(70) Insegnami A Viverti

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Mi sveglio sentendomi stravolto. La stanchezza di ieri la sento addosso, ma forse ancora di più è la stanchezza di tutto ciò che abbiamo dovuto sopportare che adesso sta venendo fuori.

Piano, perché non voglio svegliare la piccoletta che dorme beata mi siedo sul letto. Sono ancora nudo ed è la sensazione di libertà che provo è pari alla pace che dopo tanto tempo ho assaporato e trovato. Forse non dovrei abbassare la guardia perché io lo so che nonostante tutto nella vita non si smette mai di pagare per i propri errori, ma sinceramente sono stufo di vivere con l'arma puntata alla testa sempre pronta ad esplodere appena commento un passo falso.

Per adesso me la vivo e me la godo se poi anche con lei dovrò pagare per un qualcosa, allora lo affronterò, ma mai rinuncerò a lei. Non sarò più un codardo, non troverò più una scappatoia che mi aiuti ad uscirne illeso, salverò sempre lei e nel momento in cui mi renderò conto che il suo pericolo sarò io..., allora la salverò anche da me.

Sono una persona nuova o forse ero così anche prima, ma l'ho scoperto con lei e solo grazie a lei, perciò Ade adesso impegnati a non fare stronzate e non cadere in fossi che ti risucchieranno portandoti nel buio, lontano dalla tua luce.

Forse è il caso di svegliarla anche se è una visione angelica. Quei capelli disordinati esattamente come sarà la sua vita da adesso in poi con me, vita che dovrà trovare una sua strada perché nessuno gliela programmerà più.

Così con questo pensiero che lei sia un angelo e vedendo la posiziona in cui si trova decido di infastidirla.

Piano le tiro via il lenzuolo, magari appariranno due ali bianche come la neve a coprirla privandomi di tale bellezza... Mi sono rincoglionito lo so...
Comunque lascio scivolare sulla schiena questo telo bianco che sicuramente le starà solleticando la pelle. Si muove appena mugolando qualcosa. Il lenzuolo arriva fino al sedere. È nuda, ed è un invito per il mio attrezzo come lo chiama lei è un richiamo animalesco, . Come al solito è carico solo per lei.

<Sum, devi svegliarti... >, le accarezzo il lieve solco formatosi sulla schiena a causa della posizione.

La sua pelle morbida davvero mi fa pensare ad una tela da colorare, e se ci penso il mio cazzo sobbalza stendendosi ancora...

< Sono stanca... >, cerca di coprirsi ma non trova il lenzuolo... Così si solleva la testa dal cuscino portandosi dietro i capelli arruffati.
Sembra una gattina alla quale le è stato arruffato il pelo. Sorrido ma me lo tengo per me...

<Perché sei già sveglio...> poi porta i suoi occhi sul mio amico, si lecca le labbra e penso già di capire cosa sia scattato in lei <Anzi perché siete già svegli... >, sfiderei chiunque a restare indifferente a co tanta bellezza.
Così le tiro via del tutto questa stoffa che priva i miei occhi del suo favoloso corpo.

Le poso una mano sulla spalla schiacciandola sul materasso. <Che stai facendo... >, mi chiede perdendosi nei miei occhi che la inchiodano a me. Lo so quanto li adora e io stronzo so guardarla attraverso loro come lei desidera...

<Sei così arrapante piccoletta, che non credo di resistere un solo giorno senza averti... >

Le salgo sopra a carponi, le schiaffeggio questo piccolo culo che svetta come piccole montagne che desiderano essere scoperte, oppure sono io che da bravo scalatore non voglio perdermi questi nuovi luoghi..., comunque lei si irrigidisce, ma non si sottrae dal mio assalto conquistatore. Voglio piantare in lei la mia bandiera come si fa quando hai dominato una montagna. Non smetterò mai di conquistarti sei la mia sfida e io amo sfidare esattamente come amo te.

<Ade... >, mi richiama Sum, forse impaurita dal mio sguardo affamato. Ma lei lo sa che con me è al sicuro, non prenderei mai ciò che non è disposta a darmi...,
ancora...

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