•E se ti penso tu sei un'anima
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te
E lo so, non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga...
Torno sempre a te. •L'evento stava procedendo bene. Lucia era molto contenta di vederci insieme, c'era stata l' inaugurazione di questo nuovo profumo che a sentirlo è buono anche se preferisco quello che porta Emma.
Ci invitano a metterci al centro della sala per un ballo. Emma mi guarda.
" devo proprio?" mi chiede facendomi ridere. Era seduta su una sedia al nostro tavolo avevano aperto un buffet per tutti gli invitati.
" balliamo pochissimo te lo prometto!" le dico capendo la situazione dei suoi piedi. Glielo avevo detto di portarsi il cambio scarpe. Testarda.
" ok. Ma non muovermi troppo o tuo figlio si metterà nella vescica e dovrò correre al bagno." annuisco. Allungo la mano verso di lei che afferra subito, si solleva in piedi e avvolgo successivamente le braccia intorno alla sua vita. Ci mettiamo al centro della sala per ballare un lento. La voce del cantante sovrasta le nostre orecchie.
" grazie" mi dice facendosi sentire.
" per cosa? "
" per oggi. Per quello che sei. Per non avermi mai realmente trattato male. Per esserti preso cura di me quando c'è ne era bisogno. Per i tuoi occhi che mi guardano come la prima volta. Per essere te stesso. Per essere qui adesso con me" anche se c'è la musica la sento benissimo. Noto che ha gli occhi lucidi, per non farmeli vedere ancora sposta la testa nel mio incavo del collo.
" l'ho fatto perché volevo farlo." la stringo di più a me. " sei l'unica donna che ho amato, che amo, che darei il mio cuore anche se mi ammazzasse domani. Sei l'unica che voglio al mio fianco anche se per certi versi ho pensato di tenerti lontano. La nostra storia non è stata facile perché la mia vita in primis non lo era. Ho pensato anche che avresti meritato di meglio ma ad oggi sono certo che il tuo meglio posso essere io. " mi guarda negli occhi ora. Le lascio un bacio sul naso.
" quello che dici lo pensi davvero? C'è nel senso, hai sempre pensato che potessi essere io l'unica donna che volevi?" sposto i capelli dietro la sua schiena.
" si. Anche quando tutto andava male e volevo andarmene per sempre. Anche quando non siamo stati più insieme. Anche ora lo penso che stiamo per diventare genitori." mi stringe sorridendomi tra le lacrime.
" scusa, da quando sono incinta piango sempre" passo le mani nel suo volto cercando di non portare via il trucco. Tampono un po' le lacrime.
" l'avevo capito. Non ti devi preoccupare."
" io uno come non me lo merito. Un altro al posto tuo mi avrebbe lasciato a piedi "
" ricorda sempre una cosa Emma: io non sono gli altri, tu non sei le altre. Nessuno sarà mai noi. " le sussurro all'orecchio vedendo i brividi nel corpo. Accarezzo la schiena facendo su e giù.•Che fai rumore qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore, sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te•La musica finisce, Emma prende la mia mano strascinandomi verso Lucia non sapevo che le passava per la testa. Così all'improvviso.
" ehi tesoro" le dice Lucia abbracciandola. " ti è piaciuta la serata?" Emma annuisce.
" possiamo andare a casa? "
" certo tesoro. Me lo chiedi anche."
" sono veramente stanca, non sento più i piedi."
" tranquilla. Manderò poi ciò che dovevo darvi stasera in negozio. Anche voi avrete una scatola di questo profumo"
" complimenti veramente Lucia. Il tuo collaboratore ha fatto un ottimo lavoro" dico sorridendo. Anche se non mi ispirava quanto quello di Emma non potevo dire che era brutto.
" grazie Simone" sorrido. Ci stringiamo la mano e salutiamo metà della gente la dentro andando poi via. Una volta fuori Emma mi guarda.
" non ne potevo più della confusione." confessa. La prendo in braccio come una sposa. "Simone mettimi giù. Sono pesante guarda che ti romperai la schiena. Abbiamo la macchina lontana. "
" smetti di protestare tanto non ti metto in terra. Arriveremo in macchina in pochi minuti."
" ti verrà un ernia del disco." ridacchiò.
" ho 30 anni non 80. Stai tranquilla!" le dico cercando di calmare le sue ansie. Si azzittisce sento poi che mi bacia una guancia.
Arriviamo alla macchina in poco tempo come pensavo, la metto giù aprendole la portiera. Mi tira per il colletto della camicia facendo scontrare i nostri visi. Sento scattare di nuovo la nostra chimica. La nostra magica. Mi abbasso verso le sue labbra è questa volta a baciarla sono io. Ma non è un bacio a stampo, ma molto di più, le nostre lingue si incontrano facendo una lotta tutta loro. Era da troppo tempo che non sentivo il suo sapore. Ci stacchiamo a corto di fiato senza dire nulla. Ci sorridiamo a vicenda.
In cuor mio l'avevo già perdonata.•Che fai rumore qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore, sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te
Ma fai rumore, sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai•
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𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️
Fanfiction𝑬𝒎𝒎𝒂 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒖𝒎𝒊 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒖𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒖𝒎𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒆 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒂 𝑨𝒏𝒏𝒂. 𝑰𝒍 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒆̀...