Agitazione alle stelle. Emma mi stringe la mano. È la prima volta che ci esponiamo seriamente. Oggi c'è una nuova Sentenza spero l'ultima perché non ne posso davvero più. Voglio questa separazione con Monica. Non voglio avere a che fare con lei. Mi dispiace per Samuel che ci rimetterà non avendo una figura maschile al suo fianco che potrà guidarlo ma io non sono suo padre. Michele lo è. È lui che deve prendersi la responsabilità di suo figlio non io.
“ Simone dai entriamo” mi dice l'avvocato guardandomi. Mi alzo sistemandomi pantaloni. Emma fa lo stesso senza lasciarmi la mano.
“ stammi vicino qualsiasi cosa dirà Monica non rispondere. Non ascoltare nemmeno ok?” erano passati cinque giorni da quando eravamo di nuovo fidanzati. Andava veramente tutto bene. Tra casa e lavoro noi eravamo affiatati sempre di più. I miei sentimenti crescevano giorno dopo giorno è sentivo anche che ciò non lo avevo provato nemmeno per mia moglie. Ecco forse ad oggi potrei pensare che sarebbe giusto un matrimonio con Emma e non con Monica. Perché quello che sento è completamente diverso.
Monica in tutto questo non mi aveva cercato da quel giorno che mi disse di Samuel, il che mi ha preoccupato un po' visto che era sempre stata insistente. Oggi la rivedo. Sono solo agitato perché non vorrei che Emma ci passasse di mezzo. Lei non c'entra nulla e non vorrei assolutamente che facesse qualcosa.
“ ok va bene. ” mi dice. Entriamo dentro. Monica è già al suo posto con il suo avvocato. Emma mi guarda sorridendomi. Si siede un po' lontana. Io dovrò stare davanti per forza. «stai tranquillo» mi sussurra prima che mi allontano da lei. Annuisco ancora preoccupato. Entra il giudice. Tremo.
“Allora siamo qui un altra volta. Ho capito che dalle due parti non ci sarà mai un accordo. Uno vuole una cosa. Uno ne vuole un altra. Non riuscite a mettervi d'accordo. I vostri avvocati mi hanno fatto arrivare le nostre richieste. Signor Baldassaroni lei conferma ancora una volta di non amare più sua moglie e di voler la separazione?” mi chiede.
“ confermo. Non voglio più avere a che fare con lei. Dopo avermi tradito in quel modo.”
“io non ti ho tradito!” protesta.
“ dici sempre così. Ma la verità è un'altra tu lo sai bene”
“ è perché hai un altra che dici cosi”
“ lascia stare fuori la mia fidanzata da questo posto e dal fatto che ci riguarda. Lei non c'entra nulla. Io voglio la separazione dal giorno che ti ho visto limonare con un altro. Te lo sei pure portato a letto. È ci hai fatto un figlio. ”
“ parli senza sapere. Ti sei fidato di due foto”
“ eh no! Il test di paternità conferma che non è mio figlio ma di quel coglione di Michele. Perché non è qua? Eh? Perché non è venuto a difendere la sua amante? ”
“ stai dicendo un sacco di castronerie. Vuoi soltanto liberarti di me... Samuel ti vuole bene invece. Tu ti comporti così. Non capisci. Ci stai solo facendo del male. ”
“ sapessi quanto tu me ne hai fatto a me. Tu e mia sorella. Vi siete coalizzate fin dall'inizio. Mi avete incastrato.. tu con tuo padre che mi voleva licenziare perché ci aveva scoperti e mia sorella con il fatto che sarebbe stata l'occasione giusta per rifarmi una vita.
Ho sbagliato, dal primo momento che ti ho detto si, io non dovevo farlo non era quella vita che volevo. Non volevo una persona che mi ricattasse. Non volevo una moglie presente solo per due anni ma per tutta la vita. Invece tu non ci sei stata. Te hai fatto sempre tutto come volevi.. uscivi con le amiche tue e io ero obbligato a lavorare perché altrimenti erano guai.
Ti sei girata tutte le discoteche finché non ti sei portata a letto Michele. Mi volevi far credere che Samuel era mio figlio. Ci ho creduto fino al quarto mese di gravidanza quando ho iniziato a fare i conti e non ero stato io ad essere stato tra le tue gambe. Pazzesco come volessi incastrarmi.
Ti dovresti soltanto vergognare per la madre che diventerai” mi sfogo finalmente di tutto. Il giudice ci guarda ad entrambi. Mi siedo sulla sedia continuando a respirare.
“ tu l'hai ammazzata tua madre. Pensa come stai messo” scatto in piedi, sto per raggiungerla quando il giudice mi blocca.
“ signor Baldassaroni non reagisca alla provocazione!” mi dice
“ ha sentito cosa ha detto? Io non ho ammazzato nessuno... Quello è stato un incidente.”
“ poverino. Fa la vittima adesso. Signor giudice dice un sacco di cavolate non gli creda. ”
“ io voglio il divorzio mi hai rotto le scatole adesso. ”
“ prenderò una decisione oggi. Stia tranquillo. Mi allontano per decidere ” annuisco. Vedo Emma arrivare verso di me. La vedo preoccupata.
“Amore” l'abbraccio “ stai tranquilla.”
“ Simo non ascoltarla. Non merita niente di te. Hai detto tutto oggi. Hai lasciato che il tuo cuore parlasse. ”
“ non devi dire quelle cose di mia madre. Con chi mi sono aperto io ”
“ non starla a sentirla. Non è colpa tua! ” mi stringe e mi lascia dei baci sul collo.
“ e menomale che tra di voi non c'era nulla. Non ti avevo notato prima altrimenti..” vedo Emma girarsi di scatto la guarda o meglio la fulmina.
“ senti mi hai stancata. Non ti devi dare nessuna spiegazione ne di prima né di adesso. Si siamo fidanzati. A te non ti deve fregare nulla. Ti voglio dire una cosa.
Io sono orgogliosa di stare al suo fianco. Te lo potrai solo sognare la notte. Non sai niente o meglio non hai mai capito nulla di lui. Stargli lontano.”
“ quanta rabbia mamma mia. Ti sei presa un alcolista e un assassino contenta tu”
“ non ti permettere! Non ti devi proprio permettere. Simone non è un assassino e se è stato un alcolista ne è uscito con le sue gambe.” scoppia a ridere. Tengo Emma per un braccio non voglio che accada nulla. Il mio avvocato ci guarda cercando di calmare le acque.
“ con le sue gambe? Mi fai ridere... Se non fosse per mio padre ad oggi Simone sarebbe morto nell'alcool. Dovrebbe baciarmi i piedi. ”
“ l'unica cosa che dovresti fare tu invece è sparire dalla nostra vita. ”
“ Emma lascia perdere davvero ” le dico allontanandola da quella situazione. Le lascio un bacio sulla guancia. Ho bisogno di stare tranquillo prima di sapere tutta la verità.
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𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️
Fanfiction𝑬𝒎𝒎𝒂 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒖𝒎𝒊 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒅𝒆 𝒖𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒂𝒔𝒔𝒖𝒎𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒂𝒊𝒖𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆 𝒆 𝒂𝒎𝒊𝒄𝒂 𝑨𝒏𝒏𝒂. 𝑰𝒍 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒛𝒊𝒐 𝒆̀...