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Oggi è il grande giorno Simone vedrà per la prima volta il nostro bambino. Sono agitata. Non so cosa aspettarmi e soprattutto non so come Simone potrebbe prenderla. Un conto è vedere delle ecografie, un conto è vedere la realtà dal vivo. Lui lo sente scalciare. Sente il suo cuore appoggiando la testa sulla mia pancia ma non lo ha mai visto su un ecografia nel momento.
È tutto magico. Senti il cuore battere sullo schermo, vedi il suo corpo formarsi come le mani la testa i piedi.
“ amore” lo sento che mi chiama mentre siamo seduti ad aspettare.
“Dimmi. Scusa ero sovrappensiero”
“ a cosa pensavi?” mi accarezza un ginocchio. Volto il mio sguardo verso di lui.
“ a quello che succederà tra poco”
“ in che senso?”
“ non so come potresti prenderla. In questo mese hai accettato tutto, dalle mie voglie alla mia pancia che cresce. Penso che vedere un ecografia è un conto ma stare qui secondo me è un altro. ”
“ pensi che io possa cambiare idea?” mi chiede.
“ si. Ti capirei eh! Realizzeresti che non è un gioco ma una responsabilità enorme” mi prende la mano accarezzandola.
“ Emma io non vado da nessuna parte. Te lo già detto con te sono felice e voglio assolutamente questo bambino. Non sarà una visita a farmi cambiare idea.”
“ non puoi esserne sicuro”
“ invece io lo sono perché ti amo. Non ti lascerei mai. Non ti volevo lasciare nemmeno quando stavo in ospedale” abbassò lo sguardo. Aveva ragione ero stata io ad allontanarlo. “ ehi, guardami amore, qualunque cosa succeda la dentro io sarò al tuo fianco” appoggio la testa sulla sua spalla e lui mi lascia un bacio sulla fronte
“Muscat tocca a lei” ci alziamo insieme ed entriamo nello studio della ginecologa.
“ciao Emma”
“ buonasera dottoressa. ”
“ oggi ha cambiato accompagnatore?” mi chiede sorridendomi. Guardo Simone che si presenta prima che lo faccia io.
“Simone, il padre del bambino” ci guarda confusa.
“ sono riuscita a dirglielo. Ho trovato il coraggio. Ci siamo incontrati e non potevo più nasconderlo”
“ allora sono molto contenta per voi. ” ci sorride e mi fa stendere sul lettino.
“ Simone sai come funziona?” chiede e lui scuote la testa “ ok. Adesso metto del gel sulla pancia di Emma, vedremo qui - indica lo schermo - la figura di vostro figlio successivamente il suo cuore. Cercherò di prendere le misure. L'ultima volta non stava un attimo fermo. ” entrambi ci scambiamo un tenero sorriso. La ginecologa fa come dice e davanti a noi una volta che passa lecografo sulla mia pancia appare una figura. Il viso di profilo del nostro bambino.
Sento Simone stringermi la mano.
“ allora Emma il bambino sta bene. Vedo che sta crescendo abbastanza, la gabbia toracica sta formando come tutti i suoi organi. Le mani e i piedi anche” si muove con lecografo per farci vedere ciò che dice. “ questo è il periodo dei capelli Emma, quindi se avrai dei bruciori allo stomaco è per questo motivo. ” schiaccia poi un bottone sul macchinario è si espande nell'aria il battito del cuoricino. Sento i brividi toccarmi dentro per l'ennesima volta. Non mi abituerò a questa cosa. Mi sembra ancora surreale che dentro di me porto una nuova vita. Il frutto del nostro amore. Sposto lo sguardo verso Simone che era stato tutto questo tempo in silenzio; lo trovo invaso dalle lacrime, continua a fissare lo schermo e piange.
“ ehi” lo richiamo stringendogli la mano.
“ non pensavo fosse così emozionate. Scusate” dice
“ non ti devi scusare. È normale questa emozione tranquillo. Vi lascio solo due secondi vado a prendere le foto. ” annuiamo. Mi passa lo scottex per pulirmi. Mi ferma quando sto per farlo io. Passa la carta sulla mia pancia togliendo tutto il gel, appoggia la bocca su essa è ci stampa un bacio.
“Ti amo anzi vi amo. Siete lo spettacolo della mia vita” sussurra Simone per poi guardarmi.
“ anche noi ti amiamo. ” la dottoressa torna mi fa sedere consigliandomi il riposo e di prendere tutte le vitamine e il ferro che mi aveva prescritto. Conferma che è un maschietto. Usciamo stringendoci la mano prima però ci dà appuntamento per il mese prossimo con gli esami che devo portare.
“ un maschietto. Un Baldasseroni tutto per noi. Spero sia bello quanto te” mi dice.
“ io invece spero che prenda te”
“ vorrei che avesse i tuoi occhi” sorrido. Lo abbraccio.
“dobbiamo pensare alla cameretta adesso e comprate tutte quelle cose che ci possono servire. ”
“ hai già deciso dove approdiamo. A casa mia c'è posto. ”
“ e Sara?” mi sorride. Mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio. “ Sarà aveva deciso di andare via in un appartamento tutto suo. Non ti devi preoccupare perché poi abbiamo deciso di vendere casa dei nostri genitori. Purtroppo non è giusto lasciarla così. ”
“ perché volete venderla? Sarà non la vuole più?”
“ io non riuscirei a vivere la dentro. Ho troppo ricordi che mi fanno male e Sara pensa che sia arrivato il momento di lasciare andare il passato ma non i nostri genitori”
“ è un peccato lo sai?” annuisce “ però mi dispiace che se ne vada in un altra casa adesso che stava vivendo con te”
“ lo so amore. Dispiace anche a me ma saremo in troppi”
“ secondo me mi sarebbe di aiuto. Lascerei il mio appartamento a mia sorella ed Erik così potranno avere la loro dipendenza e mentre io mi trasferisco a casa tua che diventerà nostra mentre sono in maternità, Sara potrebbe farmi compagnia”
“ ne parliamo con lei ok. Una camera in più comunque c'è quindi stai tranquilla, risolveremo sto fatto e alla nascosta del piccolo ci sarà la cameretta. ” gli sorrido baciandolo.


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𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora