Ade
Anche oggi è una giornata afosa. Lavorare con questo caldo non è proprio il massimo. Sudi fino all'ultima goccia di liquidi che hai in corpo, non né risparmia neanche un po' per il giorno dopo, anzi più va e più diventa difficile concentrarsi. Si ha sempre l'esigenza di bere, bere e ancora bere.
È duro il mestiere di muratore. Torni a casa sempre stanco, distrutto, con l'unica voglia di una doccia se ce la fai. Ma l'unica forza che mi rimane, è quella di metterti a letto, e supera di gran lunga l'esigenza di mangiare. Per fortuna, c'è l'aria condizionata che ti riporta ad uno stato solido, dopo che sei quasi diventato uno stato liquido.
Però devo ringraziare il signor Spencer che mi ha dato questo lavoro, così riesco a stare lontano dai guai... a pagarmi un affitto... le bollette e a vivere tranquillamente senza ricorrere alla mia vecchia vita.
Vita che tra l'altro mi ha portato solo casini, di cui il più grande lo porto sulla coscienza.Non avrei mai voluto che lei pagasse il prezzo più grosso a causa mia. Se solo mi avesse ascoltato, a quest'ora sarebbe ancora qui, a vivere, a ridere... ad amare.
Amare... Se solo l'avessi amata veramente, adesso saremmo felici nella mia piccola casetta. Invece no, da gran coglione ho voluto giocare con lei, l'ho presa in giro per due anni, mentre lei si è affezionata fino ad innamorarsi della persona sbagliata.
Quante volte ti ho chiesto scusa per come ti trattavo, tante volte mi hai chiesto scusa perché mi amavi.
Me lo dicevi ogni volta che facevamo l'amore, mentre per me era solo sesso.Ero alla ricerca di qualcosa che mi mancava, non accorgendomi che avevo tutto.
Ma anche oggi che ti penso, continuo a credere che non eri quella giusta per me, e mi chiedo se mai ce ne sarà una. Forse dovrei cambiare il mio modo di essere, altrimenti nessuna vorrà restare. Ma poi... io voglio veramente che qualcuna resti?
Non meritavo una ragazza come te, dolce come il miele
<Perché non te l'ho mai detto!>
sincera come poche, fedele nonostante tutto.
Ho distrutto tutto! Te... me... la tua famiglia. Forse è strano che, adesso che sei andata via, io ti pensi di più rispetto a quando stavamo insieme.
Meglio se con il pensiero ritorno al lavoro che devo svolgere. Anche perchè pensare al passato a cosa potrà mai aiutarmi? Ho capito benissimo di aver fatto errori piu grandi di me, ma forse è per questo che non riesco a perdonarmi.
Oggi mi tocca piastrellare il bagno nel piano dei grandi capi. Qui, in questo palazzo che abbiamo costruito per l'impresa Spencer, verranno a stare degli uffici assicurativi. Al decimo piano ci sono i grandi, quelli che contano, quelli che decidono...
<Signori del cazzo!> esclamo ad alta voce.
La giornata va avanti tra cemento... piastrelle e livelli. Non ho un momento libero, la consegna è vicina e noi siamo un po' in ritardo sulla tabella di marcia.
<Ade!> mi sento chiamare dal valky talky. È il mio superiore.
<Che vuoi?> mi rompe sempre le palle, quando non deve. Lo sa che non voglio perdermi in chiacchiere, ma lui continua a fare lo stronzo.
<Vieni giù. C'è il signor Spencer che ti vuole parlare!>
Mi blocco, perché non è mai venuto a parlare direttamente con me da quando lavoro per lui. Scendo giù con l'ascensore, mi impongono di stare tranquillo... di tenere i nervi saldi, di essere sicuro di me.
Arrivato giù lo vedo nel suo abito di alta sartoria, e penso che in fondo questo signore non è come vuol far credere. A lui non interessano tutti i suoi soldi. Non gli interessa apparire grande, anche se lo è. Ha una certa fama che precede la sua figura, e avrebbe tutto il diritto di darsi importanza, ma non lo fa. No, lui si mescola sempre tra le persone semplici come noi, trovandosi, come pochi, a suo agio.
STAI LEGGENDO
Sei Lacrime E Passione
RomanceSummer ha diciassette anni e decide di passare l'estate da suo padre a New York. Ma il suo non è realmente un viaggio di piacere, è un modo per scappare da una madre fredda e calcolatrice, e da un destino già deciso. Proprio lì incontrerà Ade, un s...