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Il sole filtra dalla finestra di casa. Mi colpisce sul viso svegliandomi. Una mano sul fianco mi fa capire che stanotte è successo davvero. Mi sono concessa a lui. Lo volevo con tutta me stessa. Non mi pento di niente. Mi ha detto che mi adora che molto importante per me questa cosa.
Mi ha fatto una dichiarazione che nemmeno Andrea mi aveva mai fatto. Sono rimasta stupita. Era nervoso, imbarazzato e con il timore che potessi respingerlo. Mi ha stretto il cuore. Accarezzo il petto fino ad arrivare alla catenina d'oro con la croce che porta al collo.
“buongiorno piccola” mi dice con la voce ancora impastata dal sonno.
“buongiorno ” mi distendo un po' per lasciargli un bacio sulle labbra. “ questo è il miglior risveglio dopo un mese che ci frequentiamo” gli dico.
“ anche per me. Non ci riuscivo più a vederti  andare via”
“ perché non me lo hai detto subito. Saresti rimasto qua”
“ lo so. Ma te lo detto non volevo bruciare le tappe. Oggi è domenica cosa facciamo?” mi chiede accarezzandomi il fianco nudo. Tiro su il lenzuolo per coprirci meglio.
“ ti va se andiamo in giro un po'?’
“ tutto quello che vuoi!”
“ non hai da fare?” gli chiedo. Ho pensato subito al fatto di sua sorella. Magari aveva cambiato idea.
“ non ho nulla da fare. Mia sorella arriva in serata. In ogni caso te lo detto ieri non voglio vederla”
“ Simo sei sicuro? Non è che ti penti?”
“ Emma non mi pento proprio di niente. Finiremo per litigare. Può benissimo andare a vedere la casa, prendere ciò che vuole, le chiavi le tiene. Io non voglio vederla”
“ è sempre tua sorella”
“Sara ha sempre avuto il vizio di pensare che il resto del mondo girava intorno a lei. Quando ero piccolo mi diceva sempre che io non dovevo essere della famiglia, non voleva proprio avermi come fratello quando poi sono morti i nostri genitori.. le cose sono peggiorate. ”
“ ma non può fartene una colpa. ”
“ lo farà per sempre Emma. Ormai non ci faccio più caso” respiro.
“ andava d'accordo con la tua ex fidanzata?” annuisce. Intreccia le nostre mani.
“ andava d'accordo con Monica perché sono della stessa pasta. False complottiste e soprattutto tutte due si sentono regine del nulla.”
“ parlare così di tua sorella è come snon la potessi vedere”
“ è così Emma. Io le voglio bene ma da quando ho capito che ha un comportamento poco corretto nei miei confronti ho deciso che non potevo più volermi male.”
“ perché finita con questa Monica?”
“ perché mi ha ferito nel vero senso della parola. Non fisicamente ma con dei gesti molto brutti. ”
“ ti ha tradito?”
“ ha fatto un figlio con un altro” confessa facendomi sbarrare gli occhi. Non credevo alle mie orecchie. Non solo gli aveva messo le corna ma... Aveva persino fatto un figlio con il traditore. “ ti prego però non pensiamo più a lei. Pensiamo a noi. Solamente me e te.” mi butto su di lui abbracciandolo.
“ comunque anche io ti adoro” gli dico rispondendolo a quello che mi aveva rilevato poco prima di addormentarsi.
“ non sai quanto tu possa rendermi felice. Sento di essere a posto con me stesso adesso. ” quelle parole mi facevano tremare da doverlo baciare subito senza dire niente altro. Appoggia le mani sul mio sedere nudo e lo stringe un po'.

Decidiamo di alzarci. Fare colazione insieme e poi cambiarci per uscire. Lo trovo con il telefono in mano. Muove velocemente le dita. Sembra agitato e nervoso. Infatti, come mette in tasca il telefono poco dopo tira un pugno sul mio divano di casa.
“ ehi ” lo chiamo. “ che succede? Chi ti tormenta?”
“ sempre la stessa persona. Scusa sono veramente nervoso. Non dovrei. Ho te al mio fianco” passo la mia mano sulla sua guancia che mi punge per via della barba.
“ non ti devi preoccupare di niente. Ora usciamo. Lasci perdere chiunque sia. ” gli dico sequestrando li il telefono dalla tasca del pantalone. Lo appoggio sul tavolino di casa.
“ ora possiamo andare!”
“ mi fai lasciare il telefono qui?”
“ si. Così non ci distrubera nessuno” annuisce. Lo spingo verso la porta e usciamo definitivamente da casa.

“Emma ti prego pietà. È il sesto negozio che ci giriamo!” mi dice. Decido di non entrare. Mi fa un po' pena. Ridacchiò. Salgo sulla schiena e mi tiene dalle cosce per non farmi cadere.
“camminiamo così?”
“ yes. Sto comoda” gli dico.
“ non sono molto sicuro. Ti guardano sicuramente il culo”
“ sei geloso? ” gli chiedo sorpresa che lo fosse. Mi aveva dimostrato in questo mese che non lo fosse più di tanto. Anche se in realtà la nostra vera uscita era oggi.
“ si. Non voglio che nessuno ti guardi come ti guardo io”
“ beh ti dico che possono pure guardare. Tanto io sto con te. ” mi tiene ancora sulla sua schiena camminiamo verso un ristorante per pranzare. Era volato via il tempo senza che ce ne accorgessimo.
Ci ordiniamo da mangiare. Aspettiamo a tavolo è Simone mi bacia dolcemente.
“ sei bellissima lo sai?”
“ grazie anche tu lo sei”
“ mai quanto te”
“ no davvero. Anche tu sei bello. ” intreccia le nostre mani guardandomi ancora.
“ hai sentito Anna? Sua madre?”
“ sta meglio. Domani però non viene a lavoro deve andare a ritirare dei documenti. Quindi stai da solo tutta la giornata. ”
“ io non sono solo. Ho te dietro.”
“ e no tesoro. Domani sto da Ylenia devo finire di compilare i moduli nuovi per gli stagisti. ”
“ quindi sto solo soletto sul serio?”
“ si. ”
“ quanto torni però?”
“ a metà pomeriggio cucciolo” gli dico passando il dito intorno alle labbra.
“ mhm allora la sera torniamo a casa insieme. Sto da te" si autoinvita facendomi sorridere.
“ quanto vuoi puoi stare. ”
“ come vuoi gestire la cosa a lavoro. Prima o poi lo capiranno lo sai?” mi chiede preoccupato un pochettino.
“ finché non lo capiranno possiamo limitarci a quello che abbiamo fatto in questi mesi. ”
“se mi viene voglia di baciarti come adesso”. Si ruba un bacio a stampo velocemente perché arriva la cameriera che lo guarda per qualche secondo. Lo avrà capito che sta con me o vorrà un disegnino?
“vieni nel retro è mi baci. Torni però subito a lavoro”
“ ok affare fatto” sorrido. La cameriera è ancora ferma a guardarci.
“ ti sei incantata? Non ci serve altro grazie” le dico. Se ne va. Simone se la ride sotto i baffi. Piccola scenata di gelosia. La prima.
“ ti adoro davvero...” mi dice poi inizia a mangiare. Anche io ti adoro pure troppo è questo il problema.

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora