(65) Il Loro Arrivo

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Oggi è un giorno nuovo in tutti i sensi. Dopo che ieri abbiamo parlato al telefono in me è nato un nuovo senso di speranza. Il sentire la sua voce dopo tanto tempo, è stato come aver riacceso una fiammella all'interno di una caldaia, che, innescata l'accensione prende fuoco incendiando senza risparmiare nulla di me.

Ieri sera prima di andare a letto ho preparato una borsa che passerò a prendere quando uscirò da scuola. Ho coperto il mio polso con un foulard perché Ethan ieri, mi ha lasciato un livido dai colori accesi e non posso mostrarlo a mio padre..., per il giorno della festa lo farò coprire con del fondotinta e speriamo di riuscirci a nasconderlo.

Spero soltanto che mia mamma, resti lì dov'è, esattamente fuori dalla mia vita, senza pensare di raggiungere mio padre fuori che mi aspetterà.
Ma visto ciò che è successo ieri come le ho risposto deduco che colpirà anche questa volta.

Sarà l'euforia che scorre nel mio corpo al posto del mio sangue, ma sembra che le ore passino veloci E questo mi porta ad essere felice. Tutto intorno a me sembra avere una sfumatura diversa. Forse perché mi sento io diversa, e questo, è solo merito tuo Ade. Sei la mia cura.

Finalmente sono libera e, come promesso da mio padre, eccolo che mi aspetta. È davvero un bellissimo uomo, e penso a quanto tempo abbiamo e stiamo sprecando nello stare lontani. Stranamente io non riesco a pensare al mio vero padre, anche se con lui ne avrei di tempo da recuperare, ma non ne sento la necessità. Forse perché in questo momento è chiuso in un carcere per una cosa orribile, ma ho come la sensazione che la verità non sia proprio quella o perlomeno non è tutta...

< Ciao omone>, tutte le ragazze si fermano a guardarmi E sì perché mio padre non è mai venuto davanti a scuola, poi la sua bellezza offusca tutti i ragazzi che circolano all'interno di questo cortile, penso davvero che sia troppo bello come uomo e che sia anche troppo affascinante per l'età che ha.

<Ciao scricciolo. Com'è andata la giornata a scuola? >, No papà smettila di ridere oppure qui ci sarà un nuovo lago,farai venire tutte quante a furia di sorridere in questo modo così accattivante.

<Papà davvero me lo stai chiedendo? Forza andiamo a casa a prendere la valigia e poi subito in albergo... > non ho voglia di perdermi in chiacchiere inutili e voglio toglierti di dosso tutti questi occhi che ti stanno consumando.

Così adesso siamo qui, io in casa che sto prendendo le mie cose, mio padre fuori e mia mamma stranamente seduta sul divano che tamburella la sua gamba per terra. È nervosa la sovrana, ma non me ne frega un cazzo. La ignorerò, non cadrò ancora una volta nelle sue provocazioni.

Ethan non si è fatto più sentire, né un messaggio ieri sera né una telefonata, nulla sembra sparito..., ed è meglio così. È già tanto che lo rivedrò il giorno del mio compleanno. Non sarà facile per me stare chiusa in quelle braccia, essere toccata da quelle mani che mi hanno fatto tanto male.

Non dirò nulla a mio padre non arriverebbe al compleanno senza fare una strage e per fortuna che Ade e lontano altrimenti chissà cosa sarebbe successo...

Se penso alla sua telefonata, a quando mi ha detto verrò a riprenderti..., magari amore mio fosse possibile questa cosa...

E mentre sto scendendo e sono quasi vicino alla porta, eccola che mi deve per forza rivolgere la parola, non può lasciarmi in pace neanche una giornata, neanche adesso che sono talmente contenta di uscire da questa casa e non vederla per due giorni.

< Verrai direttamente alla sala con tuo padre, manderò lì da te estetista e parrucchiere e ti manderò il vestito. >

<Va benissimo. >, le rispondo senza rivolgerle il minimo sguardo. Devi ricevere solo indifferenza, anche se so che non cambierà nulla, niente scalfisce la sua corazza fatta di freddezza e menefreghismo.

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