(94) RICORDI

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Trovo conferma alle parole di Adam una volta rientrata a casa. Evelyn mi viene incontro tutta sorridente. Come darle torto, finalmente il figlio è uscito dall'ospedale e piano piano i loro ricordi stanno tornando, mentre i miei chissà che fine hanno fatto.

<Oh piccola mia, abbiamo deciso di dare una festa per Ade,non è magnifico? >

<Si davvero magnifico. >ribatto senza entusiasmo. Figuriamoci, come potrei esserlo visto il modo in cui ci siamo lasciati stamattina.

La lascio lì dirigendomi nella mia camera al sicuro da guardi indiscreti, dove le mie lacrime possono mostrarsi senza giustificarsi.

Accendo la musica ad un volume un po' alto. Questo è un chiaro campanello d'allarme per chi avesse intenzione di venire a disturbarmi. Non voglio sentirvi ;ecco cosa sto cercando di dirvi senza essere scortese.

Così inizio a sistemare il mio armadio anche solo per ingannare il tempo, per poi passare ad un bagno rilassante. È da tanto che non mi coccolo in questo modo. Ho spalmato il mio corpo con una crema nutriente per poi passarci quella profumata... Forse ho esagerato sembro una candela profumata...

Esco finalmente per pranzare. Siamo tutti qui. Ci sono anche John e Sandy. Ed è proprio quest'ultima che mi afferra trascinandomi in giardino.

<Che succede Sandy ? >sembra davvero troppo agitata...

< Come stai? >mi ritrovo rinchiusa fra le sue braccia. Ricambio stringendola a me. < Non è semplice ma sto bene. > devo mentirti perché non servirebbe a nulla affliggerti con i miei problemi.

< Servirà a qualcosa stare lontani proprio adesso? Di chi è stata questa pessima idea! >il suo sguardo sembra dirmi :non mentirmi tanto ti ho capito... <La mia. Gli ho detto che quando ne ha bisogno può chiamarmi, ma che non si deve sentire oppresso da me... >cerco di dare un tono convinto alla mia voce perché io stessa non non lo sono per niente.

<Io non ti credo. Se hai bisogno comunque io ci sono cognatina. >ci abbracciamo per poi tornare insieme a tavola.

Tutto passa normalmente, almeno fino a quando mio padre non tira fuori il discorso della festa.
<Perché non allestiamo la festa in piscina? Magari potrebbe tornargli qualcosa in mente! >ed eccolo che anche quando è assente lui è sempre presente.

<Che ne pensi scricciolo? >ho la bocca piena e non posso parlare,ma pur di non rispondere rallento il mio masticare e ingoiare. Tutti mi guardano in attesa di una risposta. Sinceramente vorrei dirgli che non ho nessuna voglia di partecipare a questa festa, ma Evelyn ne rimarrebbe delusa e non voglio. Così acconsento muovendo la testa senza far fuoriuscire la mia voce.

E adesso Ellen, Sandy ed Evelyn stanno organizzando cosa preparare, mentre io gli ascolto in silenzio. Le vedo le occhiate di Sandy che mi lancia forse insospettita dal mio silenzio, almeno fino a quando Evelyn non urla <Caramelle gommose... Sì, quelle non possono mancare! >strabuzzo gli occhi perché non me lo aspettavo, esattamente come non sono riuscita a tenere la bocca chiusa<Figuriamoci è riuscito a trovarla anche in ospedale! >

Adesso ho sei occhi che mi fissano forse in attesa che io prosegui con il mio pensiero che invece tengo per me..., almeno questo è il mio piano...

<Che vuoi dire Sum! >esclama Evelyn. Vorrei tanto dirti la verità su quelle dannate caramelle, cosa significano per lui, infatti è riuscita a ricavarne una anche in ospedale io di questo ne sono convinta. La conosco la sua vera natura non si sarà fermato ad un bacio innocente, figuriamoci..., e poi quella... Annette, che cazzo di nome da troia che ha, figuriamoci se si sarà tirata indietro.

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