17.

864 40 4
                                    

Il giorno dopo

Ho mandato un messaggio a Simone se aveva possibilità di passarmi a prendere. Volevo fare colazione con lui.
Ieri sono cambiate un po' di cose. Io mi sentivo diversa dai giorni precendenti. Ero stata bene tutto il giorno, aveva riempito a pieno la giornata da non farmi pensare a nulla. Si era preso cura di me prima di andare via a casa sua. Aveva curato la mia ferita alla mano con cautela. Mi aveva controllato la febbre è detto di prendere la Tachipirina se mi fosse salita. Avrei, forse, voluto che restasse. Ma non l'ho fatto per non correre.  Spero di essere riuscita a farlo stare bene come era successo a me.
Non sapevo come fosse Simone in una relazione; questo mi spaventava parecchio perché ho sempre visto il suo atteggiamento molto farfallone nei confronti delle ragazze. Ma il fatto che avesse avuto una relazione importante di anni mi rasserenava un pochino. Non troppo però. Non lo conoscevo a pieno per dire di potermi fidare. Ma forse poteva nascere qualcosa di importante se entrambi lo avremmo voluto.
Non aveva comunque risposto, segno che forse dormiva ancora è avrei dovuto chiedere ad Anna di venire a prendermi. Ma proprio mentre sto prendendo il telefono per scrivere il messaggio. Suona il campanello. Appoggio l'iPhone sul divano raggiungendo il citofono.
“ chi è?”
“ il ragazzo delle paste” rido appena quella voce arriva al mio orecchio.
“ non mi fido degli sconosciuti. Potrebbe dirmi il nome” sto al gioco.
“ è no signorina poi non mi resta all'anonimato” rido più forte. Apro sapendo benissimo che era lui. Che scemo!
Lo vedo arrivare quando apro il portone abitavo al terzo piano quindi non ci aveva messo molto.
“ buongiorno!” mi dice felice. Mi sventola davanti la busta bianca con dentro sicuramente qualche dolcetto che mi sarebbe piaciuto.
“ buongiorno!” rispondo io. Gli rubo la busta che continuava a muovere davanti ai miei occhi.
“ ladra!” esclama entrando in casa seguendomi. Aveva preso dei cornetti.
“ crema per me e cioccolato per te”
“ come facevi a sapere che mi piace al cioccolato? Ma soprattutto come facevi a sapere che volevo fare colazione con te?” gli chiedo vendendolo ridere poco dopo. Mi prende per i fianchi.
“ solo una persona dolce come te può piacere il cornetto al cioccolato. E poi era mia stessa intenzione, quando mi hai mandato il messaggio ero già in macchina”
“ oh è per questo che non hai risposto?” annuisce
“ ho visto il messaggio mentre ero fermo al semaforo che era diventato verde. Quindi non ho potuto rispondere. Non uso il telefono alla guida”
“ non ti preoccupare. Per me questo è già troppo” gli dico. Mi lascia un bacio sulle labbra. Acchiappando poi il suo cornetto alla crema è mangiandolo in soli tre morsi. Scioccata mordo il mio. Mi sposta i capelli che erano finiti davanti.
“ oggi non ti metti preoccupazioni se arriviamo insieme?” mi domanda riferendosi alla nostra litigata in macchina. Alzo le spalle.
“ se conterrai la tua voglia di baciarmi non ci sono problemi”
“ sarà molto difficile lo sai?” mi accarezza una guancia prendendola dentro il suo palmo della mano. Si avvicina pericolosamente a me “ come faccio io tutta la giornata senza un tuo bacio?”
“ sei sopravvissuto fino adesso... Lo farai anche oggi. ”
“si ma prima non avevo incontrato le tue labbra. Ora è difficilissimo!” è sempre più vicino. Si lecca il labbro facendomi andare in escandescenza. Sentivo proprio le guance avvampare e lo stomaco sottosopra.
“ anche per me se fai cosi” gli confesso. Ride sulle mie labbra. Attaccandole subito dopo. Lo lascio fare. Mi lascio baciare con trasporto. Mi fa sedere sulla penisola della cucina. Stringo le gambe lungo il suo bacino. Potevo sentire la sua erezione gonfiarsi sempre di più. Mi lecca le labbra. Gioca con il mio labbro. Stavo andando in estasi. Ci stacchiamo a corto di fiato. Aveva le labbra piene e rosse quasi viola in realtà.
“ non voglio assolutamente correre. Ma sappi che ho un estrema voglia di te. ”  mi sussurra all'orecchio per poi baciarlo e scendere lungo il collo. Lo lascio fare. Non mi rendevo conto neanche del tempo che passava. Era importante quello che aveva detto. Lo apprezzavo.
“ per non correre rischi allora è meglio che ci allontaniamo...” gli dico mentre tiro indietro la testa per lasciare che mi baci al centro del collo scendendo giù. “... Simo dobbiamo andare a lavoro. ” gli dico. Non si stacca. Resto ferma per alcuni minuti forse, lo tiro verso il mio viso e lo bacio di nuovo. Ci stacchiamo, è scappo a finire di sistemarmi. Se non mi sarei fermata adesso sarebbe finita male. Malissimo.

A lavoro le cose andavano alla grande. Stavamo vendendo moltissimo. Avevo notato che Simone aveva cambiato atteggiamento nei confronti delle ragazze che veniva. Mi faceva sorridere la cosa. Perché pensavo che lo facesse per farmi capire che voleva assolutamente me è non quelle che venivano al negozio per comprare dei profumi. Avevo apprezzato anche questa cosa. Ed ero felice. Anna lo aveva notato. Tutto il giorno non faceva altro che darmi delle gomitate per sapere ma non aprivo bocca.
“ signorina” eccola di nuovo stavolta in ufficio dove stavo sistemando le ampolle per gli stagisti di domani.
“ dimmi” dico fingendo di non aver capito di cosa vuole parlare.
“ dimmi tu invece... Sei arrivata con Simone. Non vi siete scannati ancora. È non mi hai raccontato di come finita ieri dopo la pioggia. ” alzo lo sguardo. Eravamo da sole mi fidavo di lei.
“ ieri mi sono fatta portare a casa. Ho preso la febbre. Abbiamo pranzato e cenato insieme”
“ nient'altro?”
“ ci siamo baciati più volte. Abbiamo parlato. Ho capito delle cose di lui. Stamattina volevo fare colazione con lui e lui aveva già pensato a tutto. È venuto a casa con il cornetto al cioccolato, ci siamo persi qualche secondo a baciarci e poi siamo arrivati qui. Fine del racconto” le dico sorridendo.
“ è tu... Non mi dici nullaaaaa!” si butta su di me facendomi ridere forte.
“ e che ti devo dire!”
“ sono contenta per te davvero. Era da un sacco di tempo che non vedevo questo sorriso. Questi occhi qui”
“ dai... Smettila! Uno; lo conosco da poco. Due : ci frequentiamo da ieri. Quindi non correre, non farti film e soprattutto non arrivare già a un probabile matrimonio perché non so nemmeno se ci arriviamo a una storia duratura”
“ lo so. Ma vivi la cosa. Non fermarti per nessun motivo Emma!”
“ seguirò il tuo consiglio amica”
“ io vado a casa. Tanto ti porta lui no?”
“ si ” ci abbracciamo. Esce è mi lascia finire quello che stavo facendo. Raggiungo poi il negozio sorpassando tutti gli scatoloni.
“ bu...” salto in aria.
“ ma sei pazzo? Mi hai fatto prendere un colpo!”
“ vieni qua scema” mi abbraccia lasciando un bacio sui capelli. Sento il cuore battere veloce. Sorrido.
“ andiamo. Mi porti a casa?”
“ certo signorina” ci mettiamo il giubbotto e andiamo via insieme.

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora