26.

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Un coglione sono. Lo sapevo che sarebbe andata di merda. Non potevo pretendere che l'avrebbe presa bene a una notizia del genere. Dovevo dirglielo dal momento che le ho detto dei miei genitori. Sposto con un braccio tutto ciò che mi circonda, che cade in terra facendo un rumore pazzesco, i quadri con le foto dei miei genitori si rompono in mille pezzi.
Le lacrime bagnano il mio viso. Sentivo ogni parte di me andare a pezzi. Il cuore specialmente. Non lo sentivo neanche più.
“avevo chiesto pace. Pace cazzo! Volevo stare bene per una volta sola. Perché? Perché non posso essere felice eh? Me lo dite voi??? ” urlo dentro le mura di casa mia nessuno poteva sentire ciò che sentivo dentro di me “ l'ho persa. Anche lei ho perso. Ho perso il lavoro. Ho perso tutto quanto. Dai ditemi quanto vale vivere qui. È inutile... DOVEVO VENIRE VIA CON VOI. NON SONO CAPACE DI AMARE. DI VOLER BENE NESSUNO. HA RAGIONE LEI FACCIO SCHIFO” urlo ancora cadendo per terra.

Il campanello suona più volte. Non mi muovo. Non so chi sia. Non ho voglia. Sento dei pugni nel portone. Mi alzo. Apro, Anna è davanti a me.
“ se sei venuta a farmi la predica non sei accetta. Sto già male di mio”
“ come hai potuto Simone? Io mi ero fidata di te. Vedevo Emma felice. ”
“ Anna mi dispiace per ciò che sta succedendo. Ma tu mettiti nei miei panni. Ci staresti con uno che non riesce nemmeno ad ottenere un cazzo di divorzio. È da due anni che va avanti. ” le dico prendendo la bottiglia di vino che avevo lasciato sul mobiletto del soggiorno. Tutto era rimasto come prima. Le foto che aveva trovato Emma erano in terra. La fede anche.
“ perché non glielo hai detto? Lei avrebbe capito..”
“ ah sì? Dici che mi sarebbe corsa in contro dicendomi che mi voleva comunque. Ti rispondo io: no Emma non mi avrebbe più voluto, come non mi vuole adesso. Nessuno vuole uno che si è sposato per obbligo ma anche per paura di perdere tutto. Nessuno vorrebbe uno che non riesce a chiudere con il suo passato. Nessuno nemmeno te. ” le urlo contro.
“ sta a pezzi. ”
“ lo so. Anna lo so. Mi sento una merda va bene. Un giorno ho litigato con Monica mia moglie per me ex... Volevo dirglielo ci stavo riuscendo ma lei mi ha bloccato dicendomi che dovevo rilassarmi. Mi stava facendo un massaggio. Sono stato zitto di nuovo. Non me la sono sentita di rovinare tutto. ”
“ lo hai fatto adesso. Non hai pensato che venendo qua lo avrebbe scoperto?” mi chiede prendendomi la bottiglia e buttando il contenuto nel lavandino della cucina. “questa roba non ti serve Simone!”
“ glielo avrei dovuto dire io oggi. Ma lei ha rovesciato per sbaglio la scatola è ha trovato tutto. Io... Non ho più nemmeno il lavoro. Mi ha licenziato. Non vuole più vedermi ” cade il silenzio. Mi guarda.
“ se la vuoi davvero come pensi devi lottare. ” mi dice poco dopo.
“ non posso farle del male ancora. Anna l'unica cosa che farò sarà quella di spiegarle ciò che mi accade nella vita da anni.. ma non farò nulla per riprenderla. Ha ragione io faccio schifo. Avrei dovuto dirglielo. Ma non ho i coglioni. Non sono la persona giusta per lei. ”
“Simone guardami..- mi costringe a farlo - non potete buttare questi mesi insieme così per una pazza! Non puoi farlo!”
“ ci credi più tu che noi. Anna fidati, Emma sta troppo male e io non voglio peggiorare le cose. Puoi dirle che domani nonostante lei mi abbia già detto che lo farà, darò le mie dimissioni, è sparirò definitivamente dalla sua vita. Cercherò un altro lavoro. ”
“ non posso farlo Simone! ”
“ lo farò io domani allora!”
“ ma perché non vuoi lottare Simo? Non provi nulla per lei?’ mi chiede continuando a tenermi fermo senza che possa scappare via.
“ non starei così se non provassi nulla. Anna anche se io mi fossi innamorato di Emma non cambierebbe nulla. Lei non mi vuole. Le ho mentito. Non posso permettermi che stia ancora così. È già stata male per Andrea io sono solo un ostacolo per la sua vita. ”
“ stai dicendo un sacco di cazzate Simone. Se sei innamorato come le hai detto... Beh fai qualcosa. ” mi accarezza una guancia andando via di casa.

Sono rimasto di nuovo solo. Prendo alcuni documenti che mi sarebbero serviti per il giorno prima. Non sapevo veramente cosa sarebbe successo ma era giusto lasciarla andare.
Le avevo fatto solo ulteriori danni nella sua vita. Io non ero in grado di fare niente.
Non potevo amarla come pensavo.
«ciao Emma, mi dispiace per tutto. Domani vengo a lavoro per presentarti dei documenti poi vado via. Non ti darò più fastidio. » invio prendo l'altra bottiglia di vodka e inizio a bere tutto il contenuto. L'alcool brucia dentro l'esofago.
Volevo dimenticare.
Volevo finire tutto ciò che mi circondava.
Volevo che il dolore svanisse come aveva fatto tempo fa.

Anche se ti allontani resti qui, dai dipendenza come sigarette... Questo amore ci uccide lentamente, mi avveleni come sigarette. •

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora