Ade
Si dice che alcune volte ci si alza dal letto col piede sbagliato e non si sa neanche il perchè. Ti svegli nervoso, con la voglia di odiare tutti e non vedere nessuno.
Stamattina dopo aver fatto quel sogno del cazzo è meglio che me ne stia a casa, chiuso come un carcerato nella propria cella, almeno finché non riesco a tenere i miei nervi tranquilli.
Se provassi a mettere piede fuori o ad avere a che fare con qualcuno so che farei qualche disastro.
Eppure ieri sono andato a letto tranquillo, dopo che ho riportato a casa sua quella maledetta ragazza che sta occupando i miei pensieri.Mi sono sentito più sollevato. Abbiamo chiarito, abbiamo anche scherzato con qualche battuta un po' spinta per lei, ma stavamo bene. Era tornato il sereno tra noi. Perciò non mi spiego perché ho fatto quell'incubo che mi ha messo una pressione addosso, tanto da farmi diventare di pessimo umore.
Ho avvisato a lavoro che oggi non ci sarò. Devo fare una cosa che ho rimandato per troppo tempo. Andrò al cimitero.
A risollevare un po' in mio umore è il messaggio del tutto inaspettato della mia piccoletta.
Ti sei fottuto il cervello? Mia...? Ma a che cazzo stai pensando? Per fortuna la mia coscienza ragiona meglio di me.
Non riesco a capire perché da un paio di giorni a questa parte, mi sento preso da lei. Penso, faccio e dico cose che non ho mai fatto con nessuna. Mi chiedo se sono andato oltre lo scoprire il suo segreto. Se mi sono fatto prendere da lei... dalla sua innocenza... dalla sua bellezza. È un limite che non ho mai voluto sorpassare con nessuna. Può essere successo? E come la sbrighiamo adesso questa situazione?
Lei è incasinata. Io non sono da meno e per giunta, non sappiamo niente di entrambi. Scapperebbe se dovesse venire a sapere cosa ho combinato in passato. Ed io, come potrò reagire, se dovessi sapere qualcosa di lei, che non mi aspetto?
<Cazzo, che casino!>
Adesso sono in macchina. Mi fermo a prendere dei fiori. Avrei dovuto darglieli quando era in vita, farle un regalo così banale da parte mia, per lei sarebbe stato come ricevere tutta la mia più totale attenzione. Ma da grande stronzo invece, vedevo quanto soffriva, e non facevo nulla per rimediare alle mie mancanze. Non mi sono mai fermato a pensare a quanto male le stavo facendo. E lei? Sempre al mio fianco! Non mi ha mai abbandonato, anche se me lo meritavo tutto. Senza avviso da pagare anche, con tutti gli interessi.
Ho preso delle rose rosse. Il colore di questi petali, mi ricorda tanto il suo sangue. Più li guardo, e più quelle scene mi tornato in mente.
Ti rivedo in quel letto sporco... tutto rosso, e tu distesa dalla parte dove dormivo io... inerme, sembravi beata... in pace. Forse la pace l'hai trovata veramente, in un mondo dove io non sarò ammesso così non rischierai di incontrarmi ancora. Potrai finalmente vivere felice e amata. Sì, amata. In fondo era quello che volevi. Essere semplicemente amata.
Mi avvio in questo posto silenzioso, dove l'unico rumore è fatto dagli animali che abitano su questi alberi.
Uccelli che cinguettano, grilli che friniscono, come se stessero trascorrendo una giornata in allegria fuori all'aperto. Sembra tutto così normale, quando di normale non c'è neanche il posto in cui io mi trovo, in cui tu ti trovi.Ti avevo detto di starmi lontana, che io ero il male in persona, ma tu testarda mi rispondesti... Preferisco morire piuttosto che starti lontana. Solo così ci riuscirò...
E cazzo se l'hai fatto!
Ma sappiamo entrambi che la colpa è la mia. Ci sarei dovuto essere io qui, e tu invece a farmi visita in questo posto, con dei miseri fiori in mano, a spolverare la mia lapide. Invece eccomi qui davanti a te, con la colpa nel mio cuore e nella mia anima, con una preghiera rivolta al Signore, che ti perdoni per il gesto che hai fatto, e che condanni me ad una vita solo e triste.
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Sei Lacrime E Passione
RomanceSummer ha diciassette anni e decide di passare l'estate da suo padre a New York. Ma il suo non è realmente un viaggio di piacere, è un modo per scappare da una madre fredda e calcolatrice, e da un destino già deciso. Proprio lì incontrerà Ade, un s...