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Mi siedo sulla sedia carica di emozioni. Era appena successo qualcosa che non mi spiegavo. Simone si stava preoccupando per me e mi aveva detto che lui ci sarebbe stato per il nostro bambino. Aveva richiesto di accompagnarmi all'evento come la prima volta. Mi metto le mani tra i capelli legandomeli. Il bambino si muoveva come se sapesse che quello fosse suo padre.
“ ce lo riprendiamo papà che dici principe?” parlo sempre con lui. Mi accarezzo la pancia. Lascio cadere anche le lacrime poco dopo.
La porta si apre, è trovo Anna che mi sorride, chiude successivamente.
“ehi tutto bene?” mi chiede
“ si. Sono solo emozionata. Simone ha buttato l'ascia di guerra. So che adesso lo farà solo per il bambino ma piano piano potrei anche riprendermelo”
“ sei sicura Emma? Vuoi tornare di nuovo nella sua vita totalmente? Non avevi paura fino a ieri?” mi pone un sacco di domande. Tengo sempre una mano sulla pancia, la chiacchierata con mio padre di quel giorno mi ha fatto capire che non posso lasciarlo andare, non posso correre però.
“ si avevo paura hai ragione. Allo stesso tempo sono sicura di ciò che voglio al mio fianco. Non voglio fargli la guerra e tanto meno voglio stare lontano dal padre mio figlio. Io ho sbagliato a non dirgli nulla. ”
“ io sarò al tuo fianco lo sai. Voglio bene anche a lui. L'ho visto scosso poco fa ecco perché ti ho raggiunto, pensavo avessi litigato con te.” scuoto la testa.
“ non abbiamo discusso. Lui vuole accompagnarmi all'evento di Lucia gli ho detto di no perché non voglio correre pericolo di qualcosa. Nonostante tutto, Monica potrebbe saperlo e io ho un bambino da proteggere. Per il resto abbiamo parlato tranquilla. Mi ha fatto capire che c'è, ci sarà per il bambino e non sai quanto io possa essere felice di questo. Sapere che posso parlare con lui di nostro figlio. Che il piccolo abbia finalmente le mani del suo papà e la sua voce. Prima mi ha lasciato un bacio sulla fronte e ho sentito le emozioni fino alla punta dei piedi. Il piccolo si muoveva come se avesse capito non appena ha appoggiato la mano lui ha iniziato a scalciare. ” corre ad abbracciarmi. Ormai avevo il viso bagnato dalle lacrime.
“ non sai quanto io sia felice per te Emma. Vi meritate tantissimo voi. Io so che siete una forza insieme.
Ci vorrà del tempo per riaggiustare tutto è anche tu sai che non sempre tutto torna come prima. Ma almeno ci si prova no?” annuisco. Mi asciugo con le mani il viso.
“ un vaso rotto non può essere mai come quello appena costruito, ma può essere bello anche con le crepe. Il nostro amore può averne tante ma non bisogna mai nasconderle. ” dico convinta di tutto ciò che ci era successo. Poteva solamente rafforzare il nostro rapporto o anche distruggerlo del tutto. Ma uno ci doveva provare per forza.

Quando una casa si apre una crepa tutta la sua stabilità è compromessa e anche noi abbiamo le nostre crepe.
Alcune ce le portiamo addosso  da così tanto tempo che quando si rimanginano quasi non riusciamo a crederci.
Altre invece facciamo di tutto per lasciarle aperte.
Poi ci sono le crepe che fingiamo di non avere: ci passiamo sopra una mano di calce e facciamo finta di niente. 
Ma la calce dopo un po' si stacca e la crepa è sempre lì.
Poi ci sono le crepe più profonde, quelle che pensiamo che non si rimargineranno mai e allora preferiamo demolire tutto piuttosto metterci mano. •

Anna va via lasciandomi di nuovo da sola. Prendo le cartelle da portare fuori. Torno dentro il magazzino, passando poi per il negozio, noto Simone che sta vendendo dei profumi ad una ragazza. Che insiste per uscire con lui. Simone la guarda per alcuni secondi.
“ una sera cosa ti cambia?” Simone scuote la testa. Forse la conosceva già.
“ Francesca te lo già detto. Ho il cuore impegnato, non mi interessi più, il tempo lo hai sprecato quando avresti potuto” sbarrò gli occhi senza capire cosa stesse dicendo. “ prima di quell'incidente noi stavamo insieme poi però hai preferito andare via quando hai saputo della notizia. Sono cambiate tante cose. Mi sono sposato. Ho divorziato. E adesso sto per diventare padre quindi...” mi viene sorridere alle ultime parole. Erano davvero cambiate tante cose nella sua vita. Andavo orgogliosa di lui, aveva saputo superare ogni ostacolo che la vita gli aveva messo di fronte.
“ stai per diventare padre? Tu?” chiede scioccata la ragazza. Lui annuisce sorridendo. Le consegna la busta con i profumi vedo passargli un campioncino.
questo l'ho creato io con la mia fidanzata provalo. Io sono fiero di ciò che abbiamo creato.”  Anna si volta per vedermi si era accorta di me che gli avevo raggiunti erano le otto di sera orario di chiusura. Mi sorride.
Senza rendersi conto aveva sostenuto che ero la sua ragazza, che il suo cuore era impegnato per me e che stavamo aspettando un bambino. Tutto questo inconsapevolmente. Decido di non farmi vedere però. Mi allontano cercando qualcosa per non fargli capire che  ho sentito tutto. Respiro.
Ora sono ancora più convinta di volerlo di nuovo. Io lo amo quel ragazzo. L'ho sempre amato.




anche noi siamo fatti di mattoni e i mattoni sono i momenti che abbiamo vissuto. E quando ci accorgiamo che sta tutto per crollare ci sono alcuni momenti che dobbiamo tornare. Sono i momenti in cui abbiamo trovato l'amore:  sono quelle le fondamenta da cui possiamo ricostruire ed lì che ritroviamo se stessi. •

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora