FINALMENTE NOI

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🔴 CONTIENE SCENE ESPLICITE🔴

Quando entro in casa è esattamente come la ricordavo. Lo stesso profumo di lui...Tabacco.

Mi adagia sul tavolo rimanendo al buio. È tra le mie gambe e, questa cosa mi manda in pappa il cervello e mi lacera la gabbia toracica che incassa i colpi del mio cuore. I nostri respiri sono l'unica cosa che si può ascoltare, in questo silenzio che circonda le nostre figure. Sono gli unici suoni che riuscivamo ad emettere.

La sua mano si appoggia sul mio viso. Il calore che emana è pari a quello dell'equatore. Oppure sono io che sto prendendo fuoco, perché ormai ho capito quanto lo desidero.
Sto per dire qualcosa quando lui mi zittisce con un dito sulle labbra

<Shh> Mi dice soltanto. Non riesco a vedere il suo volto, se è arrabbiato, se è sereno o meglio ancora, eccitato.

La sua mano scende verso il collo. Il mio cuore sembra un tamburo. Suona la melodia di una canzone lenta e dolorosa. Mi sento in piena agonia. Lo voglio con me, dentro di me.

Il suo dito sfiora la mia gola, per poi scendere giù, lentamente... lentamente. Poi risale una volta arrivato alla giuntura dei miei seni. Sembra non volermi toccare. Ma io spero il contrario.

Avvicina il suo viso al mio orecchio sembra ci soffi vicino, o è il suo respiro, non riesco a capirlo. Ormai non ci sto capendo granché di ciò che sta succedendo. Poi, le sue enormi mani si schiantano sul mio culo, provocando un rumore di schiaffi attutiti solamente dal mio pantaloncino. Mi ritrovo schiacciata a lui. Ed eccolo lì il mio Ade. Il Dio degli inferi. È capace di bruciami guardandomi, ma il fuoco che io sento sulla mia pelle, sembra come se lui mi stia arrostendo, come si fa con la carne sulla griglia. Il fuoco che brucia la carne, lei che stridula al dolore, al calore. Eccola la mia sensazione...

Mi aggrappo alla sue spalle larghe, perché voglio salire sul suo bacino. Voglio che quelle carni si consumino con il fuoco che ormai si è acceso tra di loro.

< Piccoletta!> questa voce così profonda ma sussurrata è un peccato carnale. Quel peccato che io ho sempre evitato, ma che con lui è diventato priorità da commettere.

<Ade!> sussurro a mia volta.

Non sapevo né cosa dire né cosa fare. Mi lascio guidare da lui e dalle sensazioni troppo forti che provo.

<Dove sei stata? Mi chiede, tra un bacio e una carezza al mio corpo. Molto ingenuamente ma con la verità che vuole esplodere come una bomba gli rispondo

<A mangiare una pizza, un gelato e ho fatto due chiacchiere col cameriere che mi ha anche offerto la cena...> voglio che le parole finiscano il prima possibile per passare direttamente ai fatti. Ho deciso che sarà lui la mia prima volta. In fondo è il mio primo e vero amore.

Lui mi prende da dietro la nuca e mi tira dai capelli. Mi immobilizzo, trattengo anche il respiro. Dovrei avere paura... ma non ce l'ho.

<Ade! Mi fai male!>Riesco solamente a dire. Il suo sospiro si scaglia sul mio viso inclinato

<E mentre tu mangiavi, ridevi, non hai pensato a tuo padre? A me?> Ha ragione ad essere arrabbiato, ma sta rovinando l'atmosfera che si sta creando tra di noi.

<Po... possiamo accendere la luce?> Ed eccola qui la Summer fifona, che torna a fare capolino come una codarda.
Ride, ma di una risata strana. Non l'ho mai sentito ridere in questo modo. A dire la verità l'ho sentito ridere poco. Non mi piace comunque come si sta comportando.

<NO!> È la sua risposta secca. Esattamente come secca è diventa la mia bocca. Ha prosciugato tutta la mia saliva. Oltre al fuoco ha acceso in me quel senso di paura, dove non trovo via di scampo. È il suo modo di sedurre? O di punire chi sbaglia?

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