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Una settimana dopo

Sono passati esattamente 7 giorni da quando i miei genitori sono qua a Roma. Ci divertiamo un sacco. Passo tanto tempo con loro o la mattina o il pomeriggio. Pranziamo e ceniamo sempre insieme. Simone quando io non sto in profumeria si prende la responsabilità di pensarci lui.
Mi fido ciecamente di tutto quello che fa.
“ allora sei sicuro di voler andare a questo evento da solo?” gli chiedo mentre gioco con le sue dita. Flavia aveva invitato la profumeria a questo evento avremmo potuto presentare delle provette nuove. Ieri  mia sorella ha avuto una storta, i miei non riescono a badare a Erik da soli ultimamente e mi hanno chiesto di esserci per dare una mano. Solamente che domani c'è appunto questo appuntamento importante. Simone sì è proposto di andare da solo.
“Emma si. Te lo detto non ti devi preoccupare. Ho capito come funziona questo mondo. Me la sono cavata fino ad adesso. ”
“ ho solo un po' di ansia Simo! E la prima volta che non ci sono. ”
“ devi stare assolutamente tranquilla. Anche perché sarà un evento dove parleranno di alcune cose e dimostrerò a tutti il tuo talento” mi accarezza la schiena facendo su e giù con le mani.
“ io mi fido di te. Lo so che ormai stai nel campo più di me quasi. Però...”
“ però devi stare davvero tranquilla.”
“ e se va qualcosa storto? Magari non piacciono le provette e tu non sai cosa dire?” mi prende la fretta di fare un sacco di domande. Simone si affretta a tenermi stretta. Mi fissa negli occhi.
“ se non piacciono quelle cose io sono Ronaldo dai Emma! Possibile che dopo tutto il successo che hai avuto in questi anni tu ti chiedi queste cose.
Hai preparato tutto con massima cura. Hai passato nottate dentro il laboratorio non puoi non piacere.”
“ non si può piacere a tutti. ”
“ non ho detto nemmeno questo. Devi credere in te però. Lo sai che non dico queste cose solo perché sono il tuo fidanzato. Ma davvero credo in quello che ti fai. Sei riuscita a creare cinque fragranze nuove tutte completamente diverse. ”
“si ma...” mi blocca con una mano sulla bocca. Mi bacia successivamente. I suoi occhi riescono a calmarmi un po'.
“ non voglio più sentire nessun «ma» . Domani andrò all'evento porterò tutto ciò che hai creato e vediamo cosa succede. Tu nel frattempo ti prendi cura della tua famiglia e di Erik. ”
“ vittoria non sta mai attenta. Proprio ieri doveva farsi male” esclamo esasperata. Avevo un agitazione addosso che non sapevo spiegare.
“Emma queste cose succedono ok? Tu devi però rilassarti.. quasi quasi domani ti mando in un centro massaggi.”
“ non sarebbe male ” rido “ ma io devo lavorare in mattinata”
“ tu pensi troppo a lavoro è questo il problema. Amore ti devi preoccupare anche per te stessa. Non lo fai mai!”
“ da quando ci sono loro lo sto facendo!” gli dico mentre appoggio le mani sul suo petto. Eravamo sul divano stretti vicini.
“ non abbastanza amore mio” gli sorrido. Mi piace troppo quando mi chiamava in quel modo.

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Avevo portato le provette a casa. Le guardavo molto preoccupata. Non avevo fatto altro che sentirne l'odore per tutto il tragitto. Vedo mia madre arrivare verso di me. Appoggio tutto sulla mensola.
“ che hai? Ti vedo strana” mi chiede mentre mi trasporta fuori nel balcone.
“ ho una morsa allo stomaco. Non lo so mamma. Non sono convinta di mandare Simone. Non perché non mi fidi di lui è che sono abituata a fare io queste cose”
“ Emma se vuoi...”
“ no resterò con voi. Ma non sono convinta al cento per cento. ”
“ perché per una volta cerchi di vivere la cosa con estrema calma?” mi chiede accarezzandomi il braccio.
“ perché sono una che ha bisogno di controllare la situazione, specialmente nel lavoro. Ho sempre vissuto questa situazione da sola. ”
“ invece io sono sicura che Simone ci porterà ottime notizie domani. ”
“ è bello quello che dici lui lo sai mamma?”
“ amore è bello vederti felice. È per questo che poi abbiamo accettato Simone. Vediamo quanto ti ami e soprattutto nessuno avrebbe fatto quello che ha fatto, senza minimamente conoscerci. Poteva pure non piacerci però lui l'ho fatto lo stesso. ”
“ credo che neanche mi merito un uomo cosi”
“ ma smettila! Emma ha ragione tua sorella devi credere in te stessa e negli altri. ”
“ non lo dice solo vittoria ma me lo ha detto anche Simone stamattina. ” mi abbraccia. Inizio a piangere, scarico la tensione in questa maniera. Avevo una fottuta paura che tutto ciò che stava per accadere, sarebbero potute cambiare molte cose del negozio se le provette non fossero piaciute.

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“allora sei pronto? Sicuro di voler fare questa cosa?”
“ non ti devi preoccupare. Domani salterà tutto!”

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora