55.

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Quando apro gli occhi mi trovo sdraiata sul lettino. Mia madre che mi tiene la mano. Ero con Simone poi buio.
“ mamma perché sono qua ? ” le chiedo sono ancora intontita.
“ sei svenuta. Simone ha urlato perché non può suonare il campanello. Il medico è entrato, e tu stavi sulla sedia priva di sensi”
“ posso andare da lui adesso?”
“ no Emma. Ha detto il medico che devi aspettare le analisi. Sei sotto sciock ed è normale che tu ti sia sentita male”
“ ma io sto bene. Simone no. ”
“ sei testarda! Adesso stai ferma qui ok? Appena arriva il dottore chiediamo se puoi andare da lui”
“ ma Simone è da solo. Come sta?”
“ sta bene. Le analisi stanno a posto, ha solo le bruciature da curare. Ha inalato tanto fumo è per questo resterà qui. Gli hanno dato un po' di ossigeno poco fa per depurare i polmoni”
“ che cazzo gli è venuto in mente? Poteva morire!” dico nervosa.
“Emma in quella situazione avrei fatto la stessa cosa. Ha salvato una persona” sbuffo. Mia madre ha ragione. Considerando che lui sente ancora le colpe dei suoi genitori, salvare quella ragazza avrà sollevato le sue pene. Nonostante potesse morire anche lui.
“ mi ha detto che c'è qualcuno che voleva farci del male. Hanno fatto sparire le mie provette e poi hanno appiccato il fuoco. ”
“ ne è sicuro?”
“ si. Dice che è stato fatto apposta. Io non so chi potrebbe essere mamma. Chi ci vuole così male?” chiedo esasperata da tutto quello che ci stava succedendo. Avevamo trovato la pace da poco tempo dopo la separazione. Ci stavamo godendo i nostri giorni con la mia famiglia.
Adesso questo. Mi scoppiava la testa.

“Emma davvero non sai chi potrebbe essere? Se ci pensi c'è solo una persona..” la guardo cercando di capire. Il medico però entra e non faccio in tempo a risponderle.
Speravo che ne Monica e ne sua sorella potessero arrivare a una cosa del genere. Vedere morto il proprio ex marito o proprio fratello sarebbe stato cattivo. Molto cattivo.
“ allora Emma ti devo dire alcune cose. - annuisco - hai il ferro basso quindi ti ho prescritto delle pastiglie da assumere la mattina appena sveglia. Poi un altra cosa: non so se tu già lo sai...”
“ che cosa? Mi devo preoccupare?”
“ dipende dai punti di vista. ”
“ dottore è grave?” chiede mia madre agitandosi.
“ no signora. Sua figlia è solo incinta” sbarrò gli occhi. No non poteva essere. Simone è sempre stato attento e io anche con la pillola. Non potevo essere incinta.
“ ne è sicuro? ”
“ si signorina. Le analisi del sangue non mentono. Il test risulta 100% positivo. ”
“ io..” non so cosa dire. Soprattutto Simone in queste condizioni come posso dirgli che aspettiamo un bambino. Metterei solo nei casini tutto.
“ vi lascio sole. Emma tra dieci minuti ti stacco la flebo ok?” annuisco. Esce dalla stanza e guardo mia madre nel panico totale.
“ non sapevo nulla. Io non ho nemmeno controllato il ciclo. Siamo stati così presi dallo stare insieme che... ”
“Emma oh! Stai tranquilla. Sei incinta non hai niente di grave. ”
“ non voglio deludervi. ”
“ non ci hai deluso. Papà sarà contento di sapere che diventa nonno per la seconda volta. Pensa quanto possa esserlo Erik.
E soprattutto devi dirlo a Simone!”
“ no. No. Io non posso dirglielo!”
“Emma sei impazzita? È suo figlio!”
“ ma hai visto come sta messo? Sta male. Secondo te posso dirgli che aspettiamo un bambino adesso?”
“ Emma non glielo puoi nascondere. Guarda che poi ti cacci nei casini. Lui perderà fiducia in te. Non fare come la sua ex moglie”
“Mamma non posso. Voglio che prima stia bene poi glielo dirò”
“ stai sbagliando Emma”
“ non importa se sto sbagliando io! Voglio che lui stia tranquillo adesso" scuote la testa. Mi prende la mano.
“ io sono al tuo fianco. Ma non è giusto quello che stai facendo Emma. Gli stai tenendo nascosto una cosa troppo importante. Soprattutto per quanto tempo?”
“ il giusto tempo. Finché non si riprende”
“Emma..”
“ mamma ti prego! ” la supplico. Non so cosa sta succedendo. Aspettiamo un bambino è a me sembra di essere in un limbo. Non capisco nulla.
Troppe cose insieme.
L'incidente. Tutto.

_________

Spingo la porta cammino verso il letto di Simone che dormiva. Mi siedo accanto a lui nella sedia accanto.
È proprio bello. Il mio cuore pulsa d'amore per lui. Vorrei dirtelo amore ma non è il momento. Devi stare bene. Devi riprenderti.  Poi ti prenderai cura di noi. Sono sicura che saresti un papà magnifico.
Questo bambino potrebbe essere la tua rinascita. La tua nuova vita.
Non lo abbiamo cercato. Non ne abbiamo nemmeno parlato di una probabile famiglia. Ho sempre visto in te una voglia di creartela. Il fatto di Monica ti rende forte.
“ ehi guarda che se continui mi consumi” mi dice riportandomi alla realtà.
“ ti sei svegliato?”
“ si” gli rimetto la mascherina
“ meglio che tu la tenga. Hai respirato troppo fumo lo sai?” muove la testa di sì.
“ tu come stai?”
“ bene. È stato un calo di zuccheri e lo sciock. Ho rotto pure il telefono dopo la chiamata”
“accidenti! Dovrò comprarti un telefono nuovo” tossisce.
“ simo per favore resta fermo. Ti fa male!”
“ ti preoccupi troppo. Stai tranquilla. Sto bene. ”
“ non mi sembra stai tossendo. E poi guardati sei tutto bendato.”
“ quelle più gravi stanno nelle gambe per fortuna la camicia che hai scelto ha coperto un po' di più. ”
“ avevi pure la giacca nera. ” annuisce.
“ ma senti me lo potresti dare un bacio. Da quando sei arrivata che...” tossisce. Mi avvicino.
“ se stai zitto si” mi guarda con due occhi da bambino. Lo rimpirei di baci e non solo quelli.
“Ti amo” gli dico prima di spostare leggermente la mascherina dell'ossigeno, lo bacio prima a stampo poi faccio incontrate le nostre lingue. Mi era mancato un sacco.


* Iniziano le prime bugie. Cosa accadrà?
Quando glielo dirà Emma?
Simone accetterà questo bambino? *

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora