Ma che cavolo mi è saltato in testa? ...avvicinarmi così a lui! Ma quel che è peggio, gli ho permesso di avvicinarsi a me in quel modo pericoloso.
Se non avessi ricevuto quella telefonata, e non mi fossi innervosita così con Ethan, lo avrei respinto?
Continuo a tormentarmi, non riesco a darmi una risposta o forse la temo, ma devo esser sincera almeno con me stessa! Mi sarei fatta baciare perché in fondo è quel che voglio da quando l'ho visto. Ho desiderato il suo tocco, i suoi occhi e le sue mani su di me.
Quando mi ha abbracciato da dietro, mi mancava l'aria, non ci potevo credere. Eravamo insieme e per giunta stavo tra le sue braccia, e quando mi ha detto che mi ha guardata, devo ammettere che la cosa mi ha reso felice. Un po' meno ciò che ha detto dopo. Il non ammettere che anche lui mi desidera invece di dare la colpa solo a me, mi ha ferito. Come se l'interesse sia a senso unico. Io so che anche lui mi desidera e farò di tutto per farglielo dire.
Mi addormendo con questi pensieri, che rendono il mio sonno un po' irrequieto. Non faccio altro che girarmi e rigirarmi nel mio enorme letto. Tra Ethan che mi tormenta con la sua gelosia e Ade che invece tormenta la mia passione interiore, so già che commetterò qualche errore.
Mi sveglio più stanca di quando sono andata a letto, ma prima di uscire dalla mia camera mando il buongiorno ad Ethan, così so che non potrà accusarmi di niente e resterà calmo. Anche se devo ammettere che, mi fa piacere salutarlo quando mi sveglio la mattina, anche solo con un messaggio. La verità non è questa e io la so benissimo, ma credo che la sappia anche lui.
Scendo giù in cucina per fare colazione e la governante mi informa che oggi John non ci sarà perché è dovuto andare in ufficio. La cosa mi dispiace tantissimo, anche perché non so cosa fare tutta la giornata da sola.
Mentre sono stesa sul divano a vedere la TV, sento suonare il campanello e mi affretto ad andare a vedere chi è
<Oh ciao Sandy, mi dispiace ma John è in ufficio stamattina!>
Mi riserva uno dei suoi calorosi abbracci
<lo so, infatti ne ho approfittato per venire a fare due chiacchiere con te. Sai, per conoscersi meglio. Ti va?>
Ci accomodiamo sul divano
<Certo che mi va, anzi mi fa davvero piacere che tu l'abbia pensato!>
Iniziamo a parlare ed io le racconto che nella mia vita non ho amiche, perché non mi è mai interessato, poi il mio carattere riservato non mi aiuta, come neanche avere il più popolare della scuola come ragazzo. Tutte mi tengono lontana perché mi credono una tipa che se la tira, almeno è quello che sentivo nei corridoi. Avere le cheeleader come amiche non mi piace, sono troppo false. Le racconto di Ethan che stiamo insieme da due anni e che lui è il figlio del fidanzato di mia mamma, ma mi fermo lì, non vado oltre perché non posso.
Lei mi racconta invece che è figlia unica di una coppia di avvocati, che il padre lavora anche per il mio, che si è conosciuta con John a scuola ma che stanno insieme da poco, prima era fidanzata con un'altro ragazzo che poi si è trasferito.
Non so come, ma la nostra conversazione si sposta su Ade. Al solo sentire quel nome, il mio stomaco va sottosopra, il cuore batte come se stessi correndo, e mi ritrovo a pensare che mai per Ethan ho provato queste sensazioni.
È Sandy che mi pone la prima domanda...
<Summer, ho visto come lo guardavi ieri in piscina, ma se vuoi un consiglio non fidarti, anzi, se riesci, stagli lontana!>
Mi fa un certo effetto sentire quelle parole, in fondo sta parlando del migliore amico del suo fidanzato.
<Sì, è vero lo guardavo! È un bel ragazzo! Di certo non passa inosservato! Permettimi di dirti che ho anche notato, di come tu hai cambiato sguardo appena l'hai visto. Posso sapere il perché?>
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Sei Lacrime E Passione
Roman d'amourSummer ha diciassette anni e decide di passare l'estate da suo padre a New York. Ma il suo non è realmente un viaggio di piacere, è un modo per scappare da una madre fredda e calcolatrice, e da un destino già deciso. Proprio lì incontrerà Ade, un s...