresti combinato danni” gli dico una volta in macchina sinceramente. Mi sorride. Era il secondo sorriso della serata.
“ era un evento importante che poteva farmi capire qualcosa in questo campo. Non avrei mai potuto pensare di rovinare tutto. ”
“ quindi da domani rincomincerai a provarci con ogni ragazza che respira?” gli chiedo esasperata quasi. Lui ridacchia.
“ può essere!”
“ voi ragazzi non capite che giocate solamente con questo atteggiamento”
“ anche voi ci state però... ”
“ io non ci sto proprio a nulla. Non mi piace un ragazzo che oggi gli piaccio io domani no.. ”
“ quindi sei dell'idea che un ragazzo deve essere tuo è basta”
“esattamente”
“ sono d'accordo su questa idea. Ma anche voi siete brave a nascondere certe cose. Non siamo solo noi”
“ quello sicuramente. ” stavamo parlando tranquillamente senza ammazzarci. Una volta sotto casa si ferma con la macchina. La spegne.
“ a volte non vi rendete conto di ciò che vogliamo. ”
“ perché anche voi non lo fate capire” continua a ribattere. Lo guardo. Le sue pozze nere sono piene di vita.
“ io vado. Ci vediamo domani a lavoro”
“ a domani” scendo dalla macchina da sola. Simone mi saluta con la mano e aspetta che io varchi il portone per andare via.
Sento il cuore un po' vuoto adesso. Sono di nuovo sola. Quella compagnia in macchina aveva alleggerito un po' tutto. La solitudine iniziava a pesarmi realmente.

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𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️
Фанфик𝑬𝒎𝒎𝒂 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒖𝒎𝒊 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒖𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒖𝒎𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒆 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒂 𝑨𝒏𝒏𝒂. 𝑰𝒍 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒆̀...