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“Amore vai tu.. io passo a mettere benzina alla macchina altrimenti domani non andiamo a lavoro” mi dice lasciandomi un bacio sulle labbra. Avevamo finito di lavorare da poco fa così abbiamo chiuso e siamo tornati a casa. Anna c'era fino alle 19 poi ha chiamato la mamma ed è andata via. 
Sorrido a Simone, scendo dalla macchina cerco le chiavi che aprono il portone. Vedo che parte con la macchina ed io entro. Salgo al terzo piano arrivando nel mio appartamento. Spingo la porta, trovo le luci accese, il cuore mi muore inizio a tremare.
Mi sono entrati i ladri?
Che cazzo faccio adesso?
Entro dentro lentamente con una fottuta paura che qualcuno sia ancora dentro. Appena mi muovo verso il divano, le chiavi la borsa mi cadono in terra.
Sento le lacrime agli occhi. Non ci posso credere. Non credo veramente a quello che sto vedendo.
“ mamma papà vittoria” mi butto su di loro stringendoli fortissimo. Non stavo capendo nulla. “ voi.. oddio...che ci fate qui? Perché non mi avete detto nulla?”
“ perché se te lo avremmo detto non sarebbe più stata una sorpresa” dice mio padre. La mia testa collega tutto.
Simone. Era stato lui a chiamarli.
“ è stato Simone vero?”
“ si. Ha organizzato tutto lui, l'orario del volo la paga dei biglietti, ci ha persino proposto di stare a casa sua nel mentre che staremo qui” dice mia madre abbracciandomi ancora.
“ io.. mamma mia quanto mi siete mancati! Non ho davvero parole. Troppo tempo che non vi vedevo. Ho ventisei anni è quando sono andata via ne avevo diciotto. ”
“sei davvero cresciuta amore"
“ ma il mio nipotino?”
“ dorme in camera degli ospiti. Simone ha pensato tutto. Ci è venuto a prendere oggi pomeriggio, ci portati qui dicendoci di sistemarci per stasera. Ha persino detto che possiamo restare quanto vogliamo”
“ non posso credere che ha fatto tutto questo. Mi conosce così tanto da aver capito che mi mancavate così tanto!”
Avevo la testa che mi frullava. Non sapevo che dire, sentivo di dover tanto a quel ragazzo, che mi viveva ogni giorno ed era riuscito a scoprire il lato mio più nascosto.
Si era accorto che ogni sera andavo a letto un po' triste perché sentivo la loro mancanza; non era proprio da tutti leggermi dentro così. Anzi forse era il primo ad averlo fatto.
“ siamo veramente contenti che tu abbia trovato una persona così bella. Il suo passato è difficile da digerire, ma sono sicura che siete in grado di metterci una pietra sopra ” mi dice mia sorella felice di vedermi.
“ io lo sto facendo! Sono riuscita a perdonargli il fatto di non avermelo detto.
Riesce a farmi stare bene,adesso questo gesto mi ha spiazzato. ” mi abbracciano.

Simone torna dopo un ora, come se mi avesse lasciato il tempo per stare con loro. Quando lo vedo entrare in casa - gli avevo dato le chiavi del portone soprattutto per quando andava a prendere la roba è magari io stavo in doccia e non potevo aprirlo - gli salto addosso. Mi stringe per i fianchi.
“grazie grazie. Non so che altro dire.”
“ non devi proprio dire niente. Lo fatto perché volevo vederti così. Felice e spensierata. ”
“ solo tu sei riuscito a scovare dentro la mia anima”
“ solo io devo” mi bacia a stampo. Sapeva che i miei genitori potevano vederci, è quindi si teneva un po' fermo.
“ te li volevo presentare per bene, invece ci hai pensato tu a fare tutto questo”
“ ho trovato tuo padre molto disponibile in questa cosa. Non potevo non approfittarne. Non so se hai capito quanto io tenta alla tua felicità. L'ho detto pure a loro,sarei disposto anche a farmi da parte se me lo chiedessi. ” mi stringo di più a lui. Non volevo assolutamente che lui andasse da altre parte. Era il mio posto. La mia casa. Il mio cuore.
“ la mia felicità sono loro e sei tu. Non potrei chiederti di andartene, farei del male a me stessa. ”
“ allora andiamo da loro perché mi sembra giusto non lasciarli soli” annuisco.
“ domani ci prendiamo giorno libero così lo accompagnano a fare un giro a roma ti va?” gli chiedo felice più che mai. Nessuno poteva capire come mi potessi sentire.
Il cuore parlava per me. Nessun pensiero negativo. Quella sensazione che qualcosa era cambiato. Questa volta mi ero accorta che ciò che sentivo dentro non era brutto, ma qualcosa di bello. Simone aveva organizzato una sorpresa bellissima, senza che io mi accorgessi di niente.
“ finalmente figliolo pensavamo di doverla combattere da soli” scherza mio padre con Simone. Noto che a quel nome lui si blocca un po': poi gli sorride stringendogli la mano.
Si stava per creare una nuova famiglia.
Questa la mia e da oggi in poi sarà anche la sua. Non potevo chiedere di meglio.
Sono contenta che Andrea mi abbia lasciata così posso amare Simone come merita.
Lui è tutto veramente per me.
Come direbbe lui : « è proprio la mia vita. Il mio inizio. Il mio cammino. Il mio perfetto concetto di amore. »

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora