51.

700 34 22
                                    

I genitori di Emma avevano deciso di farsi portare a casa mia. Non volevano disturbare. Erik ci ha messo un po' a staccarsi da me, era nervoso e capriccioso, vittoria mi ha spiegato che quando fa così è sia perché ha sonno ed è stanco sia perché gli manca una figura paterna quindi sì e attaccato a me.
Penso tutti giorni a come possa vivere questo bambino. Al dolore che porta dentro sapendo di non vedere quasi mai suo padre. E mi sento imponente. Mi sento come quando ho perso i miei genitori. Senza di loro non ero nessuno, credo di non esserlo neanche adesso.
Vorrei tanto fare qualcosa, magari cercare un lavoro a vittoria qui per poter stare con noi. Così da non dover fare soffrire tanto Erik.
A distogliere l'attenzione dai miei pensieri è Emma che si cambia di fronte a me. Ridacchio perché so che lo fa apposta.
“amore certo che hai un bel culo” esclamo mentre si volta mandandomi a quel paese. Si infila il pigiama con gli orsacchiotti e si sdraia poi accanto a me.
“ eri troppo silenzioso che ti prende?” appoggia la testa sul mio petto e una braccio avvolge la mia vita.
“ a tua sorella pensavo” si alza di scatto guardandomi.
“ in che senso? Non ti sei infatuato di lei vero?” scuoto la testa. Vittoria era una bella ragazza indubbiamente, gli occhi marroni e i capelli biondo cenere, ma non era Emma.
“ no scema. Non mi piace tua sorella. Stai tranquilla. Pensavo solamente a una probabile sistemazione per lei. Ho visto come si comporta con il figlio è una brava madre ma il fatto che Erik non abbia una figura paterna affianco ne soffre. Ora che si è attaccato a me non vorrei succedesse qualcosa di peggio. Hai visto come è andato via, piangeva come un disperato. ”
“ che vorresti fare? Simo anche lei non ha una situazione facile. Quel coglione non l'aiuta!”
“ appunto. Se venisse a vivere qui a Roma laiuteremo noi”
“ma come facciamo? Il bambino a Malta frequenta un nido. Sarebbe come togliergli i compagnetti di classe. Non capisce molto l'italiano e..”
“Emma calmati la mia è un idea. So che sarebbe un impresa. Ma non vorrei che stesse male il doppio. ”
“ ti sei così tanto affezionato a quel bambino?” mi chiede continuando a guardarmi negli occhi.
“ si. Emma so come ci si sente a non avere dei genitori, per quanto lui sia piccolo adesso piano piano capirà, chi gli vuole bene e chi no. So che quello è sempre il padre la mia idea non è nemmeno quella di dire a tua sorella di levarglielo ma capisci che la situazione non è per niente bella. Neppure chiara nei suoi confronti. Vede suo padre ogni volta che lui si ricorda. Vittoria è sempre nervosa perché rientra da lavoro e non riesce a dedicarsi a lui. ”
“ lo so Simo. Non vorrei però aprire una guerra conflittuale tra lei e quel coglione”
“ la decisione starebbe a tua sorella. Io ci ho pensato oggi, sono passati due giorni con domani tre.. staranno qui due settimane, più si va avanti più lui si lega a me e a te. Sapere poi che se dovrà tornare lontano e rivederci chissà per quanto tempo lo farà soffrire” mi abbraccia.
“ saresti un papà perfetto lo sai?”
“ non lo so. Penso soltanto di fare le cose giuste per un essere umano. È piccolo. Se io sono stato male alla mancanza di mio padre a 17 anni.. non riesco a pensare a lui che ogni giorno che cresce maturerà l'assenza”
“ confermo che i tuoi genitori sarebbero orgogliosi di te. Di quello che stai diventando, come lo sono io. ”
“ amore mio” la bacio tenendola stretta tra le mie braccia. “ se sei d'accordo io glielo proporrei settimana prossima.”
“ Simo anche se sarei d'accordo alla fine non possiamo cambiare le cose dall'oggi al domani”
“ ma possiamo provarci. Io voglio farlo anche per te. Ti sentiresti meno sola. Potresti passare del tempo con lei anziché girarti il telefono ogni giorno. Lo so che poi vorresti anche i tuoi genitori ma su quello possiamo sempre muoverci ogni tanto. La profumeria è la tua. Sei tu che decidi quando chiudere e quando no”
“ perché per i miei genitori vale la regola scendere e per mia sorella no?” chiede. Sapevo che mi avrebbe fatto questa domanda. Sposto i suoi capelli dietro la schiena.
“ perché vorrei che vittoria stesse bene con ciò che la circonda, che si costruisse un futuro per lei e per suo figlio e perché ti avresti qualcuno con cui stare. I tuoi genitori un futuro lo hanno già creato lavorano e hanno voi.”
“ ma pur sempre distanti li ho”
“ questo è vero. Però considera che li senti tutti giorni. Avendo tua sorella qua potresti sentire meno la lontananza da loro.
Sono sicuro che poi ad Erik farebbe piacere passare del tempo con zia Emma. ”
“ hai pensato veramente a tutto! ” esclama sorridendo.
“ Ti amo e vorrei vederti sempre felice”
“ vale lo stesso per me Simo” mi bacia con passione. Adesso sono io sopra di lei.
“ sei la cosa più bella della mia vita” mi dice guardandomi negli occhi. Quegli occhi che brillano tantissimo.
“ anche tu la mia amore” riprendiamo a baciarci e facciamo l'amore.

I cambiamenti avvengono solo se sei tu a volerli•

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora