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Siamo seduti sul letto intrecciati. Stiamo aspettando che i miei genitori ci rispondino. Sento Simone molto rigido così prendo un po' di tempo prima di provare a chiamare di nuovo.
“amore mi dici che c'è?”
“ sono agitato. ”
“ i miei genitori sono alla mano. Devi stare tranquillo invece”
“ no. È che... Non sono abituato. Con monica non è avvenuto questo. Il fatto che lavorassi lì e che il padre ci avesse scoperto non aveva fatto avvenire le presentazioni ufficiali. ”
“ ho Capito - gli lascio un bacio sulla guancia - cercherò di rendere tutto molto più tranquillo ok? ”
“ non sei tu a rendere la situazione così. Sono io che non riesco a stare rilassato. Potrei non piacere a loro. È tu resteresti male. Non voglio che litighi con loro per me”
“Simo ascolta, nessuno litigherà. Io ho già parlato con la mamma di te. Lei mi ha detto che dovevo ascoltarti e parlarti. Perché quando non sapevo nulla con te ero felice. Le ho chiesto persino se già si fidava di te, lei mi ha semplicemente risposto che era presto ma si fidava di me e io di scelte giuste ne ho fatte. ” i suoi occhi mi guardano come due pozze impaurite ancora.
“ quindi dici che potrei piacergli?” annuisco. Le lascio un bacio sulle labbra delicato.
“ Ti amo” mi dice in un sussurro. Mi volto appoggiando la schiena al suo petto e avvio la chiamata.
“ anche io ti amo. ” gli rispondo mentre squilla la videochiamata nel PC. Mi prende la mano e la intreccia con la mia. Se aveva bisogno di sostegno io c'ero. So che non era facile quello che aveva vissuto, è avendo trent'anni a volte sembrava un bambino indifeso.
“ Emma ”
“ciao papi ” saluto mio padre in italiano perché lo capisce. Mi sorride.
“ come state giù?”
“ noi bene amore. Tua sorella lo sai è sempre alle prese con il bambino. Quello continua a non voler aiutarla. ”
“ ma possibile che non riesca a parlargli in faccia sul serio. Non può fare finta che quel bambino non esista papà”
“ ma lo fa! ” scuoto la testa. “ lo sai poi è innamorata... Non riesce a scindere le cose ed essere severa. ”
“ innamorata? Papà dopo averla scaricata in ospedale con il pancione con le contrazioni forti davanti alla porta è se ne andato senza farsi più sentire. Stai scherzando spero?” muove la testa in segno di no. Pazzesco come l'amore potesse anche distruggerti i neuroni è non vedere nulla. Quando dovresti solamente mandare a fanculo.
“ non so più come muovermi. Tuo nipote poi è un caos. Movimentato in una maniera assurda.”
“ quanto vorrei vedervi e stare con voi. Vi darei una mano ” dico un po' sconsolata. In tutto questo Simone era rimasto in silenzio.  
“ ci sarà modo Emma. Stai tranquilla. ” respiro. “ ma la mamma dove sta?”
“arriva stava finendo di sistemare. ” mi dice.
“ papà comunque lui è Simone” gli indico il mio ragazzo dietro di me.
“ finalmente ce lo mostri. Pensavo di dover aspettare ancora per molto”
“ecco - mi gratto la nuca - ci sono stati dei cambiamenti nell'ultima settimane tra di noi che ci hanno fatto capire tante cose. ”
“piacere comunque Conrad ”
“ piacere mio Simone. ”
“ sono felice di conoscerti, anche se tramite uno schermo. Meglio di niente”
“emma parla molto tempo di voi. Sono lieto io di vedervi”
“ oh dammi del tu e non del voi. Mi fai sentire vecchio”
“ d'accordo. ”
“Emmaaa” mia madre travolge papà che stava sul divano prendendo gli la scena. Inizio a ridere e Simone invece ridacchia senza farsi vedere. Si alza per prendere il telefono che aveva lasciato sul comò
“Rosanna” la rimprovera mio padre.
“ zitto. Amore come stai? Non dirmi che stai ancora cercando di stare lontana da Simone. Ti avevo detto di parlarci che ti costa...” aveva iniziato a parlare bene l'italiano da quando ero qua a Roma. Il mio fidanzato si siede accanto guardandomi dolcemente.
“ Rosanna...”
“conrad sono cose da donne. Capisci che ..” si blocca a guardarci quando papà gli indica di guardare meglio. “Oddio! Che figura!”
“salve”
“ mamma papà io e Simone stiamo insieme. ”
“ insieme insieme?” chiede mio padre ingelosito un pochino. So che sta scherzando. Annuisco. “ spero che tu la renda felice”
“ farò il possibile Cornad. ”
“ dai marito non fare il geloso. Lasciali state. Sono sicura che quando verranno a Malta c'è lo farà conoscere di persona. Verrete vero?”
“ certo” risponde Simone al mio posto lasciandomi stupita. “ appena avremmo un po' di tempo libero. Anche perché io questa piccola isola di cui Emma mi parla tanto non l'ho mai vista”
“ allora sarai il benvenuto qua” continuo a guardarlo
“ Io sarò lieto di venire da voi. Emma poi mi dice sempre che gli mancate”
“ Simo eddai!” lo spuntono un po' giocando vedo i miei ridere. Sento le guance avvampare dall'imbarazzo.
“ è la verità!” mi dice ancora.
“ lo so però.. ” mi accarezza una guancia dolcemente. Poi guardiamo i miei genitori.
“ come va a lavoro?”
“ bene mamma. Stiamo andando alla grande. Credo di aver fatto bene a scegliere qualcuno da aiutare Anna. C'erano giorni in cui lei non riusciva a gestire la clientela, ora invece insieme sono veramente una squadra.
Simone poi mi accompagna agli eventi.
Sapete che abbiamo fatto pure un profumo insieme? Mi hanno dato la qualifica” con il casino che era successo mi era passato di mente di dirglielo. Mio padre mi sorride.
“ siamo contenti per te ed orgogliosi. ”
“ grazie mamma. ” vedo Simone alzare lo sguardo per qualche secondo. Ingoia la saliva. Poi si alza è capisco subito che quella parola gli ha fatto effetto.
“ che succede Emma?” mi chiede papà. Li guardo. Non sapevano nulla.
“ la frase della mamma ha fatto effetto su Simone. Perché... Ecco.. lui non ha dei genitori. Sono morti in un incidente e lui è l'unico sopravvissuto.”
“io scusa Emma non volevo. ”
“ mamma non ti preoccupare. Adesso vi saluto così vado da lui. ”
“ digli che noi per qualunque cosa possiamo esserci. ” sorrido ai miei genitori. Li saluto è raggiungo Simone che sento sta nel bagno.

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora