Da quando Emma e Nathan sono tornati a casa ci dividiamo i compiti. Io la mattina vado a lavoro, dirigo le mansioni di Anna e vittoria. Nel pomeriggio torno a casa per pranzare con Emma. Nel frattempo verso le 15 vengono i genitori di Emma per stare con lei e il nipotino. Mia sorella ormai sta lavorando con Gaia per le foto, ha scoperto questo suo nuovo lato, lei trucca e veste mentre l'amica scatta i servizi fotografici. Sono contento per lei almeno di avere una stabilità economica anche per conto suo. Ci dà sempre una mano con il bambino, si prende cura di lui la mattina se Emma è stanca e vuole dormire un po' di più e non deve andare da gaia. Ed esce la sera con le amiche qualche volta, altrimenti sta sempre con noi. Erik è impazzito ogni volta che vede il cuginetto lo riempie di baci e vuole tenerlo in braccio.
Sono passati esattamente cinque giorni da quando stanno a casa e mi rendo conto di quanto sia stancante stare dietro ad un bambino. Ci sono alcune notti che Emma non riesce proprio a svegliarsi allora se non è orario per dormire ci penso io a stare con lui.
Nathan ha riempito il mio cuore di gioia. Penso sempre ai miei genitori e quando sarà grande voglio raccontare a lui cosa sono loro per me.
“amore” Emma mi chiama vedendomi fermo nel bagno con l'accappatoio, ero appena tornato da lavoro e le avevo detto che sarei andato a farmi una doccia veloce visto che erano arrivati dei pacchi un po' sporchi oggi.
“ è successo qualcosa? Nathan?”
“ è con tua sorella” chiude la porta alle sue spalle.
“ ah! Che intenzioni hai?”
“le intenzioni che non facciamo da un po” rido.
“ Emma sono passati solo cinque giorni.”
“ e quindi? Non mi hanno messo neanche punti, tuo figlio è stato molto bravo la sotto”
“ ricordo bene”
“ allora? Cosa stai aspettando?” si avvicina pericolosamente a me baciandomi
“ Emma..” la richiamo mentre sta leccando il mio collo.
“ che c'è non vuoi?” alzo gli occhi al cielo. Non era che non volevo. È che per me era presto mi sentivo come se non le portassi rispetto. Abbiamo fatto l'amore sempre quando era incinta solo al nono mese non riuscivamo più come muoverci. La pancia era molto grande ed Emma sì sentiva pesante.
“ non è per questo. Io ti voglio. Ti voglio sempre ”
“ e allora cosa c'è?”
“ mi sembra che di correre troppo nei tuoi confronti e non portarti rispetto. Hai partorito da soli cinque giorni e non voglio..” mi mette una mano sulla bocca.
“ te lo sto chiedendo io amore. Ne ho bisogno ti prego”
“ si ma non in bagno. Ti fai male non è l'ideale per una che ha partorito da poco. ” ridacchia visto che la sto accontentando. L'avrei fatto in ogni caso, se era lei a chiedermelo vuol dire che era e si sentiva pronta. “emma sei sicura? La ginecologa ti aveva detto che sarebbe stato meglio aspettare tre settimane magari il tuo corpo non è ancora pronto per un passo del genere. ” la guardo per alcuni secondi una volta dentro la camera, non volevo lo facesse per piacermi ancora. A me Emma piaceva sempre anche senza dover fare qualcosa per forza.
Vedo che abbassa lo sguardo e capisco che era una cosa sua mentale. “Emma puoi guardarmi un secondo?”
“ mi vergogno”
“Non devi Emma. Ascoltami, questo passo è una cosa molto importante bisogna darci del tempo che abbiamo bisogno. Io ti aspetto, se pensi che io vado a chiedere ad un'altra qualcosa ti stai sbagliando, tu per me sei unica non voglio nessun altra. Sei bellissima anche dopo il parto. È non sai quanto ti desidero e vorrei fare l'amore con te, ma è giusto che passino i giusti giorni”
“ non so cosa mi è preso. Ho pensato che entrando in bagno e vedendomi mi saresti saltato addosso, invece, da ragazzo normale hai avuto la possibilità di pensare che cosa mi stesse passando per testa. Tu riesci a capirmi.”
“amore devi stare serena. Anzi se vuoi stanotte possiamo fare qualcosa di mano” la vedo ridere mettendosi le mani in faccia.
“ non ti soddisferesti mai così. Ti conosco”
“ oh potresti farmelo bastare però eh!” mi siedo vicino a lei baciandole una guancia.
“ non provocare o non rispondo seriamente di me eh” rido io stavolta e lei mi bacia.
“Ti amo amore” le dico accarezzandole una guancia.
“anche io”
“ beh voi due vi siete persi, questo pupo qua vuole sua mamma ha fame” mia sorella si affaccia alla porta.
“arrivo” dice Emma. Si affretta ad alzarsi e prendere il bambino dalle braccia di Sara che le lascia un bacio. Quest'ultima mi guarda dopo averla vista sparire.
“crisi dopo il parto?”
“ cose da neomamma ”
“ tu sei bravissimo fratello. Sono orgogliosa di te” mi fa l'occhiolino e sparisce pure lei.

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𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️
Fanfic𝑬𝒎𝒎𝒂 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒖𝒎𝒊 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒖𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒖𝒎𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒆 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒂 𝑨𝒏𝒏𝒂. 𝑰𝒍 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒆̀...