(57)Tra Pranzo E Cena

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I suoi occhi da vipera mi fanno venire i brividi. È strano fa ancora caldo ma con lei è sempre come se fosse inverno.

< Dove sei stata? >, la sua voce sembra ghiaccio per com'è fredda.

<A fare due passi... >,non ho il tempo di continuare che vengo interrotta ancora una volta da lei...
<Dovresti passare più tempo con il tuo futuro marito. >

<Ecco appunto futuro e lo farò in futuro... >, credo di aver tirato troppo la corda perché lei spazientita sbatte una mano sul tavolo facendo tremare sia me che il vaso con le rose. Le vedo oscillare come trapassate da una scossa di terremoto...

<Adesso basta... Ne ho piene le scatole dei tuoi capricci... Qui nessuno vive la vita che vuole... Abbiamo tutti dei doveri per poter ottenere il meglio e tu non né sei esonerata... >, ma non riesco a stare zitta, proprio non ce la faccio.

<Dovresti dire che tu non vuoi esonerarmi, perché se fosse per me vivrei anche facendo la cameriera... Invece no dobbiamo avere tanti soldi che tra l'altro vuoi solo tu... Sposati Mark e falla finita lasciami in pace..., mamma... >, lo so che Mark ormai non sarà più disposto a nulla nei suoi confronti, ma voglio proprio vedere cosa ha da rispondermi.

<Davvero tu credi che io mi fermi a Mark... Allora non hai capito nulla... >, si avvicina a me pericolosamente, aspira questa sigaretta che stringe tra le dita come come se potesse bloccare il suo bruciare e decidere anche su di lei...

Sbuffa sul mio viso una nuvola di fumo esagerata, tanto che io inizio a tossire...
<Voglio tutto di tuo padre, tu dopo il matrimonio cederai la tua fortuna a me, così sarai libera... Quelli sarebbero stati tutti soldi miei se tu non fossi mai nata... È stato stupido da parte sua fare quella clausola... Voleva liberarsi di me, condannando te il suo unico amore ad una sofferenza più grande... Per quando riguarda i soldi che avrai di Ethan è un'altra storia... Sarò ad entrare io in affari con loro una volta ricevuti i tuoi... Sai Sum bisogna essere scaltre per vivere e vincere... >

Inizio seriamente ad avere paura di lei e la sua mente. Sembra ossessionata dal potere, da mio padre e dall'odio verso me...

<Perché il matrimonio... se posso donarti tutto una volta che compio diciotto anni... Non capisco... >

<Questo lo scoprirai a tempo debito... Però non credere ho una sorpresa per te per il tuo compleanno... Lo festeggeremo in grande come si fa in questo ambiente... E tu farai ciò che ti dico io, altrimenti tuo padre è finito Sum, niente per me, niente per te, niente per lui... >, va via lasciandomi così come se questa appena avvenuta è una classica discussione tra due componenti della stessa famiglia...

Mi chiedo quando ha deciso di festeggiare il mio compleanno in pompa magna e quale sarà la sorpresa...

Non accendo il mio cellulare perché sono talmente arrabbiata che potrei parlare troppo oppure rispondere in malo modo a qualcuno di loro...

Continuo a pensare al mio compleanno e, se penso che sarà tra due settimane, mi chiedo come farà a preparare tutto in così poco tempo, così azzardo una cosa che forse avrei fatto meglio a non fare. Il non sapere in alcuni casi salva la mente...

Sono dietro la sua porta, prendo coraggio e busso.
<Avanti. >, vorrei strozzarti qui adesso mia cara mamma...

<Posso sapere solo una cosa? >, le chiedo guardandola fissa in quegli occhi chiari che riescono a stregare chiunque lei guardi. Sembra quasi quella dea greca...ah, sì, Medusa... solo che lei pietrificava tutti, ma mia madre lo riesce a fare solo con me, gli uomini lei li ammalia completamente.

<Dimmi tesoro... >, la odio quando mi chiama così, perché è chiaro che mi sta prendendo in giro.

<Come farai a preparare tutto... il mio compleanno è tra due settimane... >

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