Il viaggio è stato tranquillo, almeno quello che davo a vedere alla gente intorno a me. Ma il problema è dentro di me. Mi sento svuotata, sono un guscio senza anima. Continuo a fissare il cielo che man mano che il tempo passa cambia colore. Spero che questo viaggio duri una vita intera, invece forse presa dai miei pensieri non mi accorgo neanche che avevano annunciato di allacciare le cinture di sicurezza perché dovevamo atterrare. È la vecchietta accanto me che mi scuote dal braccio <Tesoro devi allacciare la cintura di sicurezza siamo arrivati a Boston >! Annuncia con un luccichio negli occhi. Forse per lei è un viaggio di piacere, forse sta tornando a casa da qualcuno. Mentre per me è un sacrificio.
Si aprono le porte e io aspetto seduta che la gente scenda. Io l'avrei fatto per ultima, con calma, non ho nessuno da abbracciare volentieri, non ho voglia di vederli, ma prima o poi sarei dovuta scendere.
Con la lentezza di un bradipo mi avvio al recupero bagagli. Affero le mie valigie e mi incammino pensando a lui. I suoi occhi sono impressi nella mia mente, il suo profumo nel mio naso, le sue mani sul mio corpo. Un brivido forse dovuto alla malinconia mi trapassa da capo a piede. Devo reagire o ne sarei rimasta vittima. Ma io non voglio reagire, io voglio lui qui con me.
Lo vedo da lontano. È venuto a prendermi. Dovrei forse sorridergli come stava facendo lui con me? No. Non lo faccio , resto inespressiva e triste. Io non voglio lui qui . Io non volevo esserci proprio qui.
Vengo chiusa nelle sue braccia dove il suo profumo invade le mie narici. Mi dà fastidio questa fragranza, troppo forte, troppo diversa dalla sua. Non ricambio l'abbraccio, non serve a nulla mentire. Non sono contenta di rivederlo. <Ciao piccola! >Anche la sua voce urta i miei nervi,poi sentirmi chiamare così, mi riporta al suo piccoletta. Dio mi manca l'aria, ho bisogno di liberarmi da queste braccia che mi tolgono il respiro.
<Ciao Ethan! >. Rispondo in modo freddo. Lui come se nulla fosse, oppure fa finta di non percepire il mio non essere felice di ritrovarmi qui, afferra le mie valigie e insieme ci incamminiamo <Ti vedo in ottima forma>mi dice. È chiaro, si sta prendendo gioco di me. <Oh, si sto benissimo grazie, mi sono divertita tantissimo e sono molto dispiaciuta di essere ritornata qui...>Glielo dico perché voglio fargli capire che non sarei stata zitta e continuare a subire il suo viscido sarcasmo. Lui mi rifila un'occhiataccia, ma io faccio finta di non notarla, alzo il mento e vado dritta verso l'uscita.
In macchina, non parliamo molto, è lui che continua a pormi domande, dove io rispondo il minimo indispensabile. Non ho voglia di far finta di nulla, non ho voglia di stare meglio.
Quando arriviamo davanti alla mia casa, ho un sussulto. Mia madre è qui davanti che mi aspetta con un enorme sorriso. Mi chiedo che cazzo hanno tutti da sorridere. Quando esco mi fermo a fissarla. Poi lei mi abbraccia dicendomi < Oh tesoro sono così contenta di rivederti. Mi sei mancata tantissimo!> Non ho in tempo a riflettere se faccio meglio tacere e oppure mandarla a quel paese davanti ad Ethan,che la mia bocca fa tutto da sola. <Davvero? Peccato che non ti sia degnata di chiamarmi una sola volta in due mesi e l'unica volta che io l'ho fatto mi hai liquidato perché avevi un'appuntamento dall'estetista. Comunque tranquilla sono stata davvero benissimo senza sentirti... > afferro le mie valigie e mi fiondo nella mia camera. Ne ho già abbastanza della loro inutile presenza.
Dopo un pó qualcuno viene a bussare alla mia porta, riesco giusto in tempo ad inviare un messaggio ad Adam e cancellarlo <Sono arrivata avvisa gli altri... > quei puntini di sospensione sono per lui.
<Hai voglia di uscire, stare un po' insieme >? Mi chiede Ethan, una volta spuntato in camera mia. <Scusami, voglio disfare le valigie e andare a letto, sono stanca > È chiaro quanto ci sia rimasto male, ma non disse così chiude la porta senza battere ciglio. È davvero strano vederlo così accondiscendente, devo stare attenta a non tirare troppo la corda.
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Sei Lacrime E Passione
RomanceSummer ha diciassette anni e decide di passare l'estate da suo padre a New York. Ma il suo non è realmente un viaggio di piacere, è un modo per scappare da una madre fredda e calcolatrice, e da un destino già deciso. Proprio lì incontrerà Ade, un s...