23.

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Speravo che le cose non cambiassero. Simone mi trattava come una principessa. Era sempre presente in ogni occasione. A lavoro e dopo lavoro. Non mi faceva mancare nulla.. oggi aveva un altro appuntamento in tribunale. Volevo fargli compagnia ma mi ha detto che non era giusto mettermi in mezzo a una questione troppo forte. Mi sono sentita un po' messa da parte come se quella questione nonostante fossi la sua fidanzata non mi riguardasse.
“ che c'è?” mi chiede Anna dopo aver aperto una confezione di profumi.
“ non lo so. Secondo me Simone ha già un altra. ”
“ ma che dici Emma?”
“ dai Anna, uno che cambia così di colpo... Non lo so. Oggi doveva andare in tribunale avrei voluto stare con lui. È sempre nervoso. Magari avrei potuto parlare con sua sorella. ”
“ Emma non credo Simone ti menta. Non credo nemmeno lui abbia un altra. Altrimenti non ti avrebbe proposto di andare a casa sua”
“ non lo so Anna davvero. ”
“ gli hai chiesto perché è nervoso?”
“ si. Il fatto che sia sorella gli dia la colpa di aver ammazzato i suoi genitori” le dico sincera. Sapevo di potermi fidare di lei non lo avevo detto a nessuno.
“ in che senso? È un assassino e non lo sapevamo?” spaventata mi guarda. Scuoto la testa.
“ no Anna. Simone era in macchina con i suoi genitori quando sono morti. Lui l'unico sopravvissuto all'incidente. ”
“ oddio Emma mi hai fatto prendere un colpo. Ora capisco perché a volte stringe la catenina sul collo” annusco.
“ mi dispiace un sacco per lui te lo giuro. Quando sento i miei genitori poi mi sento in colpa. Vorrei presentarlo alla mia famiglia. Lo so che sono lontani e che li vedrà solo in uno schermo. Ma vorrei renderlo partecipe della mia vita.
Anche se lui oggi mi ha messo da parte. ”
“ non ti ho messo da parte perché volevo che tu non dovessi entrarci. Voglio solo proteggerti da delle persone che ti possono fare del male” la sua voce è alle mie spalle. Infatti, mi giro ed è lì che mi guarda.
“ io...” mi butto tra le sue braccia. Incurante che potesse entrare qualcuno.
“ non ti devi assolutamente scusare Emma. L'ho capito stamattina quando ci siamo allontanati che ci eri rimasta male. Davvero.. io vorrei che fossi completamente presente in tutta la mia vita. Ma questa cosa del tribunale fa male a me figuriamoci a te. Io non vedo l'ora che finisca. Anche oggi è andata male. Non ho voglia più di lottare con certa gente”
“ io pensavo soltanto che tu mi volessi tenere lontana da tutto” mi accarezza i capelli. Scuote la testa.
“ sei la mia fidanzata non voglio assolutamente che te stai lontana da me. Te lo detto l'altra volta ci sono delle cose che dovrei dirti ma sono bloccate dentro. ” gli lascio un bacio sulle labbra al volo. La porta si sente aprirsi e ci allontaniamo velocemente.
“ buona sera” un signore all'età di cinquant'anni credo va verso Anna e le chiede dei consigli.
“ vuoi una mano con questi?” mi chiede Simone mentre mi verrebbe voglia di abbracciarlo, coccolarlo e baciarlo per tutto il tempo.
“ si grazie” gli dico. Mi fa l'occhiolino,alza la scatola permettendomi di sistemare subito tutti i profumi nuovi.

Prendo la mano a Simone mentre raggiungiamo la mia macchina. Oggi faceva un caldo bestia mentre adesso fa freddo.
“ stai da me?” gli domandò facendolo voltare verso il mio viso.
“ se non disturbo..”
“ no che non distrurbi. Ti voglio con me”
“ ok allora passo a casa a prendere il cambio. Domani veniamo insieme”
“ certo.” erano cambiate un po' di cose. Volevo passare con lui tanto tempo. Non riuscivo a sprecare un minuto di più senza Simone. Ogni giorno andavamo a lavoro insieme è tutto mi sembrava più bello.
“Simo..” mi guarda ancora “ domani c'è un evento importante per una marca nuova. Mi accompagneresti?” questa volta avevo trovato il coraggio. È poi eravamo fidanzati non mi dovevo vergognare a chiederglielo.
“ stavo pensando quando me lo avresti chiesto. Ti ho sentito due giorni fa parlarne con Anna. ”
“ è che eri preso per la sentenza che non volevo combinare ulteriore danno. Ma te lo avrei chiesto lo stesso.”
“ non avresti aspettato a domani?’ scuoto la testa.
“ no. Non siamo poi così messi male come la prima volta” gli dico. Mi alzo sulle punte e lo bacio.
“ no. Siamo messi peggio ” scoppia a ridere “ siamo fidanzati è nessuno dei tuoi colleghi lo sa”
“ non importa sinceramente. Possono pensare quello che vogliono. Alla fine l'amore non lo cerchi ti viene a trovare quindi perché mi devo preoccupare. Il negozio è di mia proprietà. ”
“ così ti voglio. Madonna mia” mi prende il viso è mi bacia lui questa volta. Mi fa salire in macchina dopo l'ennesimo bacino a stampo. Torno a casa con la consapevolezza che lui mi vuole sul serio.

𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑢𝑚𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora