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Sono inerme mentre lo vedo allontanarsi sempre di più. Le sue parole entrano dentro il mio cuore facendolo in mille pezzi. Le lacrime minacciavano di uscire ma adesso non potevo farlo. Dovevo andare dalla ginecologa per sapere se andava tutto bene, mi dovevo fare forza per non farmi vedere strana ne dà mio padre ne dà mio nipote.
“Emma facciamo tardi!” esclama mio padre chiamandomi.
“ arrivo” riesco a dire. Collego le gambe con il cervello e mi muovo verso la macchina.
“ cosa è successo?” mi chiede non appena entro in macchina metto la cintura.
“ non ti preoccupare!” gli dico.
“ non ti potevi nascondere a vita. Lo sapevi che sarebbe successo.” mi rimprovera.
“ papà c'è erik” gli dico sottovoce per non farmi sentire.
“ ok riprendiamo questo disco dopo. Anche perché credo sia urgente la cosa” non dico niente, lui parte con la macchina portandomi a fare la visita.

La ginecologa mi ha detto che tutto apposto. Mi ha prescritto alcuni esami da fare. Sono contenta che il piccolino stia bene, pare sia un maschietto ma non si capisce ancora bene. Sono entrata alla 14esima settimana, il bambino inizia a formarsi infatti si vedono manine e piedini.
Una volta a casa mi siedo sul divano mia madre e mia sorella sono uscite per fare la spesa. Erik si è addormentato in macchina e di conseguenza papà lo ha messo a letto.
Lo vedo poi arrivare sedendosi nella poltrona affianco a me.
“ che intenzioni hai?” mi chiede alludendo a Simone.
“ papà non lo so. Lui crede che sia andata a letto con un altro. ”
“ ancora peggio quando scoprirà il contrario”
“ come posso dirglielo? «ciao Simone guarda che sbagli è tuo figlio» ti pare? Mi sputa in faccia! ” mi metto le mani nel viso e mio padre si avvicina.
“Emma devi non puoi più scappare o nasconderti. Lo sai benissimo che avresti dovuto dirglielo fin dall'inizio. ”
“ avrei peggiorato solo le cose. ”
“ no Emma. Le avresti migliorate invece perché Simone ti aveva chiesto di affrontare le cose insieme . Tu cosa hai fatto? - mi guarda - sei scappata”
“ papà ho già spiegato perché lo fatto. ”
“ e allora devi ricordatelo bene che hai sbagliato” sbuffo per la prepotenza con cui si sta ponendo. Sapevo che aveva ragione non potevo aspettare altro tempo.
“ non mi perdonerà mai papà”
“Emma ti devi prendere le responsabilità di ciò che fai. Non puoi pensare di fare certe azioni e non avere delle conseguenze. Poi sono convinto che lui ti ami ancora. Gli devi solo dare del tempo. ”
“ quanto? Papà lo sai bene pure tu che Simone mi guarderà in faccia solo per il bambino per il resto posso pure essere morta. ”
“ come sei esagerata. È normale che sia arrabbiato Emma! L'unica persona di cui lui sì e realmente fidato gli ha voltato le spalle e ora gli sta facendo credere di aver fatto un figlio con un'altra persona”
“anche io mi sono fidata di lui è non mi aveva detto di essere sposato quindi ...”
“ sai benissimo che non è la stessa cosa. Ascolta a papà, Emma, chiamalo gli dai un appuntamento è ci parli. ”
“ mi ha detto che devo farmi schifo papà. ” sento gli occhi pungere. Stavo per scoppiare a piangere. In questo quattro mesi avevo cercato di andare avanti di provare a non pensare a tutto ciò che mi era successo. Avevo ripreso a lavorare,anche Anna era contraria al fatto di averlo lasciato di punto in bianco, ma nessuno era riuscito a farmi cambiare idea. Ho visto la pancia crescere allo specchio con un sorriso in più. A volte mi immaginavo Simone al mio fianco poi scacciavo quella immagine subito via.
Avevo deciso io da sola di stare senza di lui, ma allo stesso tempo mi mancava, volevo averlo con me. Questi mesi sono stati particolari. Le nausee e i giramenti di testa erano sempre presenti e se non ci fosse stata mia sorella credo che da sola non ce l'avrei fatta.
“ è arrabbiato Emma. Devi capirlo. Credo che lui lo abbia fatto abbastanza con te.”
“ capirlo in che modo? Non sa niente è mi ha dato contro” mi accarezza i capelli. 
“ tesoro prova a metterti nei suoi panni cosa avresti fatto tu?” ci penso su e forse avrei reagito ancora peggio. Se per quella bugia ero scappata ad oggi se io fossi stata lui mi sarei presa solo a schiaffi.
“ hai ragione. Ma non sono pronta a dirgli che aspettiamo un bambino”
“ non eri pronta neanche prima Emma. La verità è che non lo sarai mai perché hai paura di confessare tutto e di una sua reazione. Ma l'amore non è ragionale figlia mia. Devi solo usare il cuore come avresti dovuto fare fin dall'inizio”
“ ci proverò a dirglielo” lo abbraccio tenendolo stretto. Avevo una paura dentro di me.
“ sono orgoglioso di te” mi dice all'orecchio facendomi scoppiare a piangere. Da quando sono incinta ero diventata instabile e sensibile. Quelle parole erano un colpo al cuore per me. Avevo bisogno di loro e non appena hanno potuto mi hanno raggiunto. Sapevo però fin da quando l'ho scoperto che non erano d'accordo che io mentissi a Simone.
Io lo amo ancora quel ragazzo. Oggi quando l'ho visto, ho sentito di nuovo quelle emozioni che da troppo tempo non provavo. Il cuore batteva forte e come se fosse un caso o una coincidenza il bambino si muoveva.

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora