10.

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Dopo quelle parole avevo bisogno di sbollire un po'. Aveva tutta la ragione del mondo. Ma che mi saltava in testa!
Perché mi comportavo come un fidanzato in preda dalle preoccupazioni?
La situazione mi stava sfuggendo di mano non dovevo farlo. Non ne avevo il diritto. Sono andato alla fine a prendere il tubo per non fare cadere troppo nell'occhio.
Un messaggio catturò la mia attenzione.
« Simone dove sei finito? Emma ha riaperto la ferita» era Anna che mi inviava questo messaggio. Ero davanti al negozio. Non volevo dargliela vinta allo stesso tempo ero preoccupato a morte. Entro.
“ che succede?”
“ ha preso due scatole di profumi. Per fortuna le ha appoggiate a dovere. Ma sta perdendo sangue. Non posso lasciare la cassa da sola. ”
“ ok. Vai da lei. Io resto qui” le dico.
“ no. Tu vai da lei. Io resto qui” la guardavo scettico.
“ no credo proprio. Anna vai tu. ” gli dico. Mi lascio il posto. Sarei potuto andare ma vista la reazione di oggi non mi muovo di qui potevo risultare un coglione. Sapevo però che a lei non faceva piacere.
“ciao” una ragazza entra per comprare un profumo.
“ciao” dico.
“ potresti consigliarmi un profumo da donna per una mia amica? ” annuisco. Prendo quattro boccette da prova e glielo faccio sentire.
“ secondo me è molto delicato quello al pesco. ” gli dico.
“ dici? Io forse andrei più sul vaniglia”
“ la decisione è tua. La tua amica cosa potrebbe piacere. ”
“ li prendo entrambi. Magari quello alla vaniglia me lo prendo io” sorrido. Impacchetto il tutto la faccio pagare ed esce fuori.
“ non c'è proprio verso di non provarci con le ragazzine” mi volto alla voce di Emma che mi accusava di nuovo.
“ ma cosa stai dicendo? ”
“ quello che stavi facendo.. provandoci con quella. Ti avevo già detto che questa cosa non mi piaceva. Ma tu continui. ”
“ Emma non stai bene! Non stavo facendo nulla. Ho venduto due profumi. Dovresti ringraziarmi anziché darmi contro. Non ho fatto niente”
“ tu non te ne rendi proprio conto. Prima ti preoccupi per me. Mi porti al pronto soccorso. Poi mi porti a casa. Sei terrorizzato da qualcosa che molto probabilmente neanche esiste...”
“ no no no fermati non ti permetto di mettere bocca su una cosa troppo delicata. Ok dirmi che sono un farfallone. Ma non che non esiste quello che ti ho quasi confessato ieri. ” mi levo il camice incazzato nero. Non doveva dire una cosa del genere. Era un tasto troppo forte.
“ io non ti capisco. Anche stamattina hai continuato a preoccuparti... Poi arriva una e sei lì come un baccalà che ci prova ”
“ non voglio sentire una parola di più. " Infilo il giubbotto. Dovevo andarmene altrimenti l'avrei ferita. Non volevo assolutamente.
“ stai scappando perché sai che ho ragione.
Ho ragione a non fidarmi di te. Ho ragione quando dico che sei solo uno che vuole portare tutte a letto. Ho ragione...” mi precipitò da lei, bloccando il fiume di parole, non volevo sentire davvero niente altro. Prendo il suo viso tra le mani e la bacio. Prima è fredda immobile poi però si lascia andare. Picchietto con la lingua sul suo labbro che schiude per farmi incontrare la sua lingua calda. Non so per quanto ci baciamo. Appoggia le mani sul mio petto allontanandomi successivamente.
“ tu sei fuori di testa. Non lo fare mai più!” afferma arrabbiata. Non le rispondo è me ne vado. Sento di aver fatto una cazzata colossale ma che volevo da quando l'ho vista. Entro in macchina mettendomi le mani fra i capelli. Avevo rovinato tutto quanto. Il lavoro che avevo trovato probabilmente non lo avrei avuto più dopo oggi.

...

“ è un coglione. Coglione” recitò mentre cammino avanti e indietro a casa. Anna beve un bicchiere d'acqua mentre mi fissa.
“mi vuoi spiegare?’
“ cosa vuoi che ti dica?- sospiro - non solo ci provava con una ma mi ha pure baciato. Questo è un coglione”
“ cosaaa?” sbarra gli occhi.
“ si Anna. Mi ha baciato capisci? ”
“ come è stato? Dimmi che hai ricambiato?”
“ si. Ma non significa nulla. Sono una cretina. ”
“Emma siediti. Come è andata?”
“ come vuoi che sia andata. L'ho rimproverato per averci provato con l'ennesima cliente. Lui ha iniziato a dire che non era così, poi l'ho accusato di una cosa troppo grande secondo lui, e infine mentre gli davo ancora contro mi ha baciata”
“ come ti senti?”
“ una cretina mi sento. Uno perché non dovevo farlo. Due perché non so domani come fa a guardarmi negli occhi. Tre mi è piaciuto quel bacio. ” mi metto le mani in faccia preoccupata per l'ultimo punto. Anna mi sorride.
“ non ti devi vergognare Emma. ”
“ come può essermi piaciuto?”
“ vuol dire che volevi anche tu che lui ti baciasse. Se non fosse stato così credo che non te la saresti fatta infilare la lingua nella bocca. ”
“ è grave la cosa Anna!” gli dico in preda da una crisi. Mi prende la mano buona è mi fissa.
“ ti piace non è una cosa grave. Devi parlare con lui Emma. Non ti sto dicendo che devi dichiarargli amore eterno. Ma almeno parlargli”
“ neanche morta. ”
“ e allora resta con questa crisi isterica” mi risponde alzandosi per andare via. “Emma i treni passano solo una volta nella vita. Sono sicura che Simone nonostante ti conosca poco un po' ti vuole bene. Se ti ha baciato non era per giocare con te. Però fai come vuoi. Passo a prenderti domani. Medicati la ferita e non fare di testa sua” dopo queste parole la porta si chiude alle sue spalle. Sbuffo. Perché era così difficile?

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora