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Due ore prima
tra poco ciò che pensano di avere non avranno più!”
“ vedrai non esisterà più nessuna boccetta di profumo famosa.”
“ mi raccomando devi prendere quelle provette e poi fare il resto. Non colpi di testa!”
“ tranquilla”
“ i fiammiferi e la benzina li hai presi?”
“ si. Ora vado altrimenti si fa tardi. Riceverai  notizie”

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Due ore dopo

Ho salutato Emma poco fa. Sto raggiungendo l'evento. Flavia mi ha detto che praticamente un specie di locale vicino alla nostra profumeria. Trovare parcheggio sarà un impresa. Controllo la piccola borsetta dove ci sono i profumi. Ho una responsabilità enorme. Un po' di agitazione la tengo addosso, non è mai successo che andassi da solo ma voglio che si fidi di me.
Sono sicuro che andrà tutto bene.

Entro finalmente dentro saluto quasi tutti gli invitati. Consegno le provette al delegato Giorgio.  Lucia mi abbraccia, avevamo instaurato un rapporto ormai ed era contenta che Emma avesse accettato la mia corte. Se penso a quella prima volta mi viene da ridere. Era così ferma bell'idea che non potessi piacerle.
“ anche tu qui?” mi volto e vedo il mio amico Luca
“ non ci posso credere! Anni che non ti vedo. E adesso?”
“ adesso sono amministratore di una profumeria a Milano. E tu? ”
“ io lavoro nella profumeria di Roma. La più importante. Emma la mia titolare non c'è oggi. ”
“ e si fida di te ? ” mi chiede prendendomi in giro.
“ si.  Non sono poi così maldestro”
“ mi ricordo invece a scuola che non ne combinavi una giusta. ” gli do un colpo sul braccio. “ ho saputo di quel fatto... Mi dispiace simo”
“ è stato difficile accettare che vi foste allontanati. Era un periodo brutto avrei voluto un aiuto. ”
“ mi dispiace davvero. Ma anche per noi sapere che non sei stato bene era difficile. Sei stato una settimana in coma. Oltretutto tua sorella ci chiamo dicendoci che era colpa tua e nostra è di starvi lontano.” sbarrò gli occhi. Non sapevo nulla di questa cosa. Incredibile.
“ io.. Luca non sapevo niente. Mia sorella mi odia. Ancora oggi dice che è colpa mia. ”
“ non lo è Simone! Sono cose che accadono” annuisco.
“ la mancanza non puoi colmarla così all'improvviso”
“ hai trent'anni però.. non hai pensato ad andare avanti. Una famiglia tua?”
“ ci ho provato ad averne una mia. Mi sono sposato...”
“ oddio è quando?” mi chiede scioccato. Lo blocco nell'entusiasmo.
“ Aspetta.. mi sono sposato con la figlia di quello dove lavoravo, poi è andata a letto con Michele e c'ha fatto un figlio che voleva fare credere che era il mio ”
“ ma come?”
“ già. Ha tradito tutta la mia fiducia. Lui poi... Che schifo guarda”
“ e adesso ? Sei solo? ”
“ no ora sono felicemente fidanzato, ho ottenuto la separazione e sono molto felice”
“ sono contento per te allora. Si vede da come ne parli che sei molto innamorato”
“ sì e la mia vita” sorrido e anche lui sorride con me.
“ un attimo di attenzione: siamo pronti per sentire tutti i vostri profumi. Ma signor Baldassaroni mancano i suoi? Come mai è qua senza provette?”
Che cosa?? Avevo consegnato le provette al delegato come era possibile che non ci fossero?

guardi credo che lei si stia sbagliando io ho consegnato tutto poco fa!” dico avvicinandomi al tizio.
“ ci sono tutti tranne il suo. Non abbiamo tempo da perdere!”
“ neanche io! Sinceramente sono venuto qua perché la signorina Flavia ci aveva invitato e perché Emma aveva creato dei profumi bellissimi. Non può dirmi che non ci sono!”
“ guardi... - indica il tavolo. - qua non c'è niente. A chi ha dato i profumi lei?”
“ al signore affianco” gli dico subito.
“ Giorgio ma..”
“ c'era un ragazzo mentre andavo in stanza che mi ha detto : faccio io non ti preoccupare. Mi sono fidato pensavo lo avessi mandato tu!” si volta verso quello che prima mi stava accusando.
“ io non ho mandato nessu...” viene bloccato da delle urla. Mi volto velocemente.
“ fuocooooo... Il locale sta prendendo fuocooo” uno urla forte correndo.
“ ma cosa cazzo sta succedendo???” dico. Vedo le persone correre verso l'uscita che si è bloccata. Merda! Non è possibile.
“ siamo bloccati qua dentro’ urla Lucia.
“ dobbiamo chiamare qualcuno.” dico tossendo. Il fumo era arrivato al centro dalla sala mentre i vetri iniziavano a spaccarsi.
“ qualcuno faccia qualcosa” urlano in coro. Cerco il telefono in mano e chiamo i vigili del fuoco. Spiego la situazione. Luca corre verso la porta cercando di aprila con pochi risultato. Il fuoco inizia bruciare il mobile con tutti i profumi. Ci riuniamo  in un  punto.
“aiutooooo!” sento dire alla mia destra. Cerco di individuare la figura e vedo una ragazza bloccata tra due sedie e il fuoco che la circonda. Porca vacca.
Tossisco mentre mi avvicino.
“Simoneeee!”
“ Luca devo andare. Non posso lasciarla li”
“ è pieno di fuoco puoi farti male”
“ non mi importa. Questa volta posso fare qualcosa. Non è come con i miei genitori” urlo. Uno scoppio ci fa spaventare. La ragazza urla ancora di più. Mi precipitò da lei di corsa, sento il calore del fuoco sulla mia pelle.
“ agganciati alla mia mano.”
“ tu stai bruciando ” mi dice preoccupata.
“ dammi la mano non dire nulla” gli dico. Sta zitta e afferra la mia mano. La tiro fuori cercando di non farle male. Vedo che riesco ad allontanarla dal fuoco. Ho ormai i pantaloni in fuocati. Sento dolore ovunque. Anche le braccia iniziano a prendere fuoco.
Brucia tutto su di me. Tossisco sempre più forte appena inizio a respirare l'aria che c'è intorno.
“ Simoneeeeee!” la voce di Lucia è l'ultima cosa che sento. Poi buio.

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Monica il locale sta prendendo fuoco. Le boccette le rotte poco fa.
Emma ha perso tutto. ”
“ Domani riceverai i soldi. Grazie Andrea. Sei stato formidabile”

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora