Sei Lacrime E Passione

(40) Mi Manchi

I giorni passano e lui mi manca sempre più. Lo penso costantemente. La voglia di correre da lui e chiedergli semplicemente "come stai" è difficile da gestire. Da quando mio fratello mi ha detto che lui sta male non mi dò pace. Non avrei mai voluto che una persona soffrisse a causa mia, soprattutto quando quella persona mi ha reso felice senza saperlo.

Mi sono estraniata da tutto e tutti. Non esco più con John perché ho paura di incontrarlo. Da quando la paura di lui si è impossessata di me? La verità è che ho paura di una mia reazione se lui dovesse esagerare come al solito nel provocarmi,perché è un bravo provocatore, ho paura di corrergli incontro, buttarmi tra le sue braccia, e forse non essere stretta come faceva prima. È la paura del suo rifiuto che mi blocca.

Vederlo abbracciato ad un'altra mi crea fastidio, perché mi sbatterebbe in faccia il chiaro messaggio di ciò che mi sono persa. La mia felicità. Il pentimento di ciò che ho lasciato andare sarebbe ingestibile lì davanti a tutti. Ho preferito nascondermi come fossi un animale in fuga, ma infondo questo solo , sto fuggendo dalla delusione che provo verso me stessa.

La musica accompagna le mie mattine, mentre ripasso un po' di lezioni che magari non ho ben appreso in questo anno scolastico. Mi aiuto tramite internet e YouTube . Il pomeriggio invece lo dedico alle serie televisive, oppure a dei film su Netflix. Anche se la maggior parte delle volte mi addormento, motivo per cui la notte sono sempre sveglia.

Ed è proprio questa notte, presa da una disperazione senza precedenti che apro uno dei suoi messaggi vocali. Voglio ascoltare la sua voce. Le lacrime cadono, mentre il cuore batte troppo forte. Il suo tono è caldo, riscalda la mia anima fredda. È come se fosse qui in questa camera con me, mentre mi accarezza la pelle, che solo al pensiero delle sue mani sui di me si copre di brividi.

Continuo a guardare la sua foto di profilo. È troppo bello! Quello sguardo serio mentre guarda dritto verso l'obbiettivo lo rendono dannatamente sexy. Lo guardo come se lo stia venerando, ma invece sto solo cercando di immaginarlo mentre mi parla, con quel grigio che riflette sul mio azzurro. Siamo stati il bello e il cattivo tempo insieme. La tempesta e la quiete.

Poi i miei occhi si concentrarono sulla scritta "Ade sta scrivendo",ho le palpitazioni, inizio a sudare per l'emozione, scalpito, spero che invii ciò che ha da dirmi il prima possibile. Aspetto mentre lì sopra compare ancora quella scritta. Continuo a chiedermi cos'abbia da dirmi di così lungo.

Ma poi la scritta scompare, mentre io prego che appaia ancora una volta. Aspetto, respiro e sospiro, ma non succede nulla. Forse ha cambiato idea. Ma il solo pensiero che lui abbia cercato un contatto mi rende felice. Allora non mi ha già dimenticato!

Mi addormento con il cellulare tra le mani, appoggiato al cuore.

Oggi a furia di pensarlo la mia giornata non è iniziata bene. Ho il morale sotto i piedi, il magone che mi strozza la gola e la voglia di tagliare la corda di nascosto aleggia sempre di più nella mia testa.

Ho rifiutato anche l'invito di Adam di uscire con lui. Sto cercando di allontanarmi piano piano, sto cercando di tornare alla mia vecchia vita fatta di solitudine, senza nessuno che si preoccupi per me. Le sue suppliche mi fanno stare male, sembra come se io non voglia essere più sua amica. Così è passato alle video chiamate che tra risate e argomenti seri durano ore. Certo mi aiutano a non prendere decisioni avventate, ma il brutto è quando chiudo, continuo a guardarmi intorno senza sapere realmente cosa ci faccia ancora qui. So ogni angolo, ogni minimo dettaglio di quella camera a memoria, tanto che la notte ci cammino anche a luci spente. Esco solo per mangiare e passare del tempo con mio padre quando lui è a casa.

Ed è proprio a causa sua che sono ancora qui. Mi ha chiesto di aspettare ancora qualche giorno e poi mi avrebbe dato qualcosa che forse mi avrebbe potuto aiutare una volta tornata a Boston.