(30) Ti racconto il mio segreto

111 11 42
                                    

Finalmente Adam è arrivato. Prendiamo i cuscini dal divano e ci dirigiamo in piscina, dove ci sistemiamo sulle poltrone. La luce blu riflette su quell'acqua trasparente facendola sembrare un oceano profondo, pronto ad inghiottire ciò che osa smuovere la sua tranquillità.

Ci ritroviamo di nuovo nel posto dove ci siamo conosciuti.
Sono davvero felice di aver trovato lui qui.

Una volta sistemati, mi guardo attorno, un pó per trovare coraggio, un pó per rendermi conto che siamo davvero da soli.

Ma ho dimenticato che il mio amico non è tipo che ha molta pazienza. La curiosità precede sempre il suo nome, ormai lo so.

<Allora da dove vuoi iniziare? Mi chiede con quell'aria da ragazzo impertinente che si ritrova. Devo ammettere che ha il suo fascino. Continuo ad osservare i suoi occhi scuri e, non posso fare a meno di immaginare quel grigio davanti a me che aspetta la mia verità.

Si, desidererei tanto confessare ad Ade i miei segreti, ma so per certo che lui non capirebbe, mi giudicherebbe senza riflettere, mandando a quel paese anche quel minimo di interesse che ha per me.

Ma come non dargli torto. Forse anch'io farei lo stesso se fosse lui ad avere il mio stesso problema. Perché quale ragazza trova il vero amore, se lo vive e poi decide di sposarsi con un altro? Sono idee confuse, senza logica. Ma tutta la mia vita non ha logica.

<Mettiti comodo, perché sto per svuotare il sacco. Sarà lunga e dolorosa almeno per me. > Il suo abbraccio arriva come a potermi salvare dalla mia caduta che tra qualche ora mi vedrà spiaccicata al suolo.

Ma io so per certa che non è questa la caduta dalla quale non riuscirò più ad alzarmi. No. Questa volta cadrò ma riuscirò ad alzarmi perché sarò più leggera. Quella che mi vedrà senza voglia di lottare per sopravvivere, sarà quella che mi aspetta tra due mesi, quando andrò via e forse non tornerò più, perché vorrà dire che ho perso la mia lotta contro l'amore.

Inizio proprio dall'inizio, sono stanca di nascondermi, di mentire di star attenta con chi posso e chi non posso parlare. < I miei si conobbero in un ristorante di Boston. Lei aspettava il suo amore, lui un amico di lavoro. Erano seduti quasi vicini, si notarono subito. Lui un uomo di bello aspetto, composto e dall'aria sexy e pieno di soldi. Lei, una donna affascinate, dall'aria raffinata, dall'aspetto provocante. Non potevano non notarsi.
Lei ebbe un bel due di picche dal suo fidanzato e così, attirò l'attenzione di quell'uomo misterioso seduto al tavolo di fianco,che arrivò a mandare all'aria il lavoro di quel giorno per quella donna appena conosciuta, ma dall'aria triste. Era bella da togliere il fiato tanto che lui se ne innamorò subito. Riuscì ad ammaliarlo con i suoi modi gentili, delicati ma soprattutto calcolati.
Lui ormai era nelle sue mani.
Si sposarono e subito dopo nacqui io. Vivevano una delle fiabe più belle mai raccontate. >

Pensare che sono ancora all'inizio mi fa quasi paura. La sensazione che provo alla bocca dello stomaco è atroce. Mi sento già prosciugata di tutta la mia forza. <Mio padre mi ha sempre raccontato sempre questa storia,cosi io mi sono innamorata dell'amore. Ma si sa non tutte le storie almeno quelle reali finiscono con fiori e cuori. La loro è finita nei peggiori dei modi, senza esclusioni di colpi. Ma lei ne ha segnato di colpi, ma tutti bassi.

Non mi ha mai voluto bene. In pubblico, alle cene è tutta abbracci e baci, poi calatosi il sipario diventa fredda e cattiva. Le sue attenzioni sono o per sgridarmi o per screditarmi. Credimi quando ti dico che mi è mancata tanto una figura materna. Avrei voluto tanto voluto avere una mamma che mi abbracci, che mi dica "Va tutto bene, ci sono io" invece mi butta addosso tutto l'odio che ha avuto e che ha ancora oggi.

Ma la batosta più grande io e mio padre l'abbiamo avuta insieme, quando dopo l'ennesimo litigio perché lei voleva partire in viaggio e lasciarmi a casa, mentre mio padre doveva partire per lavoro, disse senza tanti giri di parole, che lui non aveva nessun motivo per preoccuparsi di me, perché non ero figlia sua>

Sei Lacrime E Passione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora